Dopo aver sentito Fabio Dal Santo, responsabile del settore giovanile dello Schio, il suo collega del Camisano Luca Di Massimo e aver parlato con Mattia Aleardi vicepresidente e responsabile del settore giovanile del Montecchio, oggi abbiamo sentito Antonio Bergamo, segretario del settore giovanile del Bassano.
A Bassano la notizia dell’ultimo periodo è stato l’arrivo di un personaggio importante come Christian Manfredini. Abbiamo chiesto a Bergamo se è stimolato dal collaborare con un ex giocatore importante come lui e se questo arrivo è la dimostrazione di quanto il Bassano voglia crescere a livello giovanile
“Avere una figura come Christian Manfredini che arriva da squadre di serie A come Lazio e Chievo, mi stimola molto ma soprattutto è un bel biglietto da visita. Questo ci da la possibilità di avere un confronto continuo per migliorare e accrescere il nostro progetto verso i giovani. Perché il nostro obiettivo è la crescita in tutti gli aspetti (tecnico-tattico-psicologico) per aiutare i nostri ragazzi a diventare futuri campioni dentro e fuori dal campo. Crediamo che con il continuo confronto con Christian possa aiutare tutto questo. La voglia e la passione che il Bassano ha per quanto riguarda la formazione e la crescita del nostro settore giovanile è molta.
Christian Manfredini è cresciuto nelle giovanili della Juventus. Successivamente ha giocato in B con il Cosenza, poi al Genoa, con il Chievo, con la Lazio e con la Fiorentina, disputando quasi 400 gare fra i professionisti e realizzando 32 reti. Ha giocato 2 gare con la Nazionale della Costa d’Avorio e ha giocato anche in Spagna con la Osasuna.
Ma prosegue Bergamo: “Oltre ad avere Allenatori che amano il proprio ruolo, amano i propri giocatori ma sopratutto hanno anche loro pregressa esperienza di diversi anni e ammiro davvero la passione e la voglia che ci mettono per la propria squadra specialmente in questo periodo di Stop dove i Mister quotidianamente organizzano videoconferenza e allenamenti. I nostri ragazzi non li lasciamo mai soli sopratutto in questo triste periodo dove bisogna darsi forza e tenersi uniti anche se a distanza.”
In molti sostengono che dopo questa emergenza sarà importante tornare a lavorare nei vivai. Sei d accordo con questa affermazione e che tempi prevedi perché il Bassano possa tornare ai fasti di un tempo?
Come settore giovanile a Bassano siamo partiti quest’anno: abbiamo scelto di temporeggiare e di non partire assieme alla prima squadra nell’anno 2018 per prepararsi al meglio e i risultati di questo sacrificio sono arrivati. Ti posso dire che prima della partenza abbiamo lavorato parecchi mesi dalla mattina alla sera studiando e pianificando le varie figure, strutture, abbigliamento e tante altre cose. Tutto questo in primis ci tengo a dirlo grazie anche ai nostri Soci conosciuti nel comprensorio che si son impegnati con grande sacrificio e passione, avevamo organizzato gli Open day l’estate scorsa dove tante sono state le visite e ciò significa che nel comprensorio c’è tanto amore per i colori giallorossi sia come squadra che come città.
Purtroppo questa emergenza ci ha messo un bastone in mezzo le ruote.. i nostri ragazzi sono bravissimi pieni ti talento e di passione: stavano terminando il campionato nel miglior dei modi.. avevamo già in programma tanti progetti per i nostri giovani come Tornei di spessore addirittura Internazionali. Purtroppo quest’anno è andata così ma il lavoro che abbiamo fatto e l’impegno dedicato nei precedenti mesi porterà i suoi frutti e ne sono sicuro. Tutt’oggi come società siamo vicini ai nostri ragazzi e alle loro famiglie per tenerci uniti e darci forza in questo triste periodo. È importante tornare nei vivai per programmare la prossima stagione specialmente dopo questi mesi di stop…
I campionati nazionali giovanili sono già stati sospesi, presto arriverà la decisione di anche per quelli regionali e provinciali. Come vi state riorganizzando per la ripartenza?
Ad oggi non le so rispondere perché al momento non abbiamo modo di metterci a tavolino e pianificare e mettere giù la ripartenza ovvero la nuova stagione. Ma quello che è certo è che siamo convinti come spiegavo prima che il lavoro fatto nell’ultimo periodo non potrà che dare i suoi frutti e continuare ad operare per far crescere i vivai sarà doveroso.