Prima Categoria

Prosegue la striscia positiva dell’Azzurra Sandrigo, battuto il Carmenta

CARMENTA – AZZURRA SANDRIGO 2-4
CARMENTA: Peruzzi Mar., Bance (1’ st Securo), Cenzon, Facchinello (1’ st Mascarello), Fiorio, Lago, Zaniolo, Peruzzi Mat., Cherobin, Guzzi, Opoku. All. Fantinato


AZZURRA SANDRIGO: Vicentini, Vitacchio, Peruzzo, Gheno (43’ st Cafagna), Graziani, Doplicher (38’ st Bigarella), Novello (10’ st Burti), Nouhou, Pastore (36’ st Bassan), Maita, Scanavin. All. Nicolè


Arbitro: Dei Tos di Conegliano
Reti. Pt 12’ e 32’ Maita (AS), 36’ Guzzi (C); st 3’ Mascarello (C), 14’ Pastore (AS), 34’ Burti (AS)
Note. Ammoniti Cenzon, Facchinello, Guzzi, Securo (C), Graziani, Doplicher, Nouhou (AS). Corner 6-2; rec. st 5’


CARMIGNANO DI BRENTA

Servizio e foto di Roberto Pivato

Il grande periodo di forma dell’Azzurra Sandrigo si conferma anche a Carmignano, e lo spettacolare successo per 4-2 sul Carmenta proietta l’undici di Nicolè al secondo posto, dietro soltanto alla corazzata Bassano. Si allunga a sei la striscia di risultati utili consecutivi per l’Azzurra, di cui cinque vittorie; per il Carmenta, invece, è il secondo ko interno stagionale, una sconfitta che costa il sorpasso proprio da parte degli avversari di giornata.
L’avvio è tutto sandricense. Maita impegna Peruzzi Marco già al 2’, ma il portiere rossoblù si distende bene a deviare il rasoterra del capitano ospite. Dieci minuti più tardi il copione è il medesimo, ma questa volta un rimbalzo maligno della sfera inganna il numero uno carmignanese, regalando l’immediato vantaggio ai vicentini. La prima sortita offensiva dei padroni di casa arriva dopo 19 minuti: Guzzi batte velocemente una punizione, smarcando Zaniolo, il quale calcia da posizione defilata, trovando l’opposizione di Vicentini. Il gioco, tuttavia, è sempre nelle mani dell’Azzurra: paiono più determinati e pimpanti i ragazzi di Nicolè, che difatti raddoppiano al 32’: contropiede di Pastore steso al limite; della punizione si incarica lo specialista Maita, il quale non sbaglia, siglando il quattordicesimo sigillo stagionale.


I rossoblù paiono in balia dell’avversario, ma un lampo di Guzzi li rianima improvvisamente: il numero 10 si impossessa del pallone sulla tre quarti, avanza di qualche metro e lascia partire un destro da sogno che termina sotto l’incrocio dei pali (36’). Gli ospiti non accusano eccessivamente
il colpo e nel finale ci provano con Maita, punizione sventata da Peruzzi Marco (43’), e Scanavin, il cui destro costringe il portiere ad un non facile intervento in due tempi (45’).
Si va al riposo col risultato in bilico e ad essere più delusi, paradossalmente, sono i giocatori in maglia azzurra.

Al rientro doppio cambio nelle fila carmignanesi: Securo entra per un Bance non al meglio, Mascarello prende il posto di Facchinello, infortunatosi nel finale di prima frazione. E proprio Mascarello, dopo appena tre minuti, impatta: punizione di Cenzon dal vertice destro dell’area di rigore, palla nel mucchio e perentorio colpo di testa del neo-entrato per il 2-2. Ancora una volta l’Azzurra si riprende subito: Maita serve Pastore nel corridoio, ma la conclusione di quest’ultimo sull’uscita del portiere termina a lato (9’). L’azione si ripete identica cinque minuti più tardi, e stavolta il centravanti non perdona: 2-3. 120 secondi e i locali hanno la palla del nuovo pari: corner di Cenzon, testa di Cherobin sul primo palo, miracolo di Vicentini. Non c’è respiro: punizione di Maita da destra, perfetto inserimento di Vitacchio con spettacolare deviazione di tacco; prodigioso il riflesso di Peruzzi Marco (19’). La gara è vivace, ricca di capovolgimenti di fronte e non priva di episodi dubbi, in particolare un presunto mani in area sandricense. Al 34’, tuttavia, è Burti a porre la parola fine all’incontro: travolgente galoppata di Scanavin sulla corsia mancina, tocco a superare il portiere in uscita e Burti, da due passi e con ogni probabilità in fuorigioco, non deve far altro che accompagnare in rete.
Furibonde le proteste locali, con Bredo, il vice di Fantinato, allontanato dal signor Dei Tos. Ma tant’è: 2-4 e tutti sotto la doccia, non prima che Maita si divori il quinto gol a tu per tu con Peruzzi Marco (46’). Sarebbe stato obiettivamente troppo.

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