Vittoria in rimonta nel big match fra le capoliste di serie A2: il CC di Ferraro ribalta lo 0-3 e sigilla un 7-4 finale che lo lancia in vetta in solitaria dopo sei giornate e un poker di vittorie.
Douglas al tris che lo conferma bomber di A2 con 12 reti ora. Oltre 400 spettatori a Chiuppano con i ragazzi dei vivai di Altovicentino e Sarcedo a incorniciare la gran giornata di futsal.
CARRE’ CHIUPPANO-OLIMPUS ROMA 7-4 (pt 0-3)
CARRE’ CHIUPPANO: Tatonetti, Zannoni, Zanella, Douglas, Resner; Rossi, Buonanno, Mielo, Restaino (n.e. Josic, Masi e Fritsch). All. Ferraro.
OLIMPUS ROMA: Pozzo, Renan, Galvan, L. Pizzoli, Di Eugenio; A. Pizzoli, Luciano, Kamel (n.e. Tartabini, Luzzi e Achilli). All. Caropreso.
RETI: nel primo tempo 2’36’’ e 6’21’’ Di Eugenio (OR), 5’56’’ L. Pizzoli (OR); nel secondo tempo 3’02’’ Zannoni (CC); 3’22’’ Zanella su rigore (CC), 6’42’’ Douglas (CC), 7’00’’ Rossi (CC), 9’06’’ Di Eugenio (OR), 13’24’’ Zanella (CC), 17’01’’ e 17’58’’ Douglas (CC).
NOTE STATISTICHE. Spettatori 400 circa di cui una trentina di bambini delle scuole calcio di Altovicentino e Sarcedo, in pista nell’intervallo e a fine gara. Ammoniti L. Pizzoli, Galvan e Di Eugenio (OR). Espulso Renan al 3’22’’ st per fallo di mano su chiara occasione da rete. Corner pt 8-3 e st 5-6. Parate incisive pt 3-11 e st 5-6. Pali 3-1. Tiri liberi nessuno. Falli pt 3-3 e st 5-5.
Arbitri Sorci di Pesaro e Casadei di Cesena.
Servizio di ODM, immagini di ABV
Il CC batte perfino gli “dei” dell’Olimpus. E se non si parla di mitologica impresa poco ci manca, visto il triplice sgambetto rifilato dal team di Roma ai biancoblu in appena 7’, uno 0-3 che rimarrà fino al break e che sarà restituito (con gli interessi) negli altrettanti sette minuti iniziali della ripresa. Ribaltone servito fino al 4-3 stavolta a favore, d’orgoglio i romani riacciuffano il pari salvo poi stramazzare al suolo nell’ultimo quarto del match in cui Douglas “schiena” l’avversario fino al countdown finale. Nella “mescola” del confronto fra le capolista virtuali del girone A di A2, pesa come un macigno il rosso – sacrosanto per i più, di sicuro per 398 delle 400 anime presenti in tribuna a Chiuppano – sventolato a Renan, l’asso d’ordine brasileiro dell’Olimpus che in colpo solo regala un rigore e la propria uscita di scena al CC. Qualcuno potrebbe dire: chissà come sarebbe finita con lui in campo fino alla fine tra gli ospiti… Ma dalla tribuna alza la mano un certo Pedrinho come per dire: e se ci fossi stato anche io e dall’inizio?
Battute a parte, solo “cose belle” per il team di Futsalvicentino per i suoi speciali. Scelto e azzeccato un incontro da pathos, l’emozione della rimonta per i colori altovicentini e una serie di spunti pregevoli da annotare: dal gol di tacco da visibilio di Douglas (il 6-4 che ha ammazzato il match), all’esultanza che ha sfigurato il volto di Zannoni, al primo centro di stagione in A2 di Rossi senza sportivamente dimenticare la prova da lode di un gruppo di ragazzini romani o poco più, sorretti in campo da soli due – ventenni pure loro – stranieri… in rima, Renan e Galvan, brasiliano e spagnolo, e da un portiere davvero bravo, il friulano di nascita Pozzo.
A cadere nel… pozzo, oppure sbattere sul palo, tutti i tentativi dei bombardieri del CC almeno nel primo tempo. Per l’Olimpus tre gol limpidi, tutti frutto di una latitanza preoccupante di attenzione dei vicentini, per il Carrè Chiuppano tre legni e tanti rosari nei primi 20’ effettivi. Primi minuti in cui furoreggiano i gemelli Pizzoli (in orbita azzurra i due gioielli) e soprattutto un Di Eugenio genio di cognome e di fatto. Al primo corner il n° 10 è inspiegabilmente libero di calciare un tiretto mancino incrociato che sorprende Tatonetti al 4’, poco dopo la prima chance della partita, appunto partita dal piede destro di Resner che in diagonale becca la base del palo. E uno (palo), ma… e uno gol per i romani, che raddoppiano dopo le occasioni capitate a Zanella (botta forte ma centrale) e Rossi (doppia chance su diagonale respinto e tap-in sfiorato). Il 2-0 nasce da un pasticcio cotto a puntino da Zanella, palla malamente persa sul pressing di L. Pizzoli che poi impallina Tatonetti sottomisura. Suona la carica Restaino ma la sua zampata viene sporcata e sbatte sul palo, e due, mentre l’Olimpus fa… e tre: anche sull’out battuto da sinistra il quintetto di casa gioca alle belle statuine, Di Eugenio ringrazia e spara un tiro secco sul primo palo vincente. Il merito del quintetto di casa è sicuramente quello di reagire, anche se manca un pizzico di lucidità oltre che di fortuna: tanti i “tiri” verticali su cui Pozzo si esibisce volteggiando di qua e di là nel 3×2 da difendere. Si annotano i tentativi di Douglas ben servito da un ottimo Mielo con tocco fuori, una sventola fuori di Resner e un’altra di un appannato Douglas che cresce col passare dei minuti, paratona di Pozzo a toglierla dal sette al 15’.
