Cronistoria di un successo
Lo scorso anno all’esordio in Eccellenza il Cartigliano aveva avuto una partenza abbastanza da brividi. Quest’anno mister Ferronato aveva voluto lavorare su questo e la squadra ha trovato quasi subito la migliore condizione: esordio nel veronese in trasferta a Santa Lucia e poi pareggio in casa con la Provese, da molti accreditata come una delle possibili outsider di questo campionato. Confermando il momento di grazia la squadra di Ferronato passa sul campo del Vigasio e balza in testa alla classifica. Nelle due gare successive però c’è un modesto appannamento: il pari casalingo con la Belfiorese, è seguito dalla prima sconfitta stagionale a Sona. Finalmente, però, la squadra si scuote in casa e vince due match consecutivi (con San Martino e Valgatara) inframezzati dal pareggio estrerno con il Pozzonovo.
A metà del girone d’andata il Cartigliano è primo in classifica in coabitazione con Villafranca, Provese e il sorprendente Team Santa Lucia. Arrivano poi due vittorie importanti (quelle con il Montecchio al Cosaro e quella casalinga con la Vigontina, seguita dalla sconfitta secca (3-0) sul campo del Cartigliano con la prima mini fuga del Villafranca che balza al comando con 3 punti di vantaggio. Il girone si chiude con la bella vittoria in casa del Villafranca ma anche con la sconfitta inopinata nel derby con la Marosticense.
A fine andata la squadra di Ferronato è seconda in classifica ma distanziata di ben 5 punti dalla capolista Villafranca, ed il vantaggio è stato limitato solo grazie al successo proprio sul campo dei veronesi. Il Cartigliano chiude a parità di punti con il Caldiero e con un punto di vantaggio sul Montecchio. Il girone di ritorno inizia con una vittoria con il Team Santa Lucia, con tre pareggi con Provese, Vigasio e Belfiorese. La distanza sulla capolista è aumentata a 6 punti e i bassanesi devono recuperare anche sul Caldiero, secondo e sul Montecchio Maggiore terzo.
E’ a questo punto che la squadra di Ferronato innesta il turbo vincendo con Sona, San Martino, Pozzonovo e Valgatara: il periodo aureo coincide con la crisi del Villafranca ed il Cartigliano si trova nuovamente proiettato in testa alla classifica. Il pareggio nel derby con il Montecchio è seguito da altre tre vittorie in trasferta con la Vigontina in casa con il Caldiero e sul lago con il Bardolino. Adesso i punti di vantaggio sul Villafranca sono 4 ed il vento è in poppa. Il pareggio con il Valdagno Vicenza rallenta solo di poco la marcia di Bortignon e c. perché arriva la vittoria convincente con il Villafranca che chiude definitivamente il discorso promozione. La festa è grande e la sconfitta con la Marosticense indolore. Il Cartigliano chiude con 6 punti di vantaggio, quattro sconfitte, compresa quella ininfluente dell’ultima giornata e soprattutto con un girone di ritorno da imbattuti e un recupero prodigioso sul Villafranca a cui la squadra di Ferronato ha dato nove punti al Villafranca e tanti anche alle altre inseguitrici. Una stagione veramente da incorniciare, insomma !
Presenze e reti: Bordignon 29, Xausa 29 (4), Frachesen 29 (7), Miotti 28 (2), Di Gennaro 28 (15), Murataj 28, Pellizzer 28 (3) , Lorenzin 27 (1), Faresin 27, Scalco 27 (1), Stocco 26 (1), Mattioli 24 (4), Moro 23, Barichello 17 (6), Parise E. 16, Zarpellon 15, Comarin 14 Farinon 6, Ziliotto 6, Borso 5, Fagan 5, Bizzotto S. 3, Basso 1. Sottolineati i giocatori ceduti a dicembre
L’intervista a mister Ferronato
Alessandro Ferronato è stato un buon centrocampista con un’ottima visione di gioco. Cresciuto nelle giovanili della Juventus ha esordito in B con la Lucchese e ha poi disputato molti campionati in C con Spal, Varese, Padova, Valenzana e in D a Belluno e Treviso. Nel 2011/12 gioca con il Real Vicenza in Eccellenza vincendo il campionato e l’anno successivo sempre con il Real Vicenza disputa la sua ultima stagione in D. Dopo aver attaccato le scarpe al chiodo nel 2014/15, ha iniziato a Cartigliano la sua carriera di allenatore, che gli ha già regalato due grandi soddisfazioni con la vittoria del 2016 nel campionato di Promozione e quest’anno con il passaggio in Serie D.
