Nulla di fatto in un confronto che non decolla. I nerostellati offrono solo un quarto d’ora di buon calcio a metà della prima frazione, nella ripresa non accade nulla fino al 90′ quando l’ex Ceci spreca un match point per i thienesi.
MALO-ROZZAMPIA 0-0
MALO: 1. Nicoli, 2. Sella, 3. De Zaiacomo (28′ st 14. Del Giudice), 4. Meneguzzo, 5. Bonato (C), 6. De Rossi, 7. Traorè (39′ st 15. Dal Pozzolo), 8. Lotto, 9. Rossi (25′ st 18. Fontana), 10. Savio, 11. Scolaro. (Non entrati 12. Pizzolato, 13. Grubetic, 16. Croce, 17. Vanzo). All. Brazzale.
ROZZAMPIA: 1. Eberle, 2. Santacatterina (37′ st 14. Mehmetaj), 3. Donkor, 4. Ceci, 5. Toldo (C), 6. Carillo, 7. Maddalena, 8. Pasquali, 9. Zavagnin (40′ st 13. Dall’Amico), 10. Ristic, 11. Krak. (Non entrati 12. Zordan, 15. Savegnago, 16. Faccin, 17. Dellal). All. Bozzetto.
Arbitro: Fioraso di Schio.
Note. Spettatori 120 circa; ammoniti De Rossi (M), Zavagnin, Ristic e Donkor (R).
MALO – La farina è di tipo 0-0 e nessuna delle due contendenti si guadagna la pagnotta piena. Di certo per il Rozzampia un punticino fragrante al Comunale di Malo faceva gola, ma lo spuntino rimane sul gozzo per la palla-gol sui titoli di coda che poteva valere la posta. Chi puntava a moltiplicare (per tre) pani e punti erano Bonato e compagni, che infornano sì alcune azioni da squadra ambiziosa – soprattutto nella parte centrale del primo tempo – ma che non risultano credibili in zona gol nell’arco dei 90 minuti, con una ripresa solo nera e per niente stellata. E il mezzo passo falso costa l’aggancio del Lakota in quinta (e ultima) piazza playoff, non vendica il 2-0 pro Rozzampia dell’andata e stoppa forse definitivamente la rimonta verso la vetta del girone F, sempre più affare a due tra la frazione maladense Molina e l’Astico Cogollo. Per Bozzetto e i suoi il punto caldo serve più per cementare la salvezza che per avvicinare le zone nobili. Capitani in campo i due n° 5 Bonato e Toldo, con il primo mvp silenzioso del match. Tra i maladensi spiccano i motorini De Zaiacomo e Scolaro molto attivi. Tra gli ospiti prova coriacea del collettivo, bravo Donkor in fase di contenimento.
Si parte sull’erba in perfette condizioni dello Stadio Comunale, con un Malo che promette battaglia dopo un poker di vittorie nell’ultima cinquina di partite (ko solo a Villaverla) e soprattutto un brillante 9-1-1 come score casalingo in questa stagione, a caccia dunque della decima vittoria da pubblico amico. Rozzampia a gambero invece nel mese di marzo, caratterizzato da due ko consecutivi. Prime battute senza emozioni , si fanno preferire leggermente gli ospiti in viola rispetto ai locali in bianco. Poca roba da segnalare però, fino al 20′, quando l’ex Ceci batte dall’estrema sinistra una punizione-cross liftata su cui capitan Toldo non arriva a scornare per un soffio. Per i ragazzotti di Brazzale solo un paio di tentativi da fuori fin qui (sinistro fuori target di Lotto al 24′), la vera risposta giunge sul doppio colpo dell’altro capitano in campo, Bonato, che su azione d’angolo prima colpisce di crapa e poi di piede sulla ribattuta della difesa, nuova respinta della muraglia prima del fallo di confusione decretato dal fischietto scledense (27′).
Il Malo comincia a spingere e valorizzare il proprio dna, sfruttando piedi buoni e velocità: al 30′ esatto Ceci scivola, ne approfitta Lotto da rapace poi ancor più abile a calamitare su di lui le attenzioni della difesa thienese e servire Scolaro che in corsa entra in area e tocca sotto sull’uscita bassa di Eberle che riesce a toccare impedendo il gol quasi scritto. Si tratta della chance più pura dei primi 45′, ma anche al 32′ un’azione insistita e pulita dei padroni di casa libera “Ibra” Traorè al tiro da fuori che, con effetto ad uscire, muore poco oltre il palo. Occhio che al 37′ il Rozzampia esce dal guscio, rimessa dall’out lunga verso l’area, la difesa di casa s’incarta facendo addirittura rimbalzar palla a terra, il più sveglio (o il meno addormentato nel frangente…) è Danieli che incrocia il tiro sul mucchio, sfera in corner (37′). Sul finire di tempo mezza occasione sul tiro da fuori e… fuori target di un buon De Zaiacomo, abile a convergere dalla fascia sinistra di “proprietà” nel primo tempo, poi al 44′ il Malo si mangia le unghie per la seconda volta: De Rossi arpiona in mediana, De Zaiacomo illumina per Savio che si accende e si presenta al limite dell’area, sposta palla liberandosi un varco sul destro scagliando la palla rasoterra verso la porta. Leggera deviazione e la palla gol frutta solo un corner sterile.
Primo tempo sullo 0-0, dunque, con due palle gol palesi a zero per i maladensi e un Rozzampia generoso a contenere e comunque pronto a pizzicare in avanti. Brazzale evidentemente striglia i suoi, che rientrano in campo con convinzione ma con la memoria corta: al 2′ bel diagonale di Rossi da destra che finisce fuori di poco, al 4′ palla invitante per Lotto che sparacchia alto da poco fuori il limiti, poi gli incitamenti dell’allenatore si perdono nel dimenticatoio e per una mezzora buona il Malo non combinerà più nulla di efficiente in avanti. Anzi, se non fosse per due interventi da gladiatore di capitan Bonato al 7′ e al 17′ (con ammonizione per lui) a fermare Zavagnin prima con le buone e poi con le cattive, bloccando la punta lanciata in contropiede, i nerostellati avrebbero correre guai peggiori.
Ripresa scarna di spunti di cronaca, serve la stanchezza per aprire qualche varco nella parte finale del match. C’è una punizione da distanza ragguardevole di Zavagnin che chiama Nicoli a togliere le ragnateline dai guantoni, impegnato poi solo in un’uscita coi pugni a sbrogliare un corner thienese. Al 38′ Savio si fa valere entrando in area sulla destra ma Donkor lo ferma sul più bello con un intervento vigoroso ma “onesto”, si cambia sponda al 43′ ma anche qui tutto nasce da uno svarione come nelle due chance pro Malo della prima parte, stavolta è Meneguzzo a peccare di confidenza col pallone, la cincischiata favorisce Ceci che ha tempo e libertà di calibrare il sinistro-beffa dai 15-16 metri, botta grintosa ma sopra il montante. Nel recupero angolo affollato in area Rozzampia, svetta imperioso lo stesso Meneguzzo che colpisce pulito ma anche qui la pelota sorvola la traversa. Nulla di fatto, rimane lo zero a zero.