Il 30 ottobre è terminata la squalifica che Antonio “Toni” Mandato, aveva rimediato come conseguenza del suo periodo da dirigente, amministratore delegato e responsabile del settore giovanile del Vicenza Calcio. Con lui, finalmente liberato da vincoli particolari, abbiamo voluto parlare della particolare situazione del calcio in periodo di Covid.
La Federazione ha deciso per la ripresa della stagione a febbraio con i recuperi a gennaio. Concordi con questa soluzione ?
E’ un periodo in cui un pò tutti stanno navigando a vista, nel senso che non ci sono certezze. In questo tipo di situazione mi sento d’accordo con la soluzione adottata, ma mi pongo innanzitutto un interrogativo. Siamo veramente sicuri che si possa riprendere a dicembre con l’attività fisica. Io nutro qualche dubbio visto che manca solo un mese. Spero che si possa riprendere a gennaio ma lo potremo sapere solo nel prossimo periodo. Sul fatto di fare i recuperi a gennaio mi pare che sia la soluzione adottata in maniera intelligente dalla serie D che ha anteposto i recuperi alla ripresa normale della stagione.
Il Comitato ha altresì deciso di chiudere il campionato dopo il girone d’andata. Su questo sei d’accordo?
Ho letto che qualcuno pensa sia possa chiudere la stagione giocando tutte le gare in calendario. Io la vedo molto difficile. Siamo dilettanti ed è inammissibile pensare di giocare 28 partite in quattro mesi. E trovo che non si possa pensare che la soluzione adottata venga dalla convenienza del momento. Ridurre il calendario nel modo più confacente è necessario perchè non c’è il tempo materiale per chiudere la stagione.
La discussione del momento verte sugli allenamenti: voi come pensate di agire?
Io credo che in questo momento i dirigenti delle società calcistiche abbiano in mente sopratutto i problemi delle loro aziende, se i lavoratori potranno andare a lavorare o no. Noi come società, d’accordo con mister Spollon abbiamo deciso di soprassedere agli allenamenti almeno fino al 3 dicembre ma potremmo arrivare anche alla metà del mese prossimo in base a come si evolve il quadro. Abbiamo la speranza che i giocatori si tengano in condizione andando a correre (visto che questo è possibile) o facendo comunque attività fisica.
C’è un quadro generale molto critico e dall’osservatorio che posso avere in considerazione della mia esperienza nel mondo della B e della C, credo che il vero problema lo attraverseranno le società di Lega Pro e di Serie D. Per la Lega Pro quello che arriverà sarà un vero e proprio bagno di sangue. Credo che potranno anche saltare molte società.
Attualmente il Longare è quarto in classifica con nove punti ed una gara da recuperare; siete soddisfatti della vostra stagione?
Si sopratutto perchè stiamo centrando gli obiettivi della vigilia utilizzando molti giovani. In squadra abbiamo tre giocatori esperti come Aliberti, Cesar e il portiere Coppo, gli altri sono tutti giovani e giovanissimi ed il mister ha anche fatto giocare un 2003 come Riccardo Balsemin, esterno d’attacco. Con il mister Spollon mi trovo molto bene ( e così contraddico chi dice che sono molto severo con gli allenatori della mia società): è molto equilibrato e pacato e riusciamo a dialogare molto, trovando sempre l’intesa su tutto.