Mister c’è stato un momento in cui ha avuto netta la sensazione che il campionato si poteva vincere ?
“ I campionati, è ormai storia risaputa, si vincono a Marzo – Aprile ed in effetti noi nel periodo a cavallo di Pasqua abbiamo dato la spallata decisiva al torneo ed è stato allora che i ragazzi hanno cominciato a crederci veramente. E questo nonostante sia stato il periodo in cui abbiamo lamentato le più importanti assenze sopratutto fra i giovani. Nelle emergenze è emersa la forza del gruppo. E mentre noi ci esprimavamo al massimo la nostra principale avversaria, il Villafranca ha lamentato un evidente calo di rendimento del quale abbiamo saputo approfittare. Importante è stato mantenere sempre la giusta mentalità, perchè è assodato che si può rischiare di perdere anche con l’ultima in classifica se non parti dal presupposto che anche per loro quella è una gara importante e vitale. Non a caso con noi il Valdagno Vicenza ha fatto due punti e la Marosticense ha vinto entrambe le volte. C’erano sicuramente squadre con molto qualità penso al Caldiero e allo stesso Villafranca oltre al Montecchio che sicuramente ha espresso uno degli attacchi più forti del girone. Alla distanza sono tornate ad emergere squadre che all’andata erano partite con il freno a mano tirato come il Pozzonovo e la Provese. Ma alla fine siamo riusciti a prevalere “.
Arriva un campionato impegnativo come la serie D. Avete già iniziato a pensare a come attrezzarsi per questo torneo?
“Personalmente non ho esperienza come allenatore di una squadra di Serie D mentre come giocatore questa categoria la conosco bene, e ho anche vinto un campionato. Il nostro obiettivo sarà sopratutto quello di salvarsi, ma credo che si debba arrivare a questo mediante un rafforzamento dell’organico ma nel contempo anche il mantenimento di una parte del gruppo vincente. Per i motivi di lavoro, anche i miei personali, ritengo che si debba continuare ad allenarsi di sera senza stravolgere le abitudini. Sarà importante rinforzare il parco giovani (visto che 4 vanno in campo sarà importante averne almeno 8-10 di valore) e poi avere qualche giocatore con esperienza della categoria, in sostanza avere più di qualche elemento che la categoria la conosce già.
Questa che lo rivolgo ora è una domanda che potrebbe riguardare più la società che la sua persona, ma le novità che vengono da Bassano con il possibile passaggio di Rosso sulla sponda biancorossa potrebbe cambiare il ruolo del Cartigliano nel comprensorio?
“ E’ inevitabile che il Cartigliano possa rappresentare un punto di riferimento. Inevitabilmente con la Marosticense retrocessa in Promozione e con il Valbrenta che di fatto prende il suo posto in Eccellenza. Certo se Bassano dovesse andare a giocare a Vicenza, noi diventiamo la squadra più alta di categoria della zona. Ma forse è meglio affrontare questi ragionamenti con la società”.
Quali sono state le componenti che hanno permesso questa grande risultato?
“Al primo posto metto la società, un gruppo di persone che lavora bene e che ha in Torresin, il direttore sportivo, un punto di riferimento significativo ed importante; con lui ci siamo confrontati praticamente su tutto e lui è sempre stato disponibile al dialogo e alla collaborazione per fare il meglio per squadra. Se è stata necessario con la società abbiamo provveduto a correggere in corsa le manchevolezze. Poi sicuramente vengono i giocatori che sono sempre stati molti motivati e che si resi sempre disponibili anche al sacrificio ed infine un staff di primo ordine pronto ad assumersi le responsabilità e con cui si è instaurato un dialogo costante e produttivo. Otto occhi si sa, vedono meglio di due e così è stato; io mi reputo l’ultimo in questa scala di valori e non lo dico per falsa modestia.