365 giorni senza una solo giorno vuoto, senza una pausa, raccontando un’annata assolutamente diversa da tutte le altre. Da anni ci occupiamo di giornalismo, da quando scrivevamo su Sport quotidiano e poi su Calciopassione e mai ci era capitata un anno così incredibile.
Gennaio
Eppure non era cominciato male e il 1 gennaio partivamo già in piena attività: Queste settimana anomale ricche di feste non ci devono deconcentrare. Domenica 5 con il Panettone e il Torrone ancora sullo stomaco si torna in campo. Sono state vacanze del tutto particolari che non hanno consentito certo agli allenatori di programmare sedute di recupero e di impostare un lavoro per il girone di ritorno: si è giocato il 22, in qualche caso anche il 29, si torna in campo il 5 gennaio, 14 giorni con in mezzo la vigilia, Natale, Santo Stefano, l’ultimo dell’Anno, Capodanno, e un week end… A proposito noi ci saremo con i nostri soliti quindici inviati nei campi, pronti anche con il freddo ed il gelo a parlarvi di calcio giocato.
Dal 2 gennaio si entra nel mese del mercato di serie C con i primi movimenti. Per gli scoop di calciovicentino (e durante l’anno ne faremo veramente tanti) arriva la notizia che al campo della Stanga hanno tagliato la luce perché la società non ha provveduto a pagare le bollette. Una società che nel frattempo ha cessato l’attività.
Domenica 5 gennaio si gioca a calcio. Oggi sembra un evento ma allora era la normalità. La prima domenica dell’anno non è certo gelida ed il sole fa una sua capatina a scaldare gli animi e le mani intirizzite dei fotografi. Anche nella seconda partita disputata a gennaio, il tempo arride ai coraggiosi e le temperature sono quelle tipiche della stagione ma prevale il tempo sereno.
Calciovicentino è sul pezzo nei cambi di allenatore in panchina e anche in questo mese succedono alle Alte, alla Pedezzi, alla Nova Gens-
Si arriva a metà mese e alla 18 giornata di campionato con la prima domenica condizionata dal maltempo. Ma fortunatamente si giocano tutte le gare in programma.
Il 21 gennaio (è una data segnata su molti calendari in rosso) le autorità sanitarie cinesi e l’Organizzazione mondiale della sanità annunciavano che il nuovo coronavirus, passato probabilmente dall’animale all’essere umano, si trasmette anche da uomo a uomo. Ma ancora gli esperti non sapevano (e tuttora l’argomento è discusso) quanto facilmente questo possa avvenire. II 29 gennaio allo Spallanzani di Roma vengono ricoverati due coniugi cinesi ammalati. Ma nessuno sembra minimamente pensare che l’Italia possa essere coinvolta. Intanto si continua a giocare a calcio. Al Menti ad esempio c’è ancora una curva che impazzisce di gioia per la vittoria del Vicenza sul Carpi: la squadra di Di Carlo viaggia in testa con 5 punti di vantaggio sul Reggio. E dopo la vittoria sul Modena arriva al traguardo dei 7 punti di vantaggio. Va in archivio anche la 19 giornata, la quarta dell’anno e considerando il periodo particolare più di qualcuno pensa che siamo stati fortunati a passarla liscia senza rinvii, nevicate o gelate…
Ma il 25 gennaio arriva una notizia che sembra dare il là a questo anno horribilis: Nel corso dell’allenamento il giocatore Mirko Pellizzer del Telemar si è improvvisamente accasciato al suolo lamentando un forte mal di testa e subito dopo perdendo i sensi. E’ stato soccorso quasi immediatamente dai compagni e dai dirigenti e nel giro di pochi minuti da un ambulanza del Suem; è stato operato immediatamente. Purtroppo le condizioni del ragazzo sono molto gravi. I compagni, lo staff tecnico, i dirigenti sono rimasti vicino a lui fino alle prime luci dell’alba. Accanto alla sofferenza per questo giovane giocatore colpito in questo modo scatta una grande reazione del mondo del calcio che parteggia immediatamente per il ragazzo: in Ospedale con i familiari ci sono i compagni di squadra, i dirigenti, gli amici. E nasce la splendida manifestazione di affetto che porta tutte le squadre a scendere in campo con una v verde disegnata sul volto.
