Sono passati due mesi da quando tutto è iniziato. Ieri per la prima volta in questi maledetti 60 giorni il numero delle persone ammalate è sceso di qualche decina di unità: è un segnale di speranza per tutti. Ma le parole del dottor Manfrin, primario al San Bortolo di Malattie infettive, ci inducono ancora a pensare di essere lontani dalla fine dell’incubo: Tra una settimana potremmo essere alla diminuzione radicale dei casi, con l’esclusione ancora delle case di riposo. Ma le norme di distanziamento sociale devono essere mantenute. E il rischio di un ritorno autunnale è tutt’altro che escluso.
In questi giorni in cui vi abbiamo accompagnato con il nostro racconto non abbiamo mai smesso di sollecitare al ritorno all’attività, quasi sommersi da un plebiscito di pareri contrari: il campionato è concluso – dicevano tutti- troviamo il modo meno contestabile per uscirne. Oggi dopo due mesi iniziamo anche noi a pensare che il ritorno in campo in questa stagione sia veramente un utopia. Lo farà (forse) la serie A, lo faranno le squadre di club in Champion ed Europa League. Ma per il resto la vediamo veramente difficile. Sul nostro stato d’animo incidono anche le dichirazioni del Ministro Spadafora che allontana l’inizio degli allenamenti previsti per la serie A al 4 maggio.
E’ rimasto il solo Galliani del Monza a sostenere la tesi dei campionati da concludere nell’anno solare.
E dunque ci arrendiamo all’evidenza. Adesso si tratta di trovare il modo migliore per salvare la prossima stagione. Nella nostra inchiesta con i direttori sportivi con 14 dei più importanti maghi di mercato di tutte le categorie, alla domanda se saranno molte le società a cedere le armi ci è stato risposto quasi all’unisono, che no, che la passione, l’amore per questo sport, farà si che saranno in pochi a cedere le armi, ci sarà si un ridimensionamento, ma non è detto che questo rappresenti un male per questo sport. Allora nel momento in cui alziamo bandiera bianca, con l’orgoglio di chi ama il calcio lasciamo almeno garrire al vento la bandiera della speranza e dell’ottimismo: Andrà tutto bene !!!!
Federico Formisano
Le notizie pubblicate ieri sul nostro sito:
https://www.calciovicentino.it/2020/04/20/ledicola-del-lunedi-la-guerra-delle-leghe/ la Lega Pro contro tutti: ma i dilettanti non vogliono permettere il ratto delle promozioni e i professionisti non danno per scontate le promozioni di Monza e Vicenza. I commenti di Carretta, Panarotto e Vicari. Un vicentino ci racconta come ci si regola negli Stati Uniti in questo momento. Francesco Vaccariello ci propone un Work Shop interessante. Maino ammette di stare bene a Bassano. E tante notizie come ogni giorno.
https://www.calciovicentino.it/2020/04/20/calciomercato-il-parere-di-crestan-dal-ferro-e-menaldo/ Dopo aver sentito i pareri di Masiero (Montecchio), Bagnara (Camisano), Bottazzi (Le Torri) , Santagiuliana (Cornedo), Dalla Fina (Schio), Ebene (Berton Bolzano), Filotto (Calidonense) Mandato (Longare), Giacometti (Bassano), Roberto Bizzotto (Rosà ) e Negro (Chiampo) oggi abbiamo rivolto le consuete domande su calciomercato e società a Giancarlo Dal Ferro (Malo), Alessandro Crestan (Marosticense), e Claudio Menaldo (Zanè). Continueranno ad esserci presidenti e sponsor disposti ad investire ? Quali saranno le squadre che rischiano di non iscriversi ai campionati ?
https://www.calciovicentino.it/2020/04/20/lele-agosti-ci-svela-progetti-e-speranze-del-montecchio-sp-i-dati-e-lalmanacco-della-squadra/ Lele Agosti ci parla del Montecchio San Pietro. Ed inoltre le presenze e le reti realizzate finora , la rosa e le statistiche della squadra.
