Arcugnano – Giovane Santo Stefano 2-0
Arcugnano: Balbo, Bajo, Bellotto, Bedin, Ulrich, Tovo, Rampazzo (La Manna dal 83’), Meneguzzo, Nerboldi (Montini dal 74’), Maran, Prendin (Glavaz dal 70’); a disposizione Casara, Peotta, Chiari, Consoli, Rappa, Dal Lago; All. Vicari C.
Giovane Santo Stefano: Tirapelle, Fracasso, Battaglia, Bonora, Calearo, Tosadori Matt (Capone dal 57′), Lora (Tosadori Mich dal 70′), Lo Giudice (Hoxha dal 79′), Basso, Afriye, Rudi (Donisi, dal 65); a disposizione: Righetti, Mancassola, Bertelli, Andriotto, All. Lazzari
Arbitro: Paolo Miglioranza di Schio
Reti. 40’ Rampazzo 79’ Glavaz
Ammoniti. Battaglia Lora e Calearo (G) Bellotto (A) Osservato un minuto di raccoglimento per il decennale del terremoto dell’Aquila
Spettatori: 200
Cronaca e galleria fotografica di Federico Formisano
Una gara decisiva: Il Giovane Santo Stefano, squadra costruita per vincere viene ad Arcugnano forte di un punto di vantaggio, ma l’Arcugnano che nel girone di ritorno ha fatto meraviglie ha il grande vantaggio di giocare le prossime gare in casa mentre i veronesi dovranno affrontare tutti match con avversarie dirette e una sola delle prossime gare sarà davanti al pubblico amico. La vittoria dell’Arcugnano farebbe diventare in salita la corsa degli avversari, quella esterna agevole il cammino del Giovane Santo Stefano. E il pareggio renderebbe le prossime gare ed in particolare l’ultima di campionato fra Locara e Santo Stefano decisiva.
I mister Lazzari e Vicari lo sanno bene e hanno studiato la gara in maniera approfondita non lasciando praticamente nulla al caso. A caricare le squadre ci ha pensato l’importanza della gara e la cornice della Fontega, dove sono arrivati almeno 200 spettatori (non tutti paganti visto la particolare conformazione dello Stadio)
E a proposito del campo si gioca sul sintetico perché il campo principale è in condizioni pessime: il fondo è ovviamente perfetto ma le dimensioni del campo non tali da garantire giocate ad ampio respiro. Vicari non può disporre di Bernardi, out da un mese e mezzo per un ginocchio malconcio, e di Stasik. Punta sull’esperienza di Ulrich e Tovo in difesa, con Bedin e Meneguzzo a centrocampo, Prendin e Rampazzo sulle fasce e Maran a ridosso della punta centrale Nerboldi.
Il Giovane Santo Stefano non dispone dell’ex leoniceno Davide Longo, di Campana e di Michael Sartori, che ha abbandonato per problemi di lavoro fin dall’inizio del campionato. Mister Lazzari punta in avanti su un pezzo da novanta come Christopher Basso, ex Trissino (ma anche ex Montebelluna in serie D, giovanili della Reggina e l’Eccellenza con Ostuni e Opitergina), con l’ex Gambellara Afriye mobile su tutto il fronte d’attacco a fargli da spalla, Rudi copre la fascia destra e Lora staziona sulla corsia opposta. La coppia di centrali di difesa è formata da Bonora e da Calearo, ex Montecchio San Pietro e Sovizzo. Dopo un incursione di Rampazzo tamponata dalla difesa veronese, la prima conclusione è di Lo Giudice ma termina ampiamente a lato. Al 8’ Maran stacca bene di testa su angolo ma la palla termina alta sulla traversa. Al 10’ ancora Lo Giudice manda a lato. La risposta dell’Arcugnano è in bella triangolazione che libera Prendin, ma Tirapelle è pronto nell’uscita e in un tiro cross di Bellotto che attraversa tutta la luce della porta.
La gara è giocata a gran ritmo dalle due formazioni e anche tecnicamente si assiste a numeri pregevoli: due squadre che potrebbero tranquillamente militare in un campionato superiore per la proprietà del fraseggio e la rapidità di esecuzione.
Il miglior momento degli ospiti è attorno alla mezzora con un tiro di Basso deviato in angolo e un incursione di Afryie con parata plastica di Balbo.
L’Arcugnano si riporta in avanti con un tiro di Prendin e al 40’ passa: un lancio lungo per Nerboldi che viene frenato in uscita da Tirapelle sul limite dell’area. La palla è ripresa da Rampazzo che non ha difficoltà a realizzare. Il tempo si chiude con un intervento scomposto di Calearo su Rampazzo che provoca molte proteste dal pubblico e dalle panchine. Il nervosismo si tocca con mano visto l’importanza della posta in palio.
Nel secondo tempo l’Arcugnano si attesta sulla sua trequarti ma riparte con rapidi contropiede, la squadra di Vicari approfitta degli spazi lasciati dagli avversari ma al momento top sbaglia conclusioni anche elementari per portarsi sul 2-0 e chiudere la gara. Al 78’ il momento clou della gara: c’è una rimessa laterale con palla spiovente in area, Balbo non riesce a trattenere la palla che gli scivola, Lo Giudice batte da pochi metri e Tovo salva sulla linea. Sulla ripartenza l’Arcugnano raddoppia con il diagonale di Glavaz. A tempo scaduto Montini manca il 3-0 con in pallonetto di poco alto.
Finisce con l’esultanza del pubblico di casa e dei protagonisti. L’Arcugnano adesso ha due gare abbordabili sulla carta (ma il Brendola viene considerato come una specie di bestia nera dei biancoazzurri) appunto con Brendola e Castelgomberto, mentre i veronesi domenica affronteranno il Montecchio San Pietro che si gioca le ultime chanches di partecipare ai play-off e l’ultima giornata se la vedranno con il Locara che è staccata di un solo punto.
Galleria fotografica
Risultati del girone C
Arcugnano – Giovane S. Stefano 2-0
Borgo Soave – Castelgomberto 2-1
Locara – Altavalle Del Chiampo 4-1
Ponte dei Nori – Brendola 2-3
Montecchio S. Pietro – Lonigo 3-3
Real Monteforte – Sambonifacese 1-1
Real Brogliano – S. Vitale 0-1
Gambellara 1980 – Alte Ceccato 0-1
Classifica: Arcugnano 60, Giovane Santo Stefano 58, Locara 57, Alte 54, Borgo Soave, Montecchio San Pietro 49, Lonigo 41, Brendola 40, AltaValle del Chiampo 38, San Vitale 33, Castelgomberto 32, Sambonifacese 26, Real Brogliano 24, Real Monteforte 24, Ponte dei Nori, Gambellara 14.