Il mondo del calcio si stringe anche a Matteo Faresin giocatore del Cartigliano colpito dalla Sla. Intanto archiviamo anche la ventesima giornata di campionato e con il campionato giunto ai due terzi del suo cammino arriviamo alla fine del mese di gennaio.
Febbraio
Il mese inizia ancora in piena attività: si gioca con regolarità e si segnalano gesti di sportività come quello di Dal Lago della Junior Monticello che butta il pallone in fallo laterale anziché concludere in gol. Intanto anche a febbraio ci sono cambi in panchina all’Alto Astico Cogollo, del Rivereel e del Concordia, mentre si risolve con l’arrivo di Paoli la crisi tecnica della Pedezzi. Si giocano la 21 e la 22 giornata. A Bassano ad assistere alla gara con lo Schio ci sono 1800 persone e ci vuole poco a pensare con il senno di poi “che tempi, ragazzi!” Intanto il Vicenza pareggia a Pesaro ma guadagna ancora in classifica grazie alla sconfitta della Reggiana.
Ma il giorno prima di disputare la 22 giornata del campionato arriva la notizia, che tutti non avrebbero mai voluto leggere e che riprendiamo pari pari dal nostro sito: E’ con tanta ed infinita tristezza, che oggi Mirko alle 18.30 e’ venuto a mancare. Era ricoverato presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale di Vicenza dalla sera del 24 gennaio. Sono stati 20 giorni di speranza, di angoscia, di paura, di notti in bianco, di tanta vicinanza a mamma Manuela, papa’ Eliseo, ai fratelli Luca e Stefano. Una grande famiglia che con dignita’, ha saputo affrontare la piu’ alta e difficile sfida che la vita possa presentare.
Mirko ha sempre lottato. Non ha mai mollato. Mirko non ha perso. Mirko e’ stato circondato, sempre, da tanto affetto e calore. Straordinario ed incredibile. Ha percepito quell’incessante via vai di persone, che giorno dopo giorno, in silenzio, lo hanno sostenuto. E pregato per lui. Mirko da oggi avrà un posto speciale nel nostro cuore. Mirko da oggi sarà un esempio di coraggio. Mirko continuerà a vivere in ognuno di noi.
Mirko muore il giorno di San Valentino e la collocazione di questa data appare particolarmente emblematica per il periodo, perché di lì a qualche giorno si entrerà nel girone dantesco del covid, un girone da cui non siamo ancora usciti.
Il Consiglio Comunale approva la cittadinanza benemerita di Paolo Rossi: tutta la città si stringe attorno al suo campione. L’uomo è felice, ma forse in cuor suo già nasconde una triste verità. Più di mille tifosi seguono il Vicenza nella delicata gara di Cesena.
Quand’ecco….
Il Consiglio dei Ministri convocato d’urgenza per affrontare l’emergenza Corona Virus ha preso decisioni importanti e tra l’altro ha dato al ministro della Pubblica Istruzione la possibilità di bloccare le gite scolastiche in Italia e all’estero e a quello dello sport di bloccare le manifestazioni sportive. Il ministro Spadafora ha deciso di sospendere tutte le manifestazioni sportive di domani in Veneto e Lombardia. Quello che il tempo particolarmente clemente non ha comportato, un rinvio generalizzato di tutte le gare, lo ha fatto questa forma virale subdola che sta colpendo in maniera massiccia il nostro paese: dopo le decisioni assunte oggi con i primi rinvii adesso arrivano le decisioni governative che la Federazione non potrà che recepire. E’ il 23 febbraio ed è la data che segnerà l’inizio della Pandemia più grave che ha colpito il nostro paese e il mondo da secoli e secoli.
