Serie C

Brutta serata del Vicenza e la tifoseria è silente…

Come facciamo abitualmente non parliamo di Vicenza – Triestina entrando nello specifico della gara:  altri ne parleranno più dettagliatamente e con maggior conoscenza.  Qualche spunto  sulla gara di stasera ve lo vogliamo comunque proporre.

1- il Vicenza non c’è.  Colombo ha provato a cambiare gli interpreti ed infatti all’inizio ha inserito Giraudo al posto di Beruatto, Comi al posto di Ferrari e Lanini al posto di De Giorgio.  In corso d’opera ha poi utilizzato il doppio centravani con Ferrari e Lanini contemporaneamente e un centrocampista in meno. Ma il problema non sono gli interpreti bensì gli schemi. Qualche alternativa al 4-3-3 bisogna pure provarla e non si capisce perchè avendo a disposizione la gara con il Pordenone di Mercoledì scorso il mister non abbia provato qualche nuova disposizione in campo.  Con ogni probabilità la rosa attuale è formata da giocatori che hanno le caratteristiche di attuare lo schema attualmente preferito dal mister. ( (ad esempio facciamo fatica ad immaginare Giacomelli o De Giorgio in un ruolo diverso da quello di attaccantie esterno) Ma non crediamo che ragazzi giovani ed intelligenti come Lanini, Di Molfetta o Tassi non possano provare anche alternative diverse con due punte e con un trequartista o con un centrocampo più fitto.  Resta il fatto che la sconfitta di stasera dimostra dopo due mesi di campionato che la squadra è mediocre negli interpreti o che ha bisogno di provare soluzioni nuove. E da stasera anche il reparto che ci dava più garanzie (la difesa) sembra in difficoltà.

2- i tifosi se non sostengono la squadra possono stare a casa. Comprendiamo le motivazioni della tifoseria, delusa da anni di sofferenze e di difficoltà. Troverei giustificato prendersela con chi comanda (anche se, in questo momento,  già individuare chi ha delle responsabilità è un operazione tutt’altro che facile) ma far mancare l’apporto del tifo colpisce solo la squadra e i giocatori e solo di riflesso la società. Stasera ci sono stati dei momenti in cui la tifoseria alabardata ha iniziato a dileggiare non tanto la squadra quanto i vicentini in quanto tali,  ad esempio sostenendo i colori gialloblu del Verona. E i biancorossi della curva sono stati silenti anche allora. Nel momento in cui la squadra ha subito la scoppola dei tre gol triestini avrebbe avuto bisogno di un incoraggiamento che non è arrivato.

3- è arrivato il momento di introdurre il tempo effettivo nelle partite di calcio. Si spendono soldi per il quarto uomo, per gli arbitri di linea e per la Var e  non si apporta quella che è una novità che potrebbe debellare una volta per tutti quei comportamenti sempre più irritanti per perdere tempo. Il Vicenza probabilmente stasera non avrebbe fatto gol nemmeno giocando due ore di fila, ma il secondo tempo è stato stucchevole e indisponente all’eccesso con i triestini colpiti da improvvisi mancamenti, con il portiere che perdeva tempo ad ogni rinvio, con cambi fatti con la tecnica dell'”aspetta che prima mi allontano dalla parte opposta del campo e poi esco non senza aver stretto la mano all’arbitro e abbracciato il compagno che entra al mio posto magari chiedendogli informazioni su parenti ed amici” Nella seconda metà di gara si è giocato al massimo 20′ e molto ha infastidito l’atteggiamento di mister Sannino che si è arrabbiato con il direttore di gara che ha fatto recuperare 7′ . Il nostro calcio va alla deriva fra sceneggiate e mezzucci di ogni genere e se protesti ti senti dire ” Lo fareste anche voi se foste in vantaggio” Ecco allora che un cronometrista (ma oggi esistono anche programmi computerizzati in grado di calcolare il tempo effettivo) renderebbe le meline e le perdite di tempo del tutto inutili.

4– la Crisi societaria continua e continuerà. Togliamoci dalla testa che la crisi societaria possa concludersi. Chi si avvicina al Vicenza in questo momento lo fa solo per avere un oncia di pubblicità. I conti parlano chiari e nessuno intende mettersi da solo con la testa nella ghigliottina. La compagine societaria attuale per quanto variegata è sopratutto terribilmente divisa e combattuta. Così non si va da nessuna parte. L’unica alternativa in questo momento è che qualcuno tenti un processo di pacificamento fra Pastorelli e Franchetto e che grazie a qualche sponsor importante si possa arrivare  ad avere una situazione non solida ma nemmeno fragile come quella attuale.

 

Sull'Autore

Federico Formisano