A
Arzignano: L’obiettivo è uno solo in casa FC Arzignano Valchiampo: dare continuità alle indicazioni positive viste nella sfida die due settimane fa con la Virtus Bolzano, e puntare con grande determinazione al primo successo stagionale. La squadra è reduce da tre pareggi nelle ultime quattro partite, e soprattutto da un buon punto conquistato nel giorno del debutto in panchina di mister Giuseppe Bianchini contro gli altoatesini. Sarà una partita impegnativa quella che attende al varco i ragazzi di mister Bianchini questa settimana, visto che domenica alle 14.30 saranno di scena allo Stadio “Boscherai” a Pedavena di Feltre, contro una squadra di grande esperienza in categoria, negli ultimi anni sempre tra le prime della classe a fine campionato, nel recupero della partita valida per la Sesta Giornata del campionato di Serie D già rinviata in due occasioni.
L’Arzignano occupa in questo momento la diciannovesima posizione della classifica, con 3 punti in 7 partite, frutto di 3 pareggi e 4 sconfitte. 4 gol fatti, 8 quelli subiti. I giallocelesti finora al Dal Molin hanno collezionato 2 pareggi (Adriese e Virtus Bolzano), e 2 sconfitte (Este e Belluno), mentre in trasferta 1 pareggio (Trento), e 2 sconfitte (Caldiero e Chioggia). L’Union Feltre, dal canto suo, in questo momento occupa la quindicesima posizione della classifica, con 6 punti, frutto di 1 vittoria, 3 pareggi ed 1 sola sconfitta: 8 i gol fatti, 7 quelli subiti. Il bilancio casalingo parla di 1 vittoria (nel derby col Belluno) e di 1 pareggio (con il Cjarlins Muzane). Numeri che confermano come la squadra feltrese abbia tutte le carte in regola per mettere in difficoltà l’Arzignano, che però dal canto suo ha tutta l’intenzione di giocarsi appieno le proprie carte, per cercare di cambiare marcia e trovare quella vittoria che ancora manca ma che è alla portata. Forza ragazzi, Forza FC Arzignano Valchiampo!
B
Barbagallo: Ieri abbiamo pubblicato sulla vicenda Campodoro- Maddalene le richieste della Procura Federale. In conclusione però i provvedimenti sono stati diversi: Emanuele Barbagallo è stato squalificato per 6 giornate e non per le 8 che erano oggetto della richiesta della Procura. Nel Comunicato Ufficiale della Figc c’è un passaggio che per questione di spazio avevamo omesso: visti gli atti di accusa, sentito il Rappresentante della Procura, sentite le motivazioni esposte, rilevato che in questa vicenda vi sono plurime e difformi deposizioni rese dai soggetti variamente sentiti in argomento, di talché non è agevole arrivare ad una certezza in ordine ai comportamenti tenuti dai soggetti deferiti. Unico elemento incontrovertibile è quanto entrambe le parti dichiarano nell’atto di transazione (doc. 2 della relazione della collaboratrice della Procura federale, avv. Francesca Verrecchia). Nel primo punto delle premesse si legge testualmente: “che le parti,in data 5.01.20 (il primo in qualità di guardalinee della squadra di calcio “Campodoro” e il secondo in qualità di portiere della squadra di calcio “Maddalene”) alla fine della partita ebbero un diverbio molto acceso aggravato da una reciproca aggressione;”.Si noti, inoltre, che il primo articolo delle pattuizioni transattive è del seguente tenore: “le premesse costituiscono parte integrante ed essenziale del presente accordo, nonché motivo della presente stipulazione…”.Orbene, di fronte a queste reciproche dichiarazioni, alle quali si può attribuire natura confessoria, emerge chiaramente la responsabilità di entrambi i soggetti deferiti. Quanto alla connotazione del fatto commesso, considerato che i fatti si sono svolti al termine della gara e che entrambi i deferiti hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, si può ritenere integrata la fattispecie di cui all’ultimo periodo dell’art. 38 del C.G.S
Per tali motivi , Emanuele Barbagallo, all’epoca dei fatti calciatore della società Maddalene per la violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità, in occasione della gara CAMPODORO –MADDALENE THI VI, valevole per il Campionato di Seconda Categoria –Girone E, in seguito a un diverbio sorto alla fine della gara, prima colpito al volto con un pugno il sig. Walter Turetta, dirigente accompagnatore della squadra avversaria con funzioni di addetto all’arbitro e guardialinee in occasione della gara sopra citata, e, successivamente, colpito con una serie di calci il medesimo sig. Turetta dopo che questi era caduto a terra in seguito al colpo in precedenza subito.