A
Almanacco: Continuiamo la pubblicazione delle pagine dell’Almanacco come immagini ridotte. Queste sono le pagine dedicate alle Alte.
B
Bollettino Coronavirus
Il dottor Vinicio Manfrin primario di malattie infettive intervistato dal Giornale di Vicenza ha detto: Bisognerà vedere cosa accadrà dopo il 4 maggio. I 15-20 giorni successivi saranno decisivi. Gli scenari sono molteplici. Tutto può accadere. Dipende da come ciascuno di noi saprà autocontrollarsi.La prossima settimana, che sarà ancora di chiusura totale, i contagi caleranno ancora. Se non ci fossero le case di riposo, ora i nuovi accessi sarebbero pochissimi. Solo casi sporadici. C’è sempre in giro qualche portatore sano inconsapevole. Qualcosa pagheremo ancora, ma poco. Poi, con la riapertura, non è semplice fare una previsione. Liberi tutti no. Dovremo portare le mascherine, osservare le regole di distanziamento sociale, mettere in sicurezza noi e gli altri. Dovremo abituarci a convivere con il virus. Andare a zero subito non è un’ipotesi percorribile. Ci vorrà tempo. Ne avremo per qualche mese prima che questo virus cominci ad auto-spegnersi sperando che la seconda tornata sia di bassa marea, che in ospedale non ci sia un altro intasamento come è successo nelle prime settimane di marzo».
Sono 181.228 i contagiati in Italia (attualmente positivi 108.237 con un decremento seppur minimo di 20 casi dal grande valore psicologico (!!). Le guarigioni sono 48.877 con un incremento di 1822 in un giorno Purtroppo anche 24.114 decessi con un incremento di 454 ( 12.376 dei quali in Lombardia, la regione che da sola ha oltre il 50 % dei decessi, ma che ieri ha avuto una crescita di 163 casi). Sono 15.935 i malati nel Veneto, con un aumento di 243 casi in più rispetto a ieri mattina. Sono 1112 le persone decedute: 25 più di ieri. I guariti sono 4954 Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 180. 2434 invece i casi della provincia di Vicenza.E zero nuovi casi nell’Uls 8. Con 66 persone ricoverate al San Bortolo, 16 delle quali in terapia intensiva. E in provincia finora ci sono stati 150 decessi. (6 ieri) In Veneto la data dei contagi zero dovrebbe essere dal 21 maggio.
C
Camisano: Ieri c’è stato il terzo Appuntamento con la #casabiancoazzurra sulla pagina Facebook del Ssdarl Cerealdocks Camisano Santa Maria Calcio o Youtube (https://www.youtube.com/watch?v=Ak1pJp6WaR4) In collegamento avremo Massimo De Michele e Fabio Casarotto! Regia e Conduce Leonardo Lazzaris. Il prossimo appuntamento è per domani con Vamerali e Pistis
Carpi: Già le prime reazioni alla proposta di scegliere la quarta promossa in B con sorteggio: la prima reazione è del Presidente del Carpi, Bonacini: “Ho immediatamente sentito il mio legale, non è ammissibile che si possa decidere una promozione dalla C alla B, con tutti i vantaggi che ne conseguono, attraverso il sorteggio. Abbiamo subito fatto partire un esposto a Gravina, alla Figc e alla Lega Pro. Non ci arrenderemo nella maniera più assoluta a questa colossale ingiustizia”.
