Il braccio di ferro fra tifosi e società è stato vinto dai tifosi: oltre mille di loro si sono radunati stamattina allo Stadio Menti organizzati con tavoli di fortuna, panini con la soppressa e bevande per impedire al pulman che l’Innominato voleva inviare a Padova con la formazione Berretti di varcare i cancelli dello Stadio.
La motivazione della tifoseria era nota: si voleva in questo modo impedire la gara di Padova dimostrando l’assoluta discontinuità con una società considerata inaffidabile e non in grado di garantire l’uscita dall’attuale situazione. Evidentemente i tifosi reputano, a ragione secondo noi, che in questo momento il fallimento sia l’unica possibilità per ripartire su nuove basi, sempre che il Giudice voglia concedere l’esercizio provvisorio.
La manifestazione spontanea dei tifosi di stamattina che hanno impedito alla Berretti di andare a Padova
Pubblicato da Calcio Vicentino su Sabato 13 gennaio 2018
La società invece intendeva andare a Padova con la Berretti, probabilmente per dimostrare al Giudice che deve decidere sulla richiesta di fallimento di governare la situazione e di essere in grado di garantire il regolare svolgimento dell’attività sportiva : per tale motivo a disposizione di mister Zanini erano stati convocati i componenti della Berretti: Bryan Costa, Nadir Dalla Valle, Mattia Michelon, Alessio Forestan, Leonardo Lovato, Alessandro Sacchetto, Daniele Addolori, Edoardo Ruviero, Nicola Zuddas, Riccardo Forte, Mattia Tardivo, Marco Zanotto, Gianmarco Meneghetti, Francesco Mosele, Giovanni Mazzaretto, Emmanuel Yeboah, Nicolò Amici, Lorenzo Lucca, David Memen Okoli, Nicolò De Tomasi, Isaac Sbrissa, Alberto Paiolo.
L’intervento della Questura (era presente in prima persona il Questore di Vicenza, Petronzi) ha alla fine sconsigliato il braccio di ferro anche se sembra che l’innominato avesse imposto ai dirigenti (il team manager Ometto, il dirigente Sammarco, il medico Ragazzi e per lo staff Zanini e Sterchele) di far uscire la squadra da altra uscita accompagnando a Padova i giocatori con le auto personali. Alle dodici e trenta circa, quando ipotizzare la partenza poteva sembrare improbabile ed inutile, sono usciti dallo Stadio Zanini, Sterchele e Ometto che hanno comunicato alla tifoseria che era stata presa la decisione di rinunciare alla trasferta. I tecnici hanno solidarizzato con i tifosi invitandoli a pranzare con loro: e Zanini e Sterchele hanno accettato.
Ancora una volta dalla tifoseria sono partiti i cori di sostegno alla squadra e le urla di dileggio nei confronti dell’innominato (nemmeno per attribuirgli le infamanti offese dei tifosi vogliamo regalargli una citazione su questo sito) e dei soci di Vi Fin con Franchetto e Polato tra i più omaggiati dagli epiteti irriferibili scanditi dagli Ultras.
Noi comunque, pur in questa situazione parossistica ed incredibile, riteniamo che ci siano già i presupposti per imbastire un possibile futuro al Vicenza Calcio ma di questo vi parleremo quando avremo elementi concreti o meglio quando potremo riferire gli elementi raccolti per non andare contro un patto di riservatezza che ci siamo imposti.
A dimostrazione di quanto lontana sia questa parvenza di società dalla città, dalla squadra e dalla tifoseria, ecco il Comunicato emesso: A fronte della presenza di donne e bambini le forze dell’ordine fanno sapere di non aver abbastanza personale che possa garantire la possibilità d’uscita del pullman e che non sarà fattibile la sua partenza. A fronte della circostanza creatasi la partita dovrà intendersi a tutti gli effetti annullata. Ci riserveremo di quantificare i danni e di individuare i responsabili dello stesso. La società Vicenza Calcio si ritiene rammaricata del comportamento non giustificato da parte dei tifosi in quanto coloro che erano stati scelti per disputare la partita in evento sono comunque tesserati della società.
Questo infine il Comunicato della Tifoseria Biancorossa (Club biancorossi, Gruppi della Curva Sud) : “A seguito del tracollo che sta investendo il Vicenza e che ogni giorno si colora con nuove umilianti decisioni, le quali non fanno altro che peggiorare la situazione superando di gran lunga il ridicolo, comunichiamo con unione di intenti che nessun gruppo organizzato di nessun settore ha intenzione di recarsi a Padova. Non solo, ma ci impegniamo con ogni nostra forza a far sì che a Padova non ci arrivi nessuno, che si voglia mandare a giocare la Beretti, i fotografi, i raccattapalle o le avvenenti segretarie di Sanfilippo. Ci dispiace per i ragazzi del settore giovanile che non hanno nessuna colpa, ma questo accanimento terapeutico verso il Lane è un’agonia che non merita nessuno. Se i soci di Vi.Fin. non sono in grado nemmeno di fallire, che scendano in campo loro. D’ora in avanti l’unione di intenti sarà la nostra forza portante e mettervi i bastoni fra le ruote il nostro unico scopo.
Buon fine settimana”.