Prima Categoria

Le Torri- Summania: ulteriori commenti ad una sentenza ingiusta

Scritto da Federico Formisano

Giacomo Enea (presidente Summania)  Sulla sentenza della gara Le Torri-Summania interviene il presidente Giacomo Enea:  “Siamo di fronte ad una farsa. Come Presidente sono arrabbiato e deluso della sentenza della corte di appello. In un momento storico dove non ci sono certezze sul domani, dove per debellare questa emergenza epidemiologica esiste solo un modo il VACCINO abbiamo il dovere di andare avanti, ma prendendo tutte le precauzioni possibile ed essere ogni uno di noi maggiormente responsabili. I vertici della FIGC dovevano pensare soprattutto ai dilettanti che sono motore trainante del calcio in Italia. Invece sì sono trovati esclusivamente per decidere quando iniziare e mettere a disposizioni delle società dei protocolli attuativi molto stringenti, senza pensare che è necessario mettere mano ai regolamenti federali che dovevano prevedere delle situazioni border Line come è accaduto alla Summania e al Torri Bertesina.

Non è accettabile e pensabile che noi come presidenti, dirigenti e allenatori possiamo obbligare i nostri tesserati a giocare una partita di calcio quando uno o più giocatori delle rispettive squadre può essere positivo al covid-19 e può essere fonte di diffusione all’interno del rispettivo gruppi squadra o all’altra squadra, soprattutto quando la positività viene accertata. I nostri tesserati il lunedì vanno a scuola o al lavoro. Hanno famiglia o genitori a volte di una certa età e non possiamo permetterci di esserne causa di diffusione del virus. Il covid non ha colore, razza, colore della maglia, giorno o data pertanto la federazione doveva istituire un numero per le emergenze e nel nostro caso sospendere così d’ufficio la partita.

la squadra del Summania dello scorso campionato

 

La Summania e i suoi giocatori non sono rimasti a casa, sono andati a Lerino per disputare una delle tante partite, ma la paura che si notava nei visi e commenti dei nostri giocatori ci ha visti costretti a prendere una dolorosa decisione ma responsabile, cioè non scendere in campo. La corte di appello applica solo il codice di giustizia sportiva che come ho detto doveva e deve essere cambiato in questo momento storico per evitare altre situazioni come quella accaduta a noi. Dalla sentenza si evince che la partita doveva essere giocata. Io la chiamo istigazione alla diffusione dell’epidemia. Tant’è che Il protocollo sanitario fa acqua da tutte le parti. Basta seguire i casi nei professionisti. E noi dilettanti che non abbiamo i mezzi per fare i tamponi ai giocatori ogni 3/4 giorni, che abbiamo gli atleti che di giorno vanno a scuola o a lavorare e non prendono milione di euro. Cosa dobbiamo fare.? Obbligarli a giocare a quanto pare per un regolamento che non si è modificato e per un protocollo sanitario che non è chiaro. Non ci fermeremo qui perché sono convinto di essere nella ragione. Stiamo valutando anche il ritiro della squadra perché quando riprenderanno i campionati e accadesse di nuovo una situazione analoga ci comporteremo nello stesso modo e a quanto pare saremo puniti per il nostro senso di responsabilità.

Claudio Menaldo (ds del Thiene) : sul caso Le Torri- Summania iniziano ad arrivare dichiarazioni a supporto delle società.  Pubblichiamo il parere di Claudio Menaldo, ds del Thiene che si firma  un appassionato di calcio  “Con profonda stima nei vostri confronti e nelle società che rappresentate vi esprimo la mia massima stima.  L’ opposto della medaglia (evidentemente rivolto ai membri della Commissione giudicante NDR)  a chi non sa leggere fra le righe della vita quotidiana ma esaspera il proprio potere fino a sfiorare il ridicolo.

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Federico Formisano