Seconda Categoria

Le due leader maxime si fanno la… guerra fredda: armistizio senza spari tra BP ’93 e Dueville

Zero gol tra l’attacco più forte e la difesa meno battuta del torneo. Le due battistrada allungano la striscia positiva dopo una partita combattuta con un Dueville più reattivo sui blocchi di partenza e un Bp 93 che spreca il match point con l’uomo in più nella ripresa. Nel gelo di Bressanvido oltre 400 spettatori sugli spalti e arbitro “caloroso”. 

BP ’93-DUEVILLE 0-0

BP ’93: 1. Cappellari, 2. Pigato, 3. Cortellino, 4. Radossi, 5. Bagnara (C), 6. Vettorazzo, 7. El Asri, 8. Peruzzo, 9. Chemello, 10. Rigoni, 11. Celin (14′ st 16. Nico). (Non entrati 12. Costa, 13. Orso, 14. Golin, 15. Rizzi, 17. Cazzola, 18. Vendramin). All. Tamiozzo.

DUEVILLE: 1. Pavan, 2. Locritani, 3. Fiorentin (1′ st 14. Arboit), 4. Orsetti (C), 5. Pasquale, 6. Dalle Nogare, 7. Bigarella 10′ st 15. Costalunga), 8. Barbieri, 9. Graziani (45′ st 18. Celotto), 10. Hasani (40′ st 13. Crestani), 11. Ristic (16′ st 17. Mongelli). (Non entrati 12. Cubalchini, 16. Barausse). All. Covolo.

Arbitro: Missagia di Vicenza

Note. Spettatori almeno 400. Amm. Vettorazzo e Peruzzo (BP), Dalle Nogare (D). Espulso Dalle Nogare (D) al 5′ st per doppia ammonizione. Falli 18-27 (pt 11-10 st 7-17). Angoli 2-5 (pt 2-2).

Servizio e foto di Omar Dal Maso

BRESSANVIDO – Guerra fredda con cannonate a salve, nonostante i brividi alle estremità dei piedi e del big match. Vincono le 400 e passa infreddolite persone accorse sugli spalti di Bressanvido per l’attesissimo scontro al vertice tra BP ’93 e Dueville, pareggiano le due battistrada l’un contro l’altra armate. Con i neroverdi ospiti a triturarsi le unghie gelate per l’avvio di partita portentoso ma senza gol all’attivo, e i biancoblaugrana casalinghi a rivoltarsi il fegato per i 45′ (recupero compreso) con l’uomo in più dopo il brulè rosso anticipato a Dalle Nogare. Peccato per la partita eccessivamente spezzettata da falli, falletti ma mai fallacci, ottimamente diretta dal giovane arbitro nel primo round, calo glicemico e principio di stato confusionale nel secondo. Si sono anche ammirati tuffi carpiati in talune circostanze, a elogio della vocazione interdisciplinare di alcuni elastici calciatori.

 

La cronaca-lampo del big match è presto scritta: i duevillesi di Covolo brillano in avvio, sciupano 2-3 palle gol poi calano sensibilmente e l’alleanza Bressanvido/Poianella si mette sui binari e la gara va avanti in equilibrio e senza squilli fino al break. Nella ripresa subito in dieci i neroverdi, la tenuta mentale ne risente almeno quanto lo sforzo atletico extra così Bagnara e soci caricano le polveri che però rimangono… bagnate: mezze occasioni a iosa ma mirino appannato, fino al palo poco amico di Nico nel finale, per la verità su un tiro di taglio esterno più affettato di un salame.  Da dire che prima del rush conclusivo il clan “straniero” ha rischiato una paio di volte di sferrare il colpo gobbo (quasi autogol dei primi della classe) e sarebbe stata una beffa per un Dueville generoso, e probabilmente un gol ammazzacampionato del BP ’93 avrebbe premiato i locali oltre i propri meriti di giornata.

Le due super èquipe si presentano al crocevia forti una dell’attacco mitraglia (BP) e l’altra della difesa bunker del girone, e a fine gara i numeri rimarranno congelati. Niente neve sul campo di Bressanvido, pesantino sì, e ci mancherebbe, con qualche chiazza di sabbia a… insabbiare il bel gioco sulla fascia sotto le tribune. Uno sguardo alla panchine infreddolite: più abbinate e raffinate le coperte ospiti con disegno che richiama alla savana, saccheggiati i plaid delle nonne dei giocatori locali, in una girandola di colori. All’andata al Cogo di Dueville il BP la spuntò per due a zero, e sono due i punti a tenere a distanza leader e vice al 1′. Particolarità curiosa: l’unico fra i protagonisti in campo in maniche corte è il temerario arbitro del comitato berico.

