Spf – Campodorese 2-2
Spf: Robu, Rossetto (Boscato dal 70’), Biffanti ( Martini dal 60’), De Cani, Bressan, Barcaro, Agostini (Guerra A. dal 65’), Rozzanigo (Tolio N. dal 70’), Zacchia, Benacchio, Nicoli ; a disposizione: Cadore, Zancan, Caregnato, Turco, Bellon; Allenatore Magrin Marino
Campodorese: Zanardi, Lucatello, Pizzolato (Bizzotto dal 58’), Venturato, Monopoli, Fior, Peruzzo, Quaggiato, Dalla Benetta (Turetta dal 46’), Varotto (Pauro G. dal 56’), Zordan. A disposizione: Simoni, Rigato, Rampazzo, Guerra, Calciolari, Rizzo. Allenatore Belloni
Arbitro: Alex Ferraro di Castelfranco
Ammoniti: De Cani, Benacchio (SPF) Monopoli, Rampazzo (C)
E’ indubbio che l’Spf abbia una squadra forte ed attrezzata che può fare bene nel girone E dove è stato inserito quest’anno dopo le esperienze nel bassanese degli anni precedenti. Ma se in una settimana la squadra va due volte sul doppio vantaggio (con il Motta domenica scorsa, rimontata sul 3-3 dopo l’iniziale 3-1 e questa settimana con il 2-2 finale dopo il doppio vantaggio dopo la mezzora del primo tempo) qualche domanda se le deve porre. La sensazione dal campo è quella che la squadra sia troppo tesa e la dimostrazione lampante viene da alcuni screzi fra i giocatori ed il tecnico Magrin che sono l’indice di una situazione esagerata di tensione. Scorreva il 40’ del primo tempo e la squadra di casa sembrava, sul 2-0 in controllo del match, quando Benacchio, giocatore sicuramente in grado di fare la differenza, non riusciva a gestire una palla certo non facile. Magrin lo rimbrottava ed il giocatore reagiva chiedendo al mister maggior serenità. Fatto sta che mentre avveniva questo siparietto poco edificante la Campodorese impostava un azione di attacco e Zordan veniva fermato con un fallo da Rossetto. Per l’arbitro era penalty che lo stesso Zordan trasformava, dimezzando un vantaggio che sembrava in ghiaccio.
E’ indubitabile che il mister ha le sue ragioni e questo tenere i giocatori sulla corda abbia dato risultati in passato. Basta ricordare come la squadra lo scorso anno dopo l’avvento di Magrin abbia cambiato passo ottenendo una facile salvezza e qualche soddisfazione importante. Ma è indubitabile anche che sul doppio vantaggio si possa concedere ai giocatori di sbagliare un appoggio senza pretendere per forza la concentrazione totale. Almeno questa è la nostra opinione. Ma torniamo alla gara fin dal suo dipanarsi iniziale.
Nel Spf manca l’attaccante Prini che nel match di mercoledì ha riportato la lussazione della spalla e mancano Franzina, Rigon e Leonardo Vitillo. Magrin schiera Zacchia e Benacchio di punta, con l’intento di togliere punti di riferimento ai difensori della Campodorese affidando ad Agostini e Nicoli compiti di spinta ed interdizione. I giovani De Cani e Rozzanigo hanno le chiavi del gioco.
La Campodorese squadra promossa dalla terza categoria che ha fatto comunque una campagna acquisti importante schiera Dalla Benetta in avanti al posto di Turetta che parte dalla panchina mentre Zordan e Peruzzo occupano le fasce laterali. Varotto è l’elemento che cerca gli affondo tra le linee. Parte dalla panchina anche l’ex Grumolo Giacomo Pauro.
Si parte ad un buon ritmo in una splendida giornata ideale per giocare a calcio. Al 5’ Benacchio va sulla fascia e crossa per Rozzanigo che impegna Zanardi in un facile intervento.
Al 15’ passa la squadra di casa: Biffanti alla prima uscita da titolare caracolla sulla fascia e repentinamente fa partire una bombarda che si insacca all’incrocio dei pali sorprendendo Zanardi. La squadra di casa si scioglie dopo l’inizio contratto e inizia ad impensierire la difesa avversaria con la coppia Zacchia- Benacchio. Proprio il tandem offensivo che, visti i centimetri concessi ai difensori avversari, preferisce giocare palla a terra e con scambi stretti, confeziona al 30’ il doppio vantaggio: Benacchio apre sulla destra per l’ex Carmenta e questo trova un pertugio dove far passare una potente conclusione che va in rete con Zanardi battuto. La Campodorese sembra colpita al fianco e non reagisce. Una punizione di Nicoli è parata da Zanardi . Ma è a questo punto che succede il fatto che abbiamo raccontato in partenza e che porta i padovani sul 1-2. Al 42’ l’Spf potrebbe riportarsi sul doppio vantaggio: l’interessante centrocampista dal piede buono Rozzanigo (anche lui ex Carmenta come Zacchia e Biffanti) mette Benacchio davanti al portiere avversario: la conclusione è ben piazzato ma Zanardi ha un riflesso magico e strozza in gola all’attaccante l’urlo del gol.
La Campodorese non si da per vinta e nell’ultimo minuto di gioco confeziona un occasione d’oro ma il colpo di testa di Dalla Benetta è parato con bravura da Robu-
Belloni cambia Dalla Benetta con Turetta e al quarto d’ora inserisce Pauro per Varotto. E proprio il neo entrato che in passato a Grumolo ha segnato messe di gol, trasforma da par suo una punizione riportando la gara nel pieno equilibrio. L’S.P.F. non ci sta e si conquista il pallone decisivo per tornare in vantaggio con un penalty concesso dal direttore di gara. La mira è imprecisa e la sfera viene spedita oltre la traversa. Finisce così con un nuovo pari e con la squadra di casa che pensa all’occasione persa.
A fine gara questa la dichiarazione resa al sito face book della Campodorese dall’allenatore Belloni.
«Bisogna crescere e fare un bagno di umiltà – commenta a caldo mister Belloni – Dobbiamo renderci conto che non siamo più in Terza Categoria e che nulla ci è dovuto. Sarà un campionato tosto e di grande sofferenza e per questo è necessario cambiare passo e spirito. Oggi era una partita da vincere e abbiamo rischiato di perdere: bisogna scendere in campo con il sangue agli occhi ogni domenica».