Sono giornate convulse in cui si accavallano direttive e ordinanze. La prima decisione ferma anchegli allenamenti fino al 1 marzo, ma già si intuisce che la ripresa a breve sarà solo una pia illusione. Il 29 febbraio (di un anno bisestile) si chiude il mese con la notizia di un giocatore nato a Vicenza fra i contagiati.
Marzo
Marzo sarà un mese convulso fra situazioni che precipitano, brevi tregue, speranze e smentite. Il 1 marzo scriviamo: “Nelle chat si comincia a temere un ulteriore stop e le polemiche assumono toni molto alti: si va dal dirigente di una società di D che parla esplicitamente di impossibilità a disputare molte gare di mercoledì a chi adirittura propone di dichiarare conclusi i campionati con gli attuali verdetti (ma viene investito da contumelie). Certo che la regolarità dei campionati è fortemente a rischio. Prima di fasciarci la testa attendiamo comunque: un chiarimento del Decreto, l’eventuale direttiva dei Prefetti di ogni provincia che recepiscono la normativa, le direttive della Federazione con in particolare la Lega di D che non ha ancora specificato il calendario dei recuperi.”
L’8 marzo salta Vicenza – Arzignano di Lega Pro e da qualche momento anche la terza serie nazionale non riuscirà più a ripartire. La classifica in quel momento dice che il Vicenza ha 6 punti di vantaggio sulla Reggiana: basteranno per ottenere la vagheggiata promozione a tavolino?
Lo stesso giorno scriveremo un nuovo editoriale in cui esprimiamo fiducia….. “Se ne riparla (forse) ad Aprile. Con il blocco degli spostamenti verso la zona rossa il calcio va in stand by e bisognerà vedere quando ne saremo fuori. D’altra parte in Lombardia (la zona decisamente più colpita) stanno per completare i posti in rianimazione e se arriva un paziente con gravi problemi respiratori deve andare in terapia intensiva ed avere a disposizione respiratore e quant’altro in un ambiente protetto… Non saremo mai del partito di quelli che pensano ad un annullamento dei campionati. L’importante ovviamente è arrivare al picco di questa malattia, e se è come dice qualche esperto il picco arriverà fra una settimana allora saremo in condizione di poter riprendere l’attività quasi regolarmente.
Ed in effetti il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti del 9 marzo adotta il provvedimento di sospendere tutte le attività fino al 3 aprile.
Parte nel frattempo l’ennesima e stupenda gara di solidarietà del mondo del calcio con i giocatori, le società e i giovani che raccolgono i soldi delle multe e le devolvono agli Ospedali e ai reparti più colpiti.
il 18 marzo pubblichiamo un editoriale in cui esprimiamo ancora una volta ottimismo: Noi come sito fin dall’inizio ci siamo schierati con il partito dei possibilisti e degli ottimisti. Non è che per questo abbiamo meno a cuore la salute delle persone. Nessuno pensa di anticipare eccessivamente i tempi e di mandare da irresponsabili in campo i giocatori con ancora incombente il rischio della malattia. Abbiamo anche la consapevolezza di quanto grave sia questa congiuntura per il nostro paese e di quanto ci costerà, ma sappiamo anche quanto valore ha lo sport sia in termini economici sia in termini sociali. Ma rimaniamo ottimisti e alcuni segnali in questo ci confortano.
Il 19 marzo muore di Covid Innocenzo Donina, giocatore del Real Vicenza: nel corso del 2020 non sarà l’unico dei giocatori di quella squadra magica ad andare avanti; ma sarà anche il segnale che non sono solo i nostri anziani ad andare avanti.
Il mese si chiude con la situazione che sembra precipitare fatalmente verso un’inudibile decisione: la sospensione di tutti i campionati.