Di Davide Pobbe, ex giocatore del Camisano, dell’Eurotezze, del Valdagno, che si è trasferito in Inghilterra, vi abbiamo già raccontato. E vi abbiamo già raccontato che in Inghilterra ha trovato il modo di proseguire nella sua passione calcistica dapprima con l’Aylesbury FC nel campionato South Division 1 East. Successivamente con il Kings Langley nella categoria superiore e da quest’anno con il Dunstable Town con cui ha avuto la grande soddisfazione di giocare in FA Cap nella partita vinta dalla propria squadra per 4-1 contro lo Shortwood United, superando il turno preliminare. Il Dunstable milita nella Spartan League premier divisio, che può essere paragonata ad una nostra serie D o ad un Eccellenza. A lui però abbiamo rivolto qualche domanda sul calcio dilettantistico e amatoriale inglese e sulla sua esperienza: “Il calcio inglese e’ molto diverso dall’Italia sia in campo che fuori – ci racconta Davide – il calcio qui e’ molto fisico e veloce,si gioca con molta intensita’ .C’e’ meno tattica rispetto al nostro campionato e quasi tutte le squadre giocano con grande pressing. Lo sport e’ vissuto con grande passione in Inghilterra e il calcio anche nelle categorie inferiori e’ molto seguito,ogni squadra ha i propri tifosi che la seguono in ogni partita e poi i tifosi che invece hanno l’abbonamento per esempio con la loro squadra del cuore in premier league,quando la loro squadra gioca fuori casa e’ facile che vengano a vedere la nostra partita”.
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Quali sono le principali diversità nel sistema, a parte come abbiamo capito l’agonismo e la fisicità? “La cosa che mi ha davvero colpito e’ l’organizzazione generale che c’e’ nei campionati e dell’intero sistema calcio inglese. Si giocano molte partite in una stagione e molte volte anche durante la settimana perche’ oltre al campionato giochiamo 5 coppe,delle quali le piu’ importanti sono ovviamente la Fa cup, la coppa piu’ antica del mondo, dove tutte le squadre fino alla nona categoria della piramide possono partecipare e hanno la possibilta’ di arrivare a giocare contro squadre professionistiche se passano i primi turni di qualificazione. Ogni anno non e’ raro vedere che qualche squadra dilettante riesca a battere una squadra professionistica o almeno pareggiare e portarla al replay nel loro campo. Un’altra coppa tra le piu’ sentirte e’ la Fa Vase o Fa Trophy una specie di Fa cup pero’ tra tutte le squadre inglesi del nostro livello.Anche questa e’ una coppa a livello nazionale e la finale e’ a Wembley. Ovviamente la federazione promuove queste coppe dando a ogni passaggio del turno una certa somma di denaro al club,la quale cresce con il passare dei turni.In questo modo le squadre durante l’anno hanno la possibilta’ di ricevere degli extra fondi per affrontare le varie spese o reinvestirli nel club. Per quanto riguarda il salario, ogni club del nostro campionato ha diverse disponibilita’ economiche ma qui quasi tutte le squadre pagano i giocatori settimanalmente.
Come sei arrivato a disputare la Fa Cup? “Sono arrivato al Dunstable Town grazie a Ryan Sturges che mi aveva allenato l’anno scorso e che quest’anno e’ il vice di Gareth Jackson,un manager molto bravo con cui da subito mi sono trovato bene e in sintonia. In squadra sono l’unico italiano e la maggior parte dei miei compagni sono inglesi ma devo dire che c’e’ un bel mix di nazionalita’ perche’ ci sono anche un ragazzo scozzese,uno francese e due ragazzi rumeni.Nonostante questo siamo tutti molto uniti come una famiglia e penso la forza della nostra squadra sia proprio il gruppo.
Ci racconti se anche li ci siamo abitudini e riti scaramantici particolari ? “prima di una partita non esiste la scaramanzia e in spogliatoio abbiamo una cassa con cui ascoltiamo la musica per caricarci mentre dopo le partite di solito si rimane a mangiare tutti insieme nel bar del club”.
Pensi di rimanere per sempre in Inghilterra o ti piacerebbe tornare in Italia? “ Nel Regno Unito dopo un primo periodo un po’ difficile per la lingua mi sono ambientato bene e questa esperienza lontano da casa mi sta facendo crescere molto, soprattutto come persona.Giocare qui in Inghilterra ha un certo fascino ma un giorno sarebbe bello tornare a giocare nel campionato italiano se ci fosse la giusta occasione.Comunque ora quello che conta e’ il presente e spero di giocare ancora a lungo per il Dunstable Town e togliermi tante soddisfazioni con questo storico club” .