CARMENTA – SALVATRONDA 1-1
CARMENTA: Barci, Fiorio, Cenzon (38’ st Bahria), Bevilacqua (39’ st Opoku), Securo, Lago, Rigon (27’ st Facchinello), Mascarello, Giacomoni, Peruzzi (22’ st Guzzi), Zaniolo. All. Vezzaro
SALVATRONDA: Rosello, Piccolo, Facchin, Miotto, Jasarovski, Milani, Alberton (22’ st Cavallin), Bissacco, Meneghetti, Volpato (30’ st Simioni), Pellizzari (15’ st Pegoraro). All. Magaton
Arbitro: Gjini di Vicenza
Reti. Pt 28’ Zaniolo (C); st 22’ Miotto (S)
Note. Ammoniti Bevilacqua, Securo, Mascarello, Peruzzi, Guzzi (C), Milani, Cecchin (dalla panchina) (S). Corner 3-4; rec. pt 2’, st 7’
Cronaca e foto di Roberto Pivato
CARMIGNANO DI BRENTA
Altra domenica di sofferenza e delusione in casa Carmenta. I rosso-blù non riescono ad uscire da un periodo tribolato e avaro di punti, che li ha condotti dalle zone nobili della classifica ai pantani della lotta per non retrocedere. Il cambio alla guida tecnica, con Vezzaro che ha preso il posto di Fantinato, finora non ha dato lo scossone che ci si augurava, per invertire una tendenza che si fa ogni domenica più preoccupante.
L’ennesimo pareggio interno col Salvatronda tiene sì a distanza di sicurezza gli avversari diretti, ma costa l’aggancio da parte del Berton Bolzano e mette nuovamente in luce tutti i difetti mostrati dai carmignanesi negli ultimi mesi. Basti pensare che nel girone di ritorno la formazione padovana ha racimolato soltanto 9 punti, mentre allo stesso momento dell’andata i punti totalizzati erano 15.
La gara. Al 9’ tentennamento in uscita di Barci, Meneghetti si ritrova il pallone buono a due passi dalla porta, ma calcia tra le braccia del portiere. Un minuto più tardi Lago ci prova col mancino dal limite: Rosello deve distendersi per sventare in angolo. Al quarto d’ora interessante traversone dalla sinistra di Bissacco, Meneghetti viene lasciato nuovamente libero in area, ma manca di un soffio la deviazione di testa. Al 18’ è Volpato a provarci con un bel destro da fuori: palla alta di poco sopra la traversa. Minuto 26: corner di Bevilacqua, stacco di Peruzzi che però non centra il bersaglio. È il preludio al gol: Giacomoni fa tutto bene sulla corsia mancina, compreso il cross per Zaniolo, il quale, solo soletto, prende la mira e insacca di testa (28’).
L’immediata chance per il pareggio capita sui piedi del solito Meneghetti: Fiorio perde ingenuamente palla davanti alla propria area, Bissacco verticalizza per il compagno la cui conclusione, sporcata da Cenzon, viene smanacciata da Barci (31’). Al 37’ ghiottissima la palla-gol sul mancino di Giacomoni: il numero 9 scambia con Mascarello e batte a colpo sicuro da distanza ravvicinata; Rosello d’istinto salva di piede.
Un primo tempo vivace, ma caratterizzato da molti errori, si chiude con due tentativi ospiti. Prima una capocciata di Meneghetti su angolo di Volpato sorvola la traversa (42’), poi una punizione dai 20 metri dello stesso Volpato termina a lato (47’).
Nella ripresa, come ormai accade immancabilmente, il Carmenta sparisce dal campo almeno per la prima mezzora. Il Salvatronda cerca di approfittarne subito: all’11’ si accende una mischia su azione d’angolo, Pellizzari tenta la stoccata col mancino, ma non inquadra lo specchio. Al 16’ il gesto tecnico più bello della partita: Meneghetti riceve in area, spalle alla porta controlla e si coordina per una magnifica rovesciata; sarebbe un eurogol se non ci fosse il palo. Pareggio rinviato di appena sei minuti: punizione dal vertice destro dell’area affidata al mancino di Miotto, il quale la va a piazzare sotto l’incrocio dei pali. Applausi e meritato 1-1.
Alla mezzora Volpato, uno dei migliori, deve abbandonare il campo per un infortunio parso non lieve. I nostri auguri al numero 10. I locali escono dal torpore soltanto nel finale e quasi quasi basta a portarsi a casa l’intera posta.
Minuto 37: azione fotocopia a quella del vantaggio, con Giacomoni che centra dalla sinistra per la testa di Zaniolo; la deviazione aerea del numero 11 è ancora perfetta, ma la traversa salva i bianco-rossi. Minuto 43: un Giacomoni in vena di regali offre a Guzzi un pallone d’oro all’altezza del dischetto; il neo-entrato controlla di petto e calcia sull’uscita disperata del portiere; palla incredibilmente alle stelle. Al 51’, infine, per poco non ci scappa la beffa: altro calcio piazzato dalla stessa mattonella di Miotto; questa volta ci tenta Cavallin, che già all’andata aveva firmato il controsorpasso dei suoi; il copione non si ripete, palla alta e tutti sotto la doccia con un pareggio che è come un brodino dopo un lungo digiuno.