TEZZE: Priante, Fongaro, Povolo ( dal 86’ Carlotto), Scavazza, Lucarda, Ramina (dal 80’ Frigo), Vallarsa, Roverato, Fedele, Pieropan, Bajramaj. All. ?
MONTEVIALE: Cattani, Perucca, Radosavljevic, Zausa, Cantarello, Tadiotto, Menegon, Penzo, Belloni (dal 85’ Porcellato), Erba (dal 73’ Maiova), Carmucci. All. Lazzaron
Arbitro: Kristian Bellò di Castelfranco.
Reti: al 74’ Zausa (M) al 92’ Fedele (T).
Ammoniti: Roverato, Pieropan, Bajramaj (T), Menegon,
Servizio e foto di Antonio Martinello
Partita combattuta, come previsto alla vigilia, giocata bene dalle due squadre che hanno cercato di superarsi e come spesso avviene in questi frangenti ne scaturisce un risultato di parità, che se da parte casalinga è stato salutato con entusiasmo, da parte ospite ha piuttosto un sapore amaro.
La partita è stata una gara dai due volti, un primo tempo molto tattico con alcune azioni degne di nota da ambo le parti ma fondamentalmente l’equilibrio che regnava in campo era senz’antro dettato dalla paura delle due squadre di scoprirsi e lasciare il pallino del gioco agli avversari, perciò pressing alto, giocate molte volte in orizzontale per cercare di stanare gli avversari. E’ nella ripresa che la gara ha dato spettacolo, infatti al di là delle reti c’è stato un palo al 3’ minuto colpito dal Tezze, una rete annullata al Monteviale che è apparsa irregolare ad una sola persona presente al “Piacentini”, peccato che questo fosse l’arbitro, un altro paio di occasioni per parte molto ghiotte.
All’inizio il Tezze si schiera con un 4-3-3 mentre il Monteviale oppone un 4-4-2, e appunto come già descritto, le due squadre iniziano timorose l’una dell’altra, devono passare alcuni minuti prima che gli attaccanti comincino a puntare la porta, le prime occasioni sono per i padroni di casa che da un paio di calci d’angolo su colpo di testa indirizzano verso la porta difesa da Cattani ma la palla è sempre fuori dallo specchio. Anche il Monte nella seconda parte del primo tempo comincia a punzecchiare la porta di Priante, al quale riesce in una deviazione importante su incursione di Belloni sulla fascia sinistra dell’attacco.
Nella seconda parte della gara, il Tezze comincia in avanti e un tiro dai 20 metri del numero 2 Fongaro scheggia il palo alla destra di Cattani, immobile nell’occasione. A questo punto la dinamicità di Menegon e Penzo a centro campo cominciano a farsi sentire, e probabilmente anche un calo atletico degli avversari, permette a Belloni, Carmucci e Erba di impensierire la retroguardia di casa che al 15’ con una azione di Belloni ancora sulla sinistra dell’attacco guadagna la linea di fondo e serve palla al centro all’interno dell’area di porta dove arriva come un falco Carmucci che beffa Priante e mette in rete. Esultanza per i ragazzi giallo/rossi subito ghiacciata dal fischio dell’arbitro che assegna un calcio di punizione a favore dei locali per posizione di fuori gioco. Alle conseguenti proteste ne fa le spese l’allenatore Lazzaron che su invito del sig. Bellò guadagna in anticipo gli spogliatoi. La formazione giallo/rossa mantiene il controllo del centrocampo e dopo alcune buone giocate al 74’ Carmucci batte un calcio di punizione dalla tre quarti, la difesa del Tezze rimane immobile, Zausa che come sempre in questi casi lascia il proprio ruolo per portarsi a sfruttare il suo colpo di testa, aggira la difesa e si trova la palla sul piede destro, tocco sottomisura e palla alle spalle di Priante. Naturalmente grande festa tra le file degli ospiti.
Il tecnico Castaman, oggi in castigo perché squalificato, cambia un paio di pedine nel tentativo di raddrizzare la gara.
Nel frattempo in azione di contropiede il nuovo entrato Maiova all’87’ spreca l’occasione del raddoppio, e questo errore sarà veramente pesante perché in pieno recupero al 92’ dopo un’azione concitata a centrocampo dove Penzo ha riportato la sospetta frattura del setto nasale e conseguente ricorso al pronto soccorso, Fedele si allarga sulla sinistra e dal vertice dell’area lascia partire un tiro a incrociare che non lascia scampo al portiere Cattani.
Nemmeno il tempo di ripartire che l’arbitro Bellò, sicuramente non in giornata di grazia, con parecchie sbavature nella sua direzione, non all’altezza di tenere in mano una gara così importante, fischia la fine della partita.