EVIDENZA Serie B

Serie B: il punto di Luciano Zanini, Vicenza a Ferrara per non perdere

LR Vicenza nel cuore               

                                                             

L’appuntamento del Sabato: Il punto sul campionato  di serie B                                             

  

UN PAREGGIO CHE FA…  RIFLETTERE

 Stadio Menti, lo scorso martedì sera qualche minuto alle ore 21: scende in campo per prima la Salernitana, poi arrivano i nostri salutati dai pochi tifosi presenti (8/900 in tutto) ma sempre entusiasti nel vedere le maglie biancorosse d’antàn, ultrainnamorati del Lane. Ho pensato in quei momenti alle mie “attese” personali – di osservatore-tifoso –  elencate nel numero precedente di questa rubrica. Dicevo, in sintesi: “il Lane ha sei/sette bocche da fuoco là davanti, ossia un’artiglieria che può e deve colpire. Lamin Jallow dovrebbe segnare contro i suoi ex compagni, secondo la tradizione dell’ex. La Salernitana dovrebbe pagare la fatica della partita giocata tre giorni prima, mentre i biancorossi no”. Alla fine del match, delle tre “attese” auspicate è rimasto ben poco. L’artiglieria berica ha fatto cilecca, Jallow ha telefonato al suo ex-portiere invece di farlo secco, la Salernitana ha corso su e giù per il campo, tanto che in alcuni momenti della partita (vedi secondo tempo) mi è parsa a tratti addirittura meno affaticata del Vicenza. E allora? Allora, senza drammatizzare alcunché, c’è forse da fare qualche riflessione. Partiamo dall’attacco, ossia dalla decisione di Mimmonostro di schierare nel corso della partita l’intera batteria, o quasi : Jallow, Marotta, Dalmonte, Guerra, Giacomelli, Gori (no Longo).  Il punto è però questo: meglio avere un attacco numeroso oppure un attacco con due/tre punte titolari fisse, capaci però di segnare? Come, ad esempio, il duo campano Tutino/Djuric che segnano gol a ripetizione: cinque in quattro partite. (A proposito di Tutino, non posso che confermare l’elevata caratura tecnica del ragazzo che si muove su tutto il fronte d’attacco in maniera elegante e sempre pericolosa per gli avversari, mettendo in mostra un tocco di palla delizioso. Ottimo anche Kupisz). Passando al discorso Jallow, invece, considerato che da cinque mesi la punta non giocava una partita ufficiale, forse, dico forse, era meglio farlo scendere in campo nella ripresa, puntando all’inizio in toto sulla “vecchia” squadra. Jallow ha comunque mostrato – brucia sempre il gol fallito – di esserci tecnicamente: ora seguiremo  la sua maturazione nelle prossimi partite. Infine, la tenuta fisica: finchè il Lane ha saputo spingere, la Salernitana ha dovuto impegnarsi a fondo per imbrigliarlo, salvo poi emergere nel gioco quando i biancorossi hanno calato il ritmo. Chiudo il discorso: penso che già oggi a Ferrara, il Vicenza debba risolvere almeno in parte questi “dubia”.

A FERRARA CI  ASPETTA UN MARINO … “FURIOSO”

 Spal contro Vicenza, che partita di grande richiamo! Quanti ricordi per i vecchi tifosi del Vicenza, quelli che si ricordano ancora delle mitiche gare tra queste due “provinciali” di lusso, dalla magnifica storia, dalle imprese eccezionali compiute sui campi della serie A nel periodo anni ‘60/’70. Il tempo passa ma non cancella tutto, così la gara tra ferraresi e vicentini rimane anche oggi un classico del calcio. Questa volta si trovano di fronte due squadre arrivate in B per strade opposte, noi dalla C loro dalla A. Sarà una partita interessante, ricca di spunti, tremendamente difficile per il Lane che ha di fronte una formazione coi fiocchi guidata da un ottimo tecnico, che certo non ha bisogno di presentazione. Il fatto è, però, che nonostante i nomi la classifica per gli emiliani piange: 3 punti in quattro partite, ossia tre pareggi e una sconfitta. Un po’ pochino per una candidata di diritto alla promozione diretta, che annovera tra le sua file gente come Floccari, Paloschi, Di Francesco, Missiroli, Castro, Murgia, Tomovic e via dicendo, ossia giocatori che hanno militato sempre in serie A. La retrocessione dello scorso campionato è stata mal digerita a Ferrara dove, sino alla ultime giornate, si pensava di potercela fare. Ecco, probabilmente proprio perchè ancora “ferita”  dalla retrocessione la Spal,  a mio parere, non ha ancora trovato i ritmi adatti alla serie B. Che richiede, come noto, maggiore disponibilità alla lotta e al sacrificio rispetto al gioco bello. Il nostro Vicenza non ha scelta, deve giocarsela con la testa, ossia combattere su ogni palla, togliendo il fiato agli avversari. Se pensasse di giocare alla pari con gli spallini, commetterebbe un grosso errore. Chiaro che in campo poi può succedere di tutto, ma le premesse sono queste, con in più la voglia matta dei padroni di casa  di conquistare  i primi tre punti,  la vittoria che manca dall’inizio. Salvatore Marino, allenatore furioso per la batosta subita in casa dell’Empoli (che ha allenato lo scorso anno, mancando la promozione) la vuole a tutti i costi. Siamo ancora agli inizi, ma se non vince col Vicenza anche la sua conduzione può avere delle conseguenze. Per tutta questa serie di elementi, leviamo quindi un corale, stentoreo: Forza Vicenza!

L’ EMPOLI ALLUNGA….STOP CITTADELLA CAUSA VIRUS

La classifica uscita dalla quarta giornata incoronava sino a ieri sera due capoliste a quota 10: Empoli e Cittadella. Entrambe candidate alla promozione diretta, vista la loro attuale caratura e i precedenti storici – lo scorso anno hanno entrambe buttato alle ortiche le chances di promozione in serie A, deludendo nei play off  – si trovavano in testa grazie a tre vittorie e un pareggio, un ruolino di marcia da promozione. Si trovavano, dicevo, perché nell’anticipo di ieri sera l’Empoli ha liquidato con un perentorio 3 a 1 il Pisa, imponendosi agevolmente anche in una gara particolare come il il derby. Si è distinto in avanti La Mantia che ha realizzato un doppietta, ma è tutta la squadra ad aver giocato davvero bene, confermandosi come una delle più autorevoli pretendenti alla promozione. Il Cittadella, per contro, è rimasto al palo causa virus, dato che la partita contro la Reggiana è stata rinviata a data da fissare, appunto per i troppi positivi riscontrati tra gli emiliani. Fuori gioco il Cittadella per il citato coronavirus reggiano, il calendario di oggi offre un ricco menù dato che le partite  proposte, per un verso o per l’altro, risultano oggettivamente interessanti. Prendi Monza-Chievo, qui si vedrà cosa valgono i brianzoli contro una squadra forte e in crescita. Oppure Salernitana-Ascoli, Cremonese-Brescia, Cosenza-Lecce. A proposito del Lecce, i pugliesi dopo lo smacco subito a Brescia non paiono essersi  ancora ripresi, visto che  nel posticipo di mercoledì scorso hanno subito lo stop in casa (2 a 2 ) per mano di una Cremonese pimpante. E passata addirittura in vantaggio sul 2 a 0 per la gioia di mister Bisoli, anche se poi nel finale proprio il Lecce ha mancato il colpo del ko.

Luciano Zanini

 

Sull'Autore

Federico Formisano