Commenti:
Panarotto Nicolò (giocatore del Chiampo): Innanzitutto non mi sembra che l’argomento del mio post fosse la ripresa post covid, né il ritorno in campo ed in effetti non ne ho mai parlato, volontariamente. Magari un mio prossimo post potrebbe riguardare proprio questo tema. Mi fa sorridere il fatto che mi si additi pubblicamente come persona che spera di non poter tornare a giocare al più presto, ma mi rincuora il fatto che mi conosce pensi l’esatto opposto di quello che ha scritto. Anzi, ad onor del vero, a questa specifica domanda, non più tardi di 10 giorni fa qui sul suo sito avevo risposto: “La voglia di riprendere è molta, non te lo nascondo, ed è quello che speriamo per portare a termine un’annata che ci vede meritatamente primi. Ma farlo in condizioni di totale sicurezza sembra sempre più improbabile da qui a breve. Ed a maggior ragione, dopo l’ultimo decreto, credo che le speranze siano ridotte al lumicino. Ripeto, non ho scritto una riga sul come riprendere proprio perché non era quello l’argomento del mio post e da giornalista navigato qual é mi sorprende che si sia attaccato proprio su questa questione. Ho per caso parlato di promozioni e retrocessioni? Annullamenti e sospensioni? Non mi pare. Mi dispiace aver urtato la sua sensibilità e soprattutto che si sia sentito preso in causa in un post che, a mio modesto parere, dovrebbe urtare eventualmente la sensibilità di chi sta più in alto di noi calciatori dilettanti, di Calcio Vicentino, di allenatori e presidenti. Cioé, nei fatti, coloro i quali dovrebbero decidere e non decidono o non vogliono decidere. Con immutata stima, Nicolò.
Tosato Claudio (allenatore e selezionatore della rappresentativa veneta Giovanissimi): Quello che stiamo vivendo è un momento epocale per il nostro paese e per il calcio. Ci saranno sicuramente squadre che soffriranno più di altre e credo che saranno soprattutto quelle che non hanno investito nel settore giovanile. Mentre secondo me le società delle categorie inferiori potrebbero passare indenni da questa situazione. Io credo che si potrà tornare al calcio di una volta, con i giocatori che crescono vicino a casa e che se hanno meriti specifici vanno a giocare nelle squadre (sempre di prossimità) che possono garantirgli maggior cura e più possibilità di emergere. Ma sopratutto auspico che si possa e si debba ripartire dai settori giovanili.
Gasparin Andrea (allenatore): Buon giorno a tutti, ieri si sono conclusi i campionati (almeno sulla carta), ci sono state promozioni e retrocessioni, altre se la giocheranno ai play off e play out. Tanti si sono lasciati con un: “buone vacanze, ci vediamo ad agosto”, altri stanchi dicendo: ” per un paio di mesi non voglio più saperne di calcio”. Sarebbe bello se tutto ciò fosse reale, ma purtroppo siamo ancora qui ad aspettare delle decisioni su come finirà effettivamente quest’ anno calcistico. Secondo me, per quanto riguarda noi dilettanti, i campionati vanno conclusi così, senza più scendere in campo purtroppo. Non ci sono i presupposti per continuare in sicurezza, non ci sono società in grado di prendersi responsabilità cosi grandi per salvaguardare la salute dei loro tesserati e tantomeno noi avremo la tranquillità nel tornare in campo e giocare, ammettiamolo! E sicuramente non possiamo nemmeno prendere aspettativa dal posto di lavoro (chi ce l’ha ancora), stare in quarantena 1 mese, fare tamponi per garantire la negatività al covid-19 e giocare 2 partite alla settimana come proposto dai professionisti della Serie A per finire il campionato. Torniamo con i piedi per terra, è giusto finire così perchè la nostra è solo pura passione. Il pallone va stoppato nel rispetto di chi si è ammalato, di chi è guarito lottando ogni giorno contro un avversario subdolo, di chi corre a salvare altre vite (medici e infermieri) e di chi purtroppo la partita della vita l’ha persa! Quando sarà tutto finito e ritroveremo la nostra libertà e la gioa di vivere, sarà allora che tutti noi avremo vinto il campionato 2019/2020 e potremo iniziare a pensare al prossimo.
