E’ stato pubblicato il Comunicato Stampa della Federazione di Marghera. Questi i provvedimenti assunti:
Sino all’8 marzo
– sospensione dell’attività ludico motoria non agonistica dell’attività di base sino alla categoria Esordienti compresa (Under 13 Pro e Under 13 Play Elite, Pulcini, Primi Calci, piccoli amici)
– sospensione delle attività di tutte le rappresentative regionali e provinciali
– sospensione dei corsi allenatori ed ogni evento Regionale e Provinciale che preveda un assembramento di persone
– sospensione totale di tutte le attività delle squadre appartenenti al Comune di Vò
Sono esclusi da tali provvedimenti
– gli allenamenti a porte chiuse
– La ripresa dell’attività agonistica (compresaUnder 15 e Under 17 femminile) sempre a porte chiuse.
Il Comitato veneto auspica che si evitino anticipi e posticipi in data diverse dal Venerdì (calcio a 5) dal Sabato (Juniores) dalla Domenica (Prime squadre)
Al Comunicato vengono allegati la circolare con le norme sulle gare a porte chiuse e il Decreto del Presidente del Consiglio.
Lombardia
La Lombardia domenica sarà ferma con tutto il programma dilettantistico e giovanile. Il Comitato Regionale Lombardia, dopo aver recepito il Decreto del Presidente del Consiglio, ha optato per la sospensione dell’intero turno vista la situazione delle province di Lodi, Cremona e Bergamo. Sospensione che è stata decisa per una tutela dei tesserati e della regolarità dei campionati. Per la legge dello Stato le partite avrebbero potuto svolgersi regolarmente: l’ultimo dubbio è stato cancellato dalla nota interpretativa del primo pomeriggio. Quindi sospensione per un atto di tutela e non per un’imposizione dal legislatore. Gli allenamenti sono consentiti.
Che cosa dice la nota interpretativa del governo
I campi di calcio rientrano rientrano nella categoria impianti sportivi. Il Governo ha scritto nero su bianco per rimuovere i dubbi di molti sindaci che avevano dato interpretazioni differenti. Quindi i tesserati Figc potranno disputare gli allenamenti a porte chiuse, così come le partite. Ora toccherà ai sindaci revocare le ordinanze di chiusura impianti. E in tutto sono compresi docce e spogliatoi.