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I premiati del Gran Gala (1): Grigore Plamadeala

Iniziamo oggi le interviste ai giocatori premiati durante il Gran Gala del Calcio.

Ha ricevuto il terzo premio come cannoniere del girone C della prima categoria, grazie alle 19 reti realizzate con il Montebello e anche grazie a queste reti la sua squadra si è piazzata al secondo posto in campionato e ha ottenuto la Promozione nei play-off: stiamo parlando di Grigore Plamadeala, attaccante del 1995

Plamadeala risiede a Verona Cresciuto nell’Audace San Michele Extra con cui ha esordito nella stagione 2014/15 e poi passato all’Olimpica Dossobuono, al San Martino e al Villafranca in Eccellenza. lo scorso anno è arrivato al Montebello, con cui ha segnato 19 gol in 27 partite disputate; non è una prima punta, ma spazia su tutto il fronte d’attacco ed è molto veloce ed abile nel dribblig

Plamadeala controllato da Busuioc del Monteviale

Innanzitutto gli abbiamo chiesto se sia stato soddisfatto del premio ricevuto

Assolutamente si; è stata una serata molto bella e soddisfacente, ma credo che questo premio debba essere ripartito con tutti i miei compagni di squadra che mi hanno permesso di poter segnare con continuità, offrendomi delle buone opportunità

Nel campionato appena concluso il Montebello ha ottenuto un importante risultato anche grazie ai tuoi gol; pensi di rimanere ancora a Montebello ?

il presidente regionale degli Arbitri con Carmucci, Plamadeala e Battaglin

Non ho ancora parlato con la società ma sta valutando attentemente la situazione – ci dice Grigore – ho avuto più di qualche contatto con altre società e ovviamente devo valutare tante situazioni; per esempio potrei anche prendere in esame la possibilità di trasferirmi da Verona, visto che la distanza non è poca. “

Il Montebello ha cambiato allenatore dopo i play-off e la Promozione. Come te lo spieghi ?

Non sta a me entrare nel merito delle decisioni della società. Posso dire che con Bognin ho avuto un ottimo rapporto. Lui è un allenatore molto carismatico e che sa caricare la squadra, ma certo non applica le teorie moderne del calcio come i nuovi allenatori emergenti

Sull'Autore

Federico Formisano