Mister Covolo vuole vincerla, e lo dimostra con i fatti schierando in coppia i panzer Ristic e Graziani. Mossa che piace anche se non paga nella prima mezzora: al 5′ Bigarella dalla corsia destra cerca in mezzo proprio i due risolutori, la difesa di casa sbroglia in extremis, poi al 7′ la chance è più ghiotta sulla bella girata mancina di Ristic altrettanto ben parata a terra da Cappellari. Ancora Ristic, su spiovente di Hasani da palla ferma, prova la conclusione al volo al 10′ senza fortuna. Prima palla buona blaugrana al 13′, Celin stoppa un lancio lungo in area ma viene invitato ad accontentarsi di un corner dalla trincea neroverde. Cambio di sponda, stavolta il corner è pro Dueville e scende in area piccola dove Graziani e un difensore in contrasto deviano a due spanne dalla base del palo, gol sfiorato (16′). Al 20′ forse l’occasione più maiuscola per Orsetti e amici del pallone: Dalle Nogare serve di prima Hasani in profondità, assist al bacio trasformato in un tiro che incoccia su un uomo in prima battuta, ancora Hasani a calciare con più “luce” e sfera che sfreccia a pochi centimetri dal palo. Dall’altra parte di fa vedere l’altro numero 10, un Rigoni assai temuto e ben arginato, abile a sferrare un colpo mancino improvviso dal limite parato in angolo, sulla cui battuta poi Celin spara alle stelle dopo un rimpallo. Il BP ’93 con questa reazione del minuto 23′ ha svoltato, le due squadre di fatto ora si annullano e dopo una prima metà di frazione frizzante, piacevole e agonisticamente e tecnicamente valida entrambe le formazioni cadono nel vizietto del falletto sistematico e del contrasto troppo ardito, polverizzando la partita. Nulla più da segnalare in zona gol fino al brulè/thè/caffè di metà gara, se non un cartellino per parte (più per recidive di squadra che per peso specifico dei falli) per i due numeri 6.

Si riprende, la prima news è il rosso a Dalle Nogare che commette due falli ravvicinati e sul secondo il direttore di gara non transige: fuori il metronomo ospite e il colpo basso mette uno zaino di sassi sulle schiene neroverdi, che pagano l’ingenuità di ben sei falli commessi nei primi 5′ di gioco della ripresa. Capitan Bagnara prova ad approfittarne subito, fiacchetto il suo tiro da fuori addolcito da Pavan in due tempi (6′). Proverà il bis al 9′ su punizione indiretta, la conclusione va alla Gialappa’s, non ce ne voglia il carismatico difensore di casa. Al 12′ finalmente si fa largo Chemello, che prova un tiro liftato sopra il target, poi sull’ennesima punizione si sceglie il piede morbido di Rigoni ma anche qui e polveri sono bagnate. Ci prova anche Peruzzo, ma anche l’ex Mussolente non trova il colpo giusto: c’è la mira apprezzabile ma Pavan in tuffo basso ci arriva e sventa.

Dueville non pervenuto in avanti per tutta la ripresa fin qui, nonostante il gran sbattersi di Hasani che almeno si guadagna un paio di corner senza esiti golosi. Ma al 33′ ancora capitan Bagnara agli onori della cronaca, rischiando l’autogol aereo per anticipare un ariete avversario, bacio alla crapa del suo fide portiere Cappellari che ha il riflesso di alzare la sfera sopra il montante evitando il harakiri. Sono i minuti di gloria del Dueville, che probabilmente si spiegano con l’unico cambio operato dal mister di casa Tamiozzo, a compensare l’uomo in meno ospite: anche Arboit aggancia e converge in area e avrebbe sul destro la palla del patibolo, dribblig ok a liberare il destro fuori misura (37′). Siamo già allo sprint finale, il BP alle soglie del 40′ si crea due match point: Nico si trova palla sui piedi dai 16 metri e spiccioli e spara un esterno d’estro truffaldino, una sorta di tiro anomalo che il portiere non può che guardare in panico completo e sospirare di sollievo quando la tonda sbatte sul palo più lontano. C’è il secondo, che stavolta capita a Rigoni bravo a fare irruzione in area ospite e calciare in corsa sorvolando davvero di poco la traversa. La bava alla bocca dei locali si ghiaccia, la barriera neroverde tiene (vedi foto sottostante) e al 50′ scoccato si può dire basta così, con resa dei conti rimandata in differita contro le altre “mine” sul cammino delle due migliori formazioni del girone destinate a battagliare – a distanza – ancora a lungo.

 

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Omar Dal Maso