Daniele Marchioro, difensore centrale del Monte di Malo ha 21 anni. Gioca con la prima squadra da due stagioni dopo le stagioni trascorse a Molina. E sopratutto nonostante la giovane età ha già indossato la fascia di capitano
Puoi esprimere un giudizio sulla tua stagione e su quella del Monte di Malo?
Quest’anno per la prima volta sono stato impiegato come difensore centrale, avendo sempre giocato in posizioni più avanzate, vedevo questo ruolo come molto difficile specialmente in una difesa a 3.
Mister Sella ha saputo insegnare a me come ai miei compagni i movimenti da seguire e fino alle ultime partite eravamo tra le prime 6/7 difese del campionato.
Quest’anno è stato difficile per me sia a livello fisico sia a livello psicologico in quanto in un certo periodo ho avuto problemi esterni al rettangolo da gioco. Giudico comunque positivo quest’anno e sono convinto che l’anno venturo potrò dimostrare ancora di più.
Per quanto riguarda il team eravamo una squadra tutta nuova dettata dalla necessità di ringiovanire la rosa e solo 5 giocatori sono stati riconfermati dell’anno precedente, vedere così tanti ragazzi con la voglia di provare a giocare un bel calcio ha aiutato sicuramente il mister a mettere in campo un 11 sempre competitivo anche contro le teste di serie. Purtroppo abbiamo buttato via molti punti nella prima metà di campionato contro squadre più che abbordabili, nell’ultima parte del campionato siamo stati condizionati molto dagli infortuni e ci trovavamo con 2/3 riserve ogni partita.
Nonostante tutto il gruppo ha saputo ricompattarsi e abbiamo dimostrato di poter competere con le prime in classifica e cosa non scontata di poter regalare un buon calcio e diverse gioie ai nostri tifosi di Blues.
Qual’è stata la tua più grande soddisfazione a livello personale?
A livello personale non ci sono dubbi essere vicecapitano e indossare in più di un’occasione, a soli vent’anni, la fascia da capitano è stata una delle più grandi soddisfazioni che il calcio poteva regalarmi. Gli amici non perdono mai l’occasione di prendermi in giro chiamandomi “capitan futuro” ma è un epiteto che mi fa sempre sorridere e in fondo mi riempie di gioia.
Pensi che il calcio sia destinato a cambiare dopo questa esperienza.
Una pandemia come questa lascerà sicuramente un segno in ognuno di noi, spero che una volta finita tutto torni alla normalità. Sto vedendo in prima persona le difficoltà che trovano tutte le squadre nel cercare nuovi innesti di qualità, nel gestire i fondi e a mantenere i propri sponsor.
Sicuramente l’effetto covid sta già cambiando ora il calcio.
Che intenzioni hai per il futuro?
Io fin da piccolo ho sempre giocato a Monte di Malo sono cresciuto in questa società, ad un certo punto ho dovuto cambiare club perché non c’erano sufficienti tesserati per formare la squadra.
Ho passato 5 anni a Molina società che mia ha fatto crescere tanto fino a quando l’ex DS del Monte di Malo Simone Pizzolato mi ha richiamato.
Devo molto a Simone perché mi ha fatto tornare in una comunità che avevo perso; è bellissimo vedere come in un paese così piccolo ci siano così tante persone con la passione per il calcio, rappresentare la squadra del mio paese è per me un enorme piacere.
Per questo, quando mi chiedono cos’ho intenzione di fare per il futuro io mi sento solo di dire che mi vedo qui, a Monte di Malo. Quest’anno ho avuto 2 ottime offerte ma andarmene da questa società per me è come andare via di casa. Inoltre, cosa non da poco, qui ho trovato molte persone che non voglio abbandonare e che cercano di far crescere questa squadra, non potendo nominare tutti i compagni di squadra e dirigenza faccio solo due nomi: il capitano Alan Meneguzzo che ci mette sempre anima e corpo in ogni partita e il presidente Piero Pozzer che gestisce questa società da anni con infinita passione.