L’ex portiere del Vicenza e dell’Arzignano, Alex Dall’Amico, a due e mezzo dall’intervento al cuore che ha cambiato la sua vita, ha trovato la sua dimensione nuova nell’ambiente dello Schio dove svolge le funzioni di secondo allenatore e di preparatore dei portieri.
Intervista di Federico Formisano
Alex ha 24 anni. Studia all’Università e intanto continua a rimanere vicino al mondo del calcio che gli ha regalato grande soddisfazioni ma anche un grande dolore impedendogli di proseguire in quella che poteva essere una brillante carriera. Attualmente collabora con lo Schio come vice di Davide Zenorini e come preparatore dei portieri. E’ uno dei tecnici della scuola portieri del Keepersport ed è collaboratore della Federazione al centro federale territoriale di Grumolo .
Da calciatore è cresciuto nel Marano, prima di passare al Sarcedo, poi all’Arzignano infine al Vicenza dove era il terzo portiere alle spalle di due personaggi come Vigorito e Benussi. E proprio con il Vicenza gli accertamenti diagnostici mettono in luce un anomalia cardiaca che porta alla sospensione dell’attività e alla necessità di un intervento.
La prima domanda, a bruciapelo, non lo lascia colpito e forse la immaginava ancora prima della nostra telefonata: tu pensi di tornare sui campi da calcio come giocatore ?
“Non mi faccio nessuna illusione. – risponde senza indecisioni – So bene che non otterrò più il certificato per tornare su un campo di calcio”
Quanto ti manca il campo da calcio e come hai vissuto questa esperienza ?
“ogni volta che arriva la domenica, ogni volta che scendo su un campo sportivo la voglia di indossare maglia e guantoni è fortissima! Ma adesso sono già più sereno. La decisione finale (della Commissione Medica) è arrivata due anni fa: nel primo anno ho fatto fatica ad accettarla a conviverci, a ritrovare il mio equilibrio. Successivamente ho cominciato ad adattarmi all’idea, anche se i rimpianti non mancano. ”
Adesso sei a Schio con Davide Zenorini, come ti trovi con il mister?
“Considero Davide un allenatore molto bravo e preparato. Abbiamo frequentato entrambi l’ambiente del Vicenza anche se in epoche diverse e questo ci ha fatto ancora di più entrare in sintonia. Mi pongo nell’atteggiamento di imparare molto da lui e verifico ogni giorno che c’è qualcosa di nuovo da apprendere. Ma mi considero doppiamente fortunato, perchè all’inizio della stagione qui a Schio c’era Paolo Beggio che avevo conosciuto ad Arzignano e anche da lui ho imparato molto; sono allenatori diversi come mentalità e cultura e quindi apprendo e ho appreso cose nuove ed importanti da entrambi”.
In campionato grazie ad un eccezionale rincorsa siete in lotta per le prime posizioni.
“ Effettivamente siamo in corsa per tutti i traguardi. Tra poco ci sarà la gara di Camisano che potrebbe essere decisiva. Ma noi sappiamo che ci attendono cinque finali, con la consapevolezza di giocare ogni gara al massimo delle nostre possibilità. Il gruppo è molto carico sopratutto perchè ha raggiunto traguardi inimmaginabili qualche mese fa.