Con un gol per tempo lo Schio supera il Trissino e rimane al comando della classifica.
Schio – Trissino 2-0
Schio: Bogdanic, Iubatti (Giacomelli dal 70’) Talin, Andreetto (Eberle dal 60’) , Contini, Rosina, Pilan (Dalla Riva dal 80’), Ferretto, Primucci (Casarotto dal 85’), Munarini, Benvegnù (Simonato dal 75’); a disposizione Zironelli, Ruviero, Michelon, Rigoni. Allenatore Zenorini (squalificato, in panchina il secondo Baù Alessandro)
Trissino: Kerezovic, Antoniazzi, Zanandrea, Caka (Mouad dal 75’), Colombara, Abazaj; Zordan L. Canevarolo (Busuioc dal 70’), Kindo, Cazzola, Bruttomesso (Petronjevic dal 60’); a disposizione Lovato, Bertoldo, Kokona, Banse, Tobaldini, Burovic. Allenatore Borotto
Arbitro Bellò K di Castelfranco; assistenti Fassina di Bassano e Varotto di Padova
Cronaca e foto di Federico Formisano
Zenorini probabilmente temeva questa partita: dopo una sosta pur breve è sempre difficile riprendere la corsa dimenticandosi le giornate di ozio e il rischio panettone. Inoltre il mister emergente che ha portato la sua squadra al comando era squalificato e si affidava al suo vice Alessandro Baù per caricare i suoi giocatori.
Ma questo Schio ha veramente poco da temere: come ci ha detto mister Borotto “con questi giocatori lì davanti possono sempre inventarsi la giocata vincente in qualunque momento della gara”
Il team tecnico dello Schio per non lasciare nulla d’intentato e per proseguire nella striscia positiva, gioca con un tutto avanti difficile da vedere sui campi di questa categoria: in prima linea ci sono i corazzieri Primucci, schierato da prima punta e Munarini, più pronto a svariare. Sulla destra agisce Pilan e sulla corsia opposta un dinamico e agile Andreetto. A centrocampo gioca Benvegnù che si sa è più un attaccante che un centrocampista e che infatti va spesso ad inserirsi tra le due punte e Ferretto che per essere un giovane di belle speranze dimostra grande maturità reggendo quasi da solo il peso del reparto.
Mister Borotto conosce la forza degli avversari e gioca bene le sue pedine: rinforza il centrocampo schierando Zordan, Canevarolo, Abazaj e Bruttomesso, chiedendo a Cazzola di galleggiare fra centrocampo e attacco, ma persino l’unica punta Kindo viene chiamata al sacrificio con l’intento di andare in prima battuta a disturbare Ferretto quando imposta il gioco della sua squadra. Borotto rinuncia a Petronjevic e Mouad che partono dalla panchina pur di accentuare la pressione sui portatori di palla avversari.
Dietro il mister noventano costruisce una cerniera centrale con Antoniazzi e Colombara mentre il giovane Caka e Zanandrea chiudono sulle corsie.
Ed in effetti i primi venti minuti vedono un Trissino determinato e lo Schio che non produce una sola vera occasione da gol. Anzi l’unica vera palla gol è del Trissino con Canevarolo che tira dal limite dell’area impegnando la difesa avversaria a chiudere.
Ma lo Schio cresce alla distanza: le incursioni di Andreetto sulla corsia sono impetuose anche se non sempre assistiti dalla precisione nei cross, mentre Pilan cerca più volte il traversone da destra trovando pronta la difesa biancorossa. La prima vera opportunità per lo Schio arriva quasi alla mezzora con Primucci che si gira e manda fuori non di molto. 5′ dopo la bella incursione di Pilan produce un traversone su cui esce Kerezovic che viene colpito da Munarini che non riesce a frenare la rincorsa e manda Ko il portiere.
Kerezovic si riprende ma nel frattempo la pressione dello Schio è aumentata: Primucci e Munarini si cercano con scambi stretti e il Trissino fatica a chiudere. Finchè al 42′ quasi in chiusura di prima frazione i giallorossi passano: calcio d’angolo da destra con Munarini che si coordina e calcia al volo battendo l’incolpevole portiere del Trissino.
La reazione del Trissino è abbastanza sterile e il tempo si sta per chiudere, ma a questo punto non possiamo non annotare un altro dato tecnico che ci sembra giusto sottolineare: lo Schio è veramente squadra in tutti i reparti. La coppia centrale di difesa formata da Contini e Rosina non commette sbavature ed errori e sulle fasce Iubatti che ha preso il posto del titolare Eberle e Talin sono bravi sia nella spinta che nella chiusura.
L’inizio del secondo tempo è sulla stessa falsariga con la pressione del Trissino e il contenimento dello Schio con Bogdanic quasi mai impegnato. E al 14′ lo Schio chiude la gara: Primucci realizza una bella azione di contropiede e li la gara si chiude anche se prima della fine lo Schio avrà ancora l’occasione per incrementare il vantaggio e il Trissino cercherà in almeno due occasioni di arrivare dalle parti di Bogdanic.
La prima di ritorno passa così con lo Schio sempre al comando della graduatoria anche se i successi di Bassano, Cornedo e Marosticense non possono lasciare tranquilla la truppa di Zenorini. Il mister squalificato non commenta il successo ma noi immaginiamo la sua soddisfazione e ricordiamo un suo assunto: se gli attaccanti vengono chiamati a difendere completano il loro bagaglio tecnico e diventano più bravi anche nel loro ruolo.