Ad Emanuele BARBAGALLO giornate 5 di squalifica da scontarsi nel campionato di competenza (art. 21 comma 6 C.G.S)
B
Bollettino Covid: Attualmente positivi: 759.982 (-1248) Deceduti: 58038 (+993) Dimessi/Guariti: 846.809 (+23.464) Ricoverati: 35.369 (-701) di cui in Terapia Intensiva: 3.597 (- 19) Tamponi: 23.333.937 (+226.729) Totale casi: 1.664.829 (+23.225)
I casi non accennano a scendere (23.225) anche se sono aumentati i tamponi. Continua ad esserci un calo nei ricoveri (701) ma minimo nelle terapie intensive (-19) mentre rimangono alti i decessi (quasi mille); diminuiscono gli attualmente positivi; la percentuale di positivi è del 10,2 era del 9,99 ieri.
G
Galli: Si è svolto nel Duomo di Vicenza il funerale di Ernesto Galli, condizionato dal problema del covid che ha limitato gli accessi alla Chiesa. C’erano comunque molti vicentini, e sopratutto c’erano i suoi compagni di Squadra del Real Vicenza, allenatori e dirigenti. Presenti fuori dalla Chiesa anche i tifosi della Curva Sud che hanno esposto uno striscione in cui campeggiava la semplice scritta “Ciao Ernesto”
M
Maraschi: E’ mancato Mario Maraschi, ex attaccante del Vicenza, classe 1939. Viveva da anni ad Arcugnano in un casa vicino alla Villa Margherita dove eravamo stato a trovarlo anni addietro, guardando con lui pacchi ordinati di fotografie che raccontavano una carriera ricca di soddisfazioni : cresciuto nel Fanfulla Lodi aveva esordito in A con la maglia del Milan. Successivamente era passato alla Lazio e al Bologna e nel 1965 al Vicenza con cui aveva disputato due campionati: grazie ad un suo gol il Vicenza ottenne la salvezza al Sant’Elena di Venezia in una squadra guidata in panchina da Berto Menti. Passato alla Fiorentina riuscì a vincere con i Viola lo scudetto nella stagione 1968/69 grazie anche ai suoi 14 gol. Nel 1970 tornò al Vicenza e successivamente passò al Cagliari, alla Sampdoria, prima di chiudere la carriera come allenatore giocatore del Legnago. Come allenatore oltre al Legnago ha guidato il Chiasso in Svizzera, lo Zanè, l’Arzignano e la squadra femminile del Vicenza. Chi scrive è stato spesso ospite con lui di trasmissioni sportive in cui parlava con affetto della sua militanza biancorossa e in cui analizzava con equilibrio e competenza le gare del Vicenza.
Il figlio Alberto ha intrappreso la carriera di allenatore guidando il Monteviale, il Grisignano e il Fimarc e successivamente dirigendo l’Associazione Italiana Allenatori. Ad Alberto, alla mamma e a tutti i familiari le condoglianze del nostro sito.
Il Vicenza ha pubblicato questo ricordo del giocatore: Mario Maraschi si è spento poche ore fa a Vicenza, all’età di 81 anni. Attaccante con 116 presenze e 32 gol siglati in biancorosso in serie A nelle stagioni 1965/1966, 1966/1967 e 1970/1971 e 1971/1972. Nel mezzo l’esperienza alla Fiorentina con cui conquistò lo Scudetto nella stagione 1968/1969. Nella sua importante carriera ha vestito le maglie di Pro Vercelli, Milan, Lazio, Bologna, Cagliari e Sampdoria. Terminata la carriera come giocatore, decise di vivere a Vicenza che lo aveva accolto come una seconda casa. La società LR Vicenza si unisce al dolore dei figli Alberto e Paolo per la scomparsa di Mario e desidera esprimere ai suoi cari le più sentite condoglianze.
U
Union Feltre: La SSD Union Feltre a RL comunica di aver tesserato in data odierna Stefano Pozza, centrocampista classe 1987 di Piovene Rocchette. Giocatore tra i più esperti del girone C della serie D, fortemente voluto dalla dirigenza e dall’allenatore per completare la rosa a disposizione di Mister Andreolla vista anche la grande quantità di partite ravvicinate da giocare in pochi mesi ma soprattutto viste le caratteristiche del calciatore stesso. Pozza sta seguendo un programma di allenamento differenziato seguito dallo staff tecnico della prima squadra e nei prossimi giorni sarà a disposizione per le tantissime partite ancora da disputare.”
Pozza aveva appena chiuso la sua esperienza con la Luparense: e la settimana scorsa ospitando Alberto Briaschi il direttore sportivo ci aveva detto che il giocatore non avrebbe certo avuto problemi nel trovare squadra e nel rimanere in categoria, circostanza prontamente verificatasi.