Si riparte anche in serie B con due terzi del plotone in trasferta e anzi tutte e tre: solo una manciata di km in più per il Città di Thiene che si sposta a Zanè per ospitare la regina Petrarca Padova. Vicenza dal Vicinalis, Cornedo a Mestre.
Un en plein non c’è mai stato in questa stagione. Sarebbe da marziani – c’è un Petrarca di mezzo… – pretenderlo ora alla ripresa dei giochi in serie B, ma mai dire mais in tempi di (relativa) carestia. Le tre vicentine navigano nella colonna di destra a metà dell’opera e guai a spellarsi le mani di applausi perchè obiettivamente il bicchiere risulta mezzo vuoto per i piccoli fans del futsal calciovicentino. A ponderare i mezzi giudizi di mezza stagione la condivisione dell’obbiettivo salvezza per tutti e tre i club, due habituèe (Vicenza C5 e Futsal Cornedo) e il neopromosso e neodenominato Città di Thiene. Vero è che in questa annata bislacca per retrocedere non basta nemmeno arrivare ultimi nel girone B di serie B, insomma bisogna davvero impegnarsi, ma la rivalità in un raggruppamento infarcito di venete (tre quarti della torta, 9 su 12) basta e avanza per rendere avvincenti i confronti del sabato pomeriggio. Se il Petrarca viaggia al galoppo verso la serie A2 in fuoriserie, nonostante il peccato mortale dei due punti persi per strada col Villorba.
Vedremo se la cantilena dei derby veneti con gli acuti dei derby vicentini saprà emozionare nonostante un Olympia Rovereto con un piede e mezzo già nell’unica fossetta playout e un Petrarca con già con il treppiedi pronto per la foto-promozione. In pratica, per i capaci di intendere e volere della vita reale, ci si giocano i playoff con cancelli aperti per tutte o quasi tolti gli estremi. Ingrandendo la lente sulle vicentine lento gradimento in questa metà di stagione. Se il Cornedo sembrava ben lanciato dopo aver puntellato un blocco squadra visto e piaciuto nella scorsa stagione da giovane rampante, destinato a fare da capofila delle vicentine cadette ora va tutto rivisto. Bluamaranto di Albertini in flessione in vista del giro di boa, Città di Thiene di Gulizia al contrario in ascesa dopo un avvio d’annata con qualche imbarazzo di troppo, incognita Vicenza C5 che dopo lo spazzaneve fuori stagione in estate si è ritrovato con rosa e mister rivoluzionati, partendo più che bene (ok con il Vicinalis e pari nel derby con Thiene) e poi ruzzolando di parquet in parquet fino alla preziosa tenzone con la cenerentola sgambettata con un 2-1 chirurgico. Un importante mercato prenatalizio ha regalato al debuttante Trentin un paio di puntelli di categoria come Del Gaudio e Franceschini, per una rosa che ora può dignitosamente dire la sua in questo torneo nonostante un gap da ricucire sulle altre.
Si vedrà alla fine chi potrà “ce l’ha più grosso”, il pulsante s’intende, parafrasando questioni di portata planetaria, senza necessità di bombe atomiche, ci accontentiamo di quelle di mercato o da fuori area nel sette.
Il trio CTV (in rigoroso ordine di classifica o anche alfabetico se preferite) ha totalizzato in terzetto 34 punti finora, tre in più del solo Petrarca Padova. In un girone a dodici squadre la griglia le vede sostare al 8°, 10° e 11° posto, che per chi la vede al rovescio significa penultimo, terzultimo e quintultimo. Non un’eccellenza, insomma, ma ricollegandosi alle mire poco espansionistiche delle rispettive società e alla considerazione inoppugnabile che bluamaranto, rossoneri e biancorossi attingano a balde forze giovani e fresche in prima squadra, non va poi così malaccio, a patto di migliore nel lato B del torneo che piace tanti ai presidenti. Una vicentina ai playoff, che sia chi sia, la pretendiamo per aggiungere un po’ di pepe alla stagione cadetta. Nel trio segna abbondantemente di più il Cornedo, secondo attacco del torneo alle spalle solo di quello stellare del Petrarca, con 54 reti (in pratica una cinquina a partita). Meno lusinghiero il secondo posto stavolta in termini di peggiori difese, con un calvario di 58 gol subiti duro da ingurgitare. Chi sta peggio in avanti è il Vicenza C5, spelacchiato in avanti con sole 24 realizzazioni fin qui (meglio ha fatto perfino l’Olympia, 29 reti), ma la difesa non è un colabrodo contando 51 imprecazioni, la nona fra le migliori, quarta tra le meno affidabili. Dalle parti di Thiene, dopo un avvio col saldo in rosso intenso, si è riusciti a risalire gradualmente, migliorando sensibilmente in fase offensiva (36 reti, noni) mentre nel trio la difesa (47 gol incassati) risulta la meno perforata.