TRASFERTA DI TERAMO IN BILICO
GIOVEDI LA DECISIONE DEL GIUDICE
GIA’ SCATTATA A PADOVA LA PRIMA RINUNCIA
UN OCCHIO ALLA CLASSIFICA
IN MOLTI AL LAVORO
E IL 27 APPUNTAMENTO AL MENTI !
Di Federico Formisano
Sarà una settimana di tribolazioni sicure.
E bisognerà vedere se sarà possibile effettuare la trasferta di Teramo di Sabato quando il campionato di C riprende. Oggi la squadra riprende gli allenamenti in quel di Isola, River permettendo, ma gli ostacoli sono di altra natura. Il giudice deciderà sul fallimento solo giovedì: i tempi sono stati accelerati al massimo ma prima non è stato proprio possibile. Se giovedì il Giudice dovesse incaricare il curatore fallimentare anche dell’esercizio provvisorio questi avrà a disposizione poche ore (prima della trasferta) per trovare l’imprenditore o gli imprenditori pronti a scucire circa 2 milioni di euro per portare alla fine questo tribolato campionato. Il curatore fallimentare è tenuto infatti a non aggravare nemmeno di un centesimo lo stato passivo, e quindi non potrebbe acconsentire, sua sponte, la trasferta a Teramo.
E daltronde è evidente che ben difficilmente i giocatori potranno partire per Teramo senza inequivocabili garanzie e quindi la nuova proprietà dovrà essere operativa da subito. Inoltre i nuovi gestori dell’esercizio provvisorio vorranno avere garanzie dal curatore fallimentare di essere proprio loro a subentrare una volta conclusa questa fase. Altrimenti rischierebbero di buttare soldi inutilmente.
Su tutto questo si innesta sempre la possibilità che l’Innominato e chi gli sta dietro possa presentarsi dal Giudice, prima di giovedì con quei famosi assegni visti e non visti e che possa saldare almeno le principali situazioni di sofferenza (stipendi dei giocatori, utenze, affitti, eccetera) Noi riteniamo che questa sia una strada fantasiosa e tutta in salita. Il ritiro del fallimento lascerebbe inalterato il monte dei debiti della società passata negli ultimi anni di mano più volte e oltretutto squadra, tifoseria, ambiente, media sono dichiaratamente ostili a qualunque operazione che puzzi anche lontanamente da restaurazione del vecchio. La corda si è rotta da tempo e a questo punto agli uomini del passato non resta che leccarsi le ferite (ovvero pagare quanto devono ancora pagare, leggi fideiussioni) e togliere il disturbo.
Attenzione però che anche la strada dell’esercizio provvisorio parte in salita. Sembra che la Federazione abbia fatto presente che la mancata partecipazione alla gara di Padova possa essere già imputata come la prima rinuncia. Non andare a Teramo rappresenterebbe il secondo campanello d’allarme e comporterebbe oltre alla sconfitta la penalizzazione di un punto in classifica.
Il Vicenza (ovvero la nuova proprietà o meglio i gestori dell’esercizio provvisorio) per salvare la categoria devono evitare di scivolare troppo in basso in classifica. I biancorossi oggi hanno 21 punti ma la penalizzazione di 4 punti per il mancato pagamento degli stipendi di dicembre è scontata e si scende a 17. Non giocando a Teramo si va a 16. E il Fano di punti ne ha 14. Per rimanere in linea di galleggiamento sarebbe necessario almeno assicurarsi lo spareggio. E’ vero che ci sono ancora 16 partite da disputare e che se dovessero rimanere Comi e c. la salvezza potrebbe essere conquistata sul campo. Ma le incognite sono tante. Andare in ogni caso a Teramo a questo punto diventerebbe importante per evitare la seconda rinuncia e per evitare la penalizzazione.
Noi continuiamo ad essere fiduciosi: sappiamo che si sta lavorando per questo e che il Sindaco Variati si sta muovendo con tutta l’autorevolezza che gli viene dal fatto di essere presidente della Provincia e Sindaco e di avere rapporti consolidati con tutti gli interlocutori importanti in questa fase (Tribunale, mondo delle imprese, media, ecc.)
E altri si stanno muovendo a 360° per evitare la fine ingloriosa del Vicenza Calcio.
Gli altri appuntamenti della settimana da non dimenticare: stasera a TVA rigorosamente Calcio con Variati e Ancetti. Venerdì sera all’Astra club biancorossi e gruppi della Sud incontrano amministratori per esprimere chiaramente il loro pensiero e la loro opinione. E sopratutto partendo dallo slogan “Fuori i mercanti dal Menti” Sabato la gara di Teramo.
Sullo sfondo l’obiettivo di arrivare il 27 ad un grande evento: il ritorno in campo di questa squadra di fronte ad un grande pubblico (tutti anche coloro i quali da anni non vengono più allo Stadio dovrebbero tornare ad affacciarsi sulle gradinate del Menti) per il derby con il Padova e per l’inizio di un nuovo corso.