Subito dopo altro bel numero di Mielo che seve un Zanella “in colpa”, stoppato in corner. Invalicabile il portiere ospite, ci provano ancora Douglas, Restaino (gran parata qui) e quando non ci arriva il buon Pozzo ci pensa il terzo palo a dire di no ad un Douglas che schiuma rabbia. Assolutamente da citare le tre sortite offensive romane che rischiavano di compromettere del tutto il match per i bianco blu: all’11’ genialata di L. Pizzoli che con una finta in corsa disorienta due uomini ma calcia su Tatonetti “a muro”, al 15’ un palo esterno su un tiro peraltro innocuo, troppo defilato, risposta del n°1 del CC anche al 16’ a stoppare un contropiede ancora del gemello Pizzoli più pimpante.
Tre gol incassati, almeno trecento uomini di fede CC incazzati. Meglio cambiare marcia in fretta. Leva del cambio sui piedi di Zannoni, che ci prova subito al 2’ con tiro poco brillante che gonfia solo la retina da pesca alle spalle della rete da scuotere, azione che si prende applausi ma non vagiti di gioia quella imbastita dallo stesso padovano di Tombolo con il giovanotto nostrano Rossi, velo del “bocia” sul passaggio primario e scatto, Zannoni vede e provvede a servirgli palla ma Pozzo è ancora tempista a chiuderlo. Tocca proprio a “Zanna” sferrare la prima (tardiva ma non troppo) artigliata ai laziali: minuto tre, palla furba dall’out servita da Douglas e “pallata” bassa d’interno a togliere le cimici a spasso nell’angolino alla sinistra del portiere. E’ il gol che accende il CC. Passano venti secondi, dopo un rimpallo ok Zanella spara in porta per tre quarti spalancata ma Renan in acrobazia si immola per respingere. Salvataggio clamoroso ma c’è lo zampino, in senso letterale, di un braccio galeotto. Rigore ed espulsione con lo stesso Zanella a spiazzare Pozzo.
Olimpus disorientato tanto quanto il CC nella prima frazione, spinta forte con Douglas a firmare il pari su tiro incrociato e forse deviato da destra, poco importa, 3-3 al 7’. Anzi 4-3 al 7’ preciso preciso, perché Mielo – gran prova di ordine e qualità per “la chioccia” negli spezzoni giocati – con una grande giocata salta il marcatore, calamita su di sé il portiere e regala un assist d’oro a Rossi sapientemente appostatosi in zona secondo palo. Zanella subito dopo sfiora la cinquina ma si scuotono di dosso lo shock i romani: Di Eugenio torna protagonista, botta out prima e botta in dopo per il 4-4 in diagonale al 10’, dopo una chance anche per il solito Pizzoli murato da un Tatonetti più reattivo e solido nella ripresa. Ancora pericoloso dopo una galoppata sulla sinistra e bordata che s’incastra sulla rete esterna, poi altro episodio da futsal Var, ma qui al massimo ci sono i telefonini: Di Eugenio davanti la sua porta calcia alto per liberare, sfera sul corpo di Zanella poi più lesto a ribadire la sfera in rete da due passi. Per gli dei dell’Olimpus c’è la manita di mezzo, per i direttori di gara no, 5-4 convalidato, furia di Zeus ospite, euforia dei padroni di casa che palesemente possiedono più benzina nel serbatoio rispetto alla comitiva laziale, con poche frecce nel suo arco e pure stanche dopo una prova che rimane maiuscola. Bel riflesso di Tatonetti sulla spizzata di testa dell’altro gemello al 14’, Pozzo nega a Douglas la sestina e poi il capocannoniere di A2 si vendica con un eurogol: schiena alla porta, palla ricevuta in giocata da pivot con il surplus di un colpo di tacco furbo, inaspettato e preciso per il colpo in buca fra le gambe del difensore e 6-4 approvato da applausi ad alto decibel. Nel finale l’Olimpus ci prova con il quinto di movimento, perde uno dei ragazzotti terribili per infortunio e non ne ha proprio più, con Douglas a siglare il nuovo settebello che fotocopia la prova della scorsa settimana a Orte (porta centrata nonostante l’abbattimento patito da un avversario al 18’).
Carrè Chiuppano in cima alla fila, una macchina da gol che avanza di conferma in conferma.