Stasera è circolata la notizia che il comitato scientifico che assiste la presidenza del Consiglio nella vicenda coronavirus avrebbe proposto la sospensione per un mese di tutte le manifestazioni, sportive e no, che comportino affollamento e il non rispetto delle distanze di sicurezza. La notizia ha fatto come spesso succede in questi casi rapidamente il giro dell’ambiente sportivo e ha preoccupato gli addetti e i praticanti.
Cerchiamo sempre di documentarci quando pubblichiamo delle notizie ed abbiamo trovato riscontri a questa notizia sui più importanti quotidiani on line (Repubblica, Corriere, Gazzetta dello Sport, ecc.)
Per Repubblica: “Si sperava che la curva discendente dei contagi, dopo i dati incoraggianti di ieri, fosse confermata e invece gli ultimi dati forniti dal commissario per l’emergenza Angeo Borrelli hanno consigliato al comitato scientifico di estendere in tutto il Paese le raccomandazioni ad osservare queste buone pratiche…. Il comitato scientifico va oltre e propone eventi sportivi a porte chiuse per 30 giorni e lo stop ad ogni tipo di manifestazione che non consenta di osservare la distanza di sicurezza richiesta.
Per la Gazzetta ” Questa è una delle proposte del Comitato Tecnico Scientifico che sarebbero adottate in tutto il Paese. Si tratterebbe di un nuovo giro di vite delle misure preventive, con prescrizioni più stringenti .
Il Corriere parla esplicitamente dei club di A che “dopo aver litigato furiosamente per giorni spostando le date delle partite, auspicando porte aperte per non perdere i vantaggi di incassi e pubblico, si dovranno arrendere all’ipotesi di lavoro avanzata dal Comitato tecnico scientifico che finirà per integrare il decreto del 1° marzo, applicabile in tutto il Paese. Le società saranno obbligate a osservare una linea di comportamento univoca nel rispetto delle regole di salvaguardia della salute pubblica.”.
Diciamo subito che:
- Si parla di un’ipotesi di lavoro che non è detto che venga recepita da chi deve sottoscrivere materialmente il decreto (ovvero dal Presidente del Consiglio)
- La sospensione consente comunque l’attività a porte chiuse. Si tratterebbe di estendere l’esperimento di domenica 8 a tutto il mese di marzo. Cercando di limitare al minimo il contagio. Ma è chiaro che questa norma se varata creerebbe problemi importanti soprattutto alle formazioni di A e all’enorme indotto che comunque si muove attorno al mondo del calcio e dello sport in generale.
Riteniamo che il provvedimento debba essere valutato con grande attenzione e approvato solo in presenza di una reale recrudescenza dei fenomeni.