Promozione

E’… Promozione per lo Schio nel derby delle terze

Carlotto decide il match con i giallorossi ad allungare la striscia utile e lanciarsi all’inseguimento di Valbrenta (sconfitto e sorpassato) e Mestrino nuova leader.
Per il Rosà secondo ko in due domeniche da scontri diretti con le big del girone B.

SCHIO-ROSA’ 1-0 (pt 1-0)

SCHIO: 1. Vicentini, 2. De Rugna, 3. Palmadessa (al 41’ st 18. Benvegnù), 4. Simonato ©, 5. Bonaguro, 6. Dal Santo, 7. Dalla Riva (al 36’ st 15. Eberle), 8. Contro, 9. Battistella, 10. Piovan, 11. Carlotto (al 36’ st 16. Bianco). All. Bernardi.

ROSA’: 1. Mason, 2. Favero, 3. Bizzotto, 4. Sgarbossa (dal 5’ st 16. Moretto), 5. Gemo, 6. Bizzotto, 7. Guarise (al 20’ st Giacobbo), 8. De Rossi (al 18’ st 17. Sandri), 9. Lazzarotto (al 9’ st 18. Bertolin), 10. Cortese, 11. Gallina ©. All. Destro.

Arbitro: Tiso di Vicenza (assistenti Vettori di Treviso e Bovo di Este).

Reti: nel primo tempo 36’ Carlotto (S).

Note statistiche. Terreno di gioco in ottime condizioni. Spettatori 200 circa. Amm. Dalla Riva (S), Bizzotto (R). Angoli 5-5 (pt 4-4). Recupero 1’ e 5’.

 

MAGRE’ DI SCHIO

Servizio di Omar Dal Maso

 

Sfida tra terze con in palio il podio, nella domenica numero (Carl)otto di Promozione. Schio che non intende… andare in bianco ma indossa il completo candido con logo giallorosso, Rosà in yellow “canarin” e pantaloncini neri. Uomini di Bernardi reduci dallo scoppiettante 3-3 alla prova del Nove domenica scorsa, i rosatesi ospiti si presentano al De Rigo forti sì dell’imbattibilità in trasferta finora, ma anche indeboliti dalla scoppola (0-3) patita per mano della regina Football Valbrenta. Simonato e compagni insomma, dopo l’aggancio al Rosà puntano al sorpasso, Gallina e i suoi compari invece si lanciano alla caccia del riscatto e della conferma del formato vincente da export garantito. Queste le premesse dopo sette turni di campionato, per le promesse a mantenerle sarà Carlotto prima della metà del guado con un timbro del suo repertorio, matchwinner della domenica.

 

Primo round con primo quarto d’ora ad agonismo discreto ma spazi chiusi anzi… issimi, con il Rosà che esce dal guscio intorno al 12’ collezionando un tris di corner da magone per la difesa giallorossa (oggi in total white). Di tre chance solo una finisce su una crapa ospite, quella di Gemo, colpo all’insù abbondantemente sopra il montante. Da qui la svolta Schio, che guadagna campo e si costruisce occasioni che incrementano la pericolosità effettiva di una in una: al 13’ De Rugna serve bene Battistella in banda, altrettanto abile a convergere e meno a sferrare un sinistro strozzato facile preda di Mason. Anche Carlotto mette la prima firma sul taccuino, dalla fascia opposta tiro indirizzato sul primo palo ma troppo stretto (16’). Al 20’ Dalla Riva fa sognare l’eurogol ma il suo tiro a giro pennellato vola a lato di due fiammiferi “inesplosi” dall’incrocio dei pali, così come l’urlo di gioia degli scledensi. Altra palla calda per Carlotto, podo dentro l’area, sono solo le prove generali però, tiro timido per Mason che abbranca sicuro. Rosà che non riesce a rendersi insidioso in questa fase ma tiene l’urto, almeno fino al 36’ quando Carlotto aggancia la terza chance personale poco fuori area, palla pulita di fino e dai 18 metri indirizzata forte e precisa nell’angolino opposto basso alla sinistra di Mason in tuffo sterile. Per la prima parte a posto così, 1-0 Schio che non fa una grinza, con De Rugna intraprendente a meritarsi la sottolineatura dei primi 45’ di gioco in attesa che il compagno Battistella nella ripresa si guadagni il bollo da mvp assoluto del match.

La ripresa si apre al 2’ con una botta da distanza abissale di Favero per gli ospiti, giusti per dare un segnale di… ripresa appunto del Rosà. Numero di Battistella in corsia destra, colpetto di tacco ad allungarsi palla in corsa, cavalcata e assist a ritroso in area prelibato per Carlotto (6’), un frutto maturo da cogliere che però il barbuto bomber di Monte di Malo sbuccia solo e lascia sul vassoio. Scatenato “Bat”, altro battito d’ali sul lato opposto dell’area, palla accarezzata per poi scagliarla potente e liftata “alla Del Piero” e sfera che esce anche qui, come per Dalla Riva nel primo tempo, di uno stuzzicadenti (10’). Sempre da una sua volata, con altro cambio di sponda, l’assist in mezzo con Velo di Carlotto e botta in corsa di Piovan che abbatte un difensore rosatese davanti lo specchio. Schio a propulsione anteriore ad elastico ad ogni palla riconquistata, al 19’ intelligente assist di Simonato dal limite a smarcare l’accorrente Battistella che si meriterebbe il gol come la doccia post partita ma il suo tiro mancino è fuori misura, ancora raddoppio sognato ma non segnato. Al 26’ l’ultima delle occasionissime pro Schio, strepitosa galoppata di Piovan sull’out sinistro, l’azione si conclude con una traversone perfetto a centro area ma la difesa ospite sbroglia non senza affanno. Una fiammata improvvisa riaccende il match, Cortese fa valere il n°10 sulla schiena, avanza palla al piede e spara un proiettile terrificante da trenta metri buoni che barba baffi e peli del naso all’incrocio dei pali. Minuto 34 e la mancata chiusura del match da parte dell’undici di Bernardi pizzica il finale di derby d’alta quota e bassa temperatura. Poi al 38’ palla che scotta in area di casa, Bertolin controlla e spara basso ma il doppio tackle a muro di Bonaguro e Contro fa da muro di cinta. Brutto infortunio ad un ginocchio per il giovane Palmadessa al 40’, uscito in barella dal campo di gioco. Un paio di mezzi brividi nel finale ma Rosà che si conferma squadra equilibrata dalla punta dei piedi alle spalle ma evanescente in avanti, come confermato dal magro bottino di reti realizzati fin qui, appena 7 in otto gare. Schio ordinato e pungente con qualità ma manca un saporito cucchiaino di personalità/autorità/maturità per mettere l’accento sull’impasto da big: portarsi avanti il misero golletto di margine fino al 90’ significa ballare il tip tap su un campo minato. Giallorossi ora terzi in solitaria con Mestrino e Valbrenta nel… mirino.

Sull'Autore

Omar Dal Maso