G
Galliani: La riorganizzazione dei calendari, l’utilizzo dell’intero anno solare per concludere questa stagione e poi ripartire con un nuovo campionato a febbraio/marzo 2021. E’ l’idea di Adriano Galliani, attuale ad del Monza ma soprattutto uno dei dirigenti più esperti e navigati del nostro calcio.
In una intervista a ‘Il Giornale’, Galliani ha rilanciato questa idea: “Lungi da me la voglia di innamorarmi della mia idea ma se, tra campionati e coppe si dovesse giungere in autunno inoltrato, la conseguenza sarebbe inevitabile. E poi ditemi: non sarà meglio assistere a partite in notturna durante i mesi di giugno e luglio che non nel freddo e gelo del mese di gennaio? Prendiamo adesso le date del mondiale del Qatar 2022: si svolgerà dal 18 novembre al 18 dicembre e consideriamo inoltre il periodo da dedicare alla preparazione del torneo. La soluzione dei campionati su anno solare è l’unica in grado di contemperare le diverse esigenze”.
L
Lega Pro: il documento della Lega Pro che è stato diffuso ai giornali (lo abbiamo pubblicato anche noi) ha scatenato come abbiamo scritto ieri, una serie di reazioni a ogni livello (in particolare contro l’ipotesi-sorteggio per stabilire la quarta promozione dalla C alla B) e l’ira dello stesso presidente di Lega Pro, Francesco Ghirelli: «Sono arrabbiatissimo con chi ha fatto circolare pubblicamente la lettera: i presidenti l’avevano per preparare l’assemblea», ha sottolineato, osservando che le molte polemiche su questa bozza potrebbero essere a suo avviso strumentali per «far dimenticare il secondo punto all’ordine del giorno dell’assemblea», cioè quello relativo alle riforme strutturali previste dal nuovo piano strategico per la serie C.
P
Pietribiasi: dopo Pobbe (Inghilterra) e Mc Bride (Stati Uniti) abbiamo interpellato anche Erik Pietribiasi che da qualche mese si è trasferito a Malta e gioca con la formazione di seconda divisione, Marsa Fc. “ Anche qui il campionato è sospeso, come è interrotta tutta l’attivività. Non si sa nulla sulla data di riapertura. E viviamo anche noi nel clima di incertezza”. . Marsa ha giocato l’ultima gara l’8 marzo battendo per 6-1 il Kalkara. Poi è arrivato lo stop e la società ha invitato tifosi e simpatizzanti a rimanere in casa. E ha rinviato la festa per il centenario della società.
Quello che è certo è che domani vedrete ripresa questa notizia sul sito che fa perennemente da eco alle notizie che noi pubblichiamo, così com’è stato fatto con Mc Bride. Come si fa a pubblicare una notizia (non c’è solo questa perchè anche l’intervista a Bertoldo era uscita su calciovicentino il giorno prima) se è già uscita pari pari da un’altra parte ? Ma possibile che noi non possiamo mai avere il piacere di trarre qualche notizia da loro ??
Presenze e reti: finora abbiamo pubblicato i dati (di cui abbiamo tenuto conto o che ci sono stati forniti dalle società) di queste squadre: 7 Comuni, Academy Plateola, Altair, Alta Valle del Chiampo, Altavilla, Alte, Alto Astico Cogollo, Arcugnano, Arzignano, Aurora Cavalponica, Azzurra Maglio, Azzurra Sandrigo, Bassano, Berton Bolzano, Bissarese, Bp 93, Breganze, Brendola, Calidonense, Camisano, Carmenta, Cartigliano, Cassola, Castelgomberto, Chiampo, Colceresa, Dueville, Eurocalcio, Grantorto, Grisignano, Grumolo, Isola Castelnovo, Junior Monticello, Lakota, La Rocca, Le Torri, Longare, Lugo, Maddalene, Malo, Marola, Marosticense, Molina, Montebello, Montecchio, Montecchio San Pietro, Monte di Malo, Monteviale, Nova Gens, Novoledo, Orsiana, Pedemontana, Poleo, Pozzetto, Real San Zeno, Rosà, San Lazzaro, San Pietro Rosà, Santomio, San Vitale, Sarcedo, Schio, Sovizzo, Summania, Telemar, Tezze, Thiene, Transvector, Trissino, Union Olmo Creazzo, Union Csm, Valbrenta, Valdagno, Valli, Vicenza, Virtus Cornedo, Zanè .
S
Spadafora: Il ministro Spadafora “Avrò un incontro mercoledì con la Figc che mi presenterà nel dettaglio il protocollo, che riguarda prevalentemente gli allenamenti – le parole del membro del governo a Tg 2 Post – lo valuteremo insieme, ma se vogliamo essere molto chiari io oggi non do assolutamente per certa né la ripresa del campionato né quella degli allenamenti dal 4 maggio. Inevitabilmente il mondo del calcio deve ripartire, speriamo il prima possibile ma nessuna riapertura si può dare per certa se non capiamo che esistono le condizioni nel Paese. Il 4 maggio è il giorno in cui l’Italia comincerà pian piano a ripartire, ma ora dobbiamo capire se il mondo del calcio potrà farlo subito. Valuterò con attenzione la possibilità che possano ricominciare gli allenamenti, ma anche se dovessero riprendere non sarà certa la ripresa delle partite. La Serie A non deve avere questa illusione“.
V
Valli: Sta suscitando un cordoglio profondo, infatti, la scomparsa a 77 a anni di età di Giampietro Munafò, ai più conosciuto con il nomignolo di “Pito“, per decenni anima della vita culturale, amministrativa e associativa in più ambiti del volontariato civico. Già vicesindaco e assessore allo Sport, Munafò fu il fondatore della polisportiva As Valli, nel 1975, di cui è stato anche presidente, collaborando inoltre per decenni come caposaldo della Pro loco di Valli e nell’organizzazione della tradizionale sagra della Soppressa conosciuta in tutto il Veneto e oltre. In campo musicale, sua altra grande passione a fianco di quella viscerale per lo sport, il calcio in particolare, è stato membro dei “Sileni“, complesso che dal finire degli anni ’60 ha allietato generazioni di giovani nelle serate di festa e sagre paesane nell’Altovicentino.
Generazioni di ragazzi ora adulti, i loro figli e perfino i nipoti lo ricordano a bordo campo nel ruolo di allenatore. Delle squadre giovanili ma anche dei “grandi”, in Terza categoria, nei primi anni di pallone della polisportiva. Fu sua la felice intenzione e insieme intuizione di allargare il progetto sportivo ad altre discipline, scelta lungimirante per i tempi di allora, e nonostante la sua precipua passione per il calcio, di cui è stato promotore per decenni nella vallata. (da www.ecovicentino.it )
Z
Zugno: Il mondo del calcio veneto piange Damiano Zugno che si è spento oggi a 31 anni (ne avrebbe compiuti 32 ad agosto) a causa di un tumore. Due anni fa era stato per questo operato alla testa. Nonostante la malattia, guarì e tornò alla vita di tutti i giorni; tornò pure in campo. All’Istrana giocava con al braccio la fascia di capitano, da difensore centrale, ruolo che gli permetteva di guidare la squadra con grande senso tattico e soprattutto carisma. È stato insegnante di Storia e Italiano all’istituto Galilei di Treviso. Zugno cresciuto nel Venezia nel 2006 era passato al Mantova e co i virgiliani aveva esordito in serie B. Successivamente era andato al Calvi Noale con cui aveva vinto il campionato di Promozione. Successivamente aveva giocato con l’Edo Mestre, il Real Martellago, l’Istrana, lo Spinea e chiudendo con lo Zero Branco. La notizia ha suscitato profonda commozione negli ambienti del calcio trevigiano e veneziano.
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