La classifica, prima della gara, vede il Longare a 9 punti con risultati, sinora, in chiaroscuro con tre vittorie e tre sconfitte. Per contro il Castelbaldo Masi è indietro a quota 5 con una sola vittoria e due pareggi. Nell’ultimo turno ha perso con il Cavalponica ma di stretta misura La squadra della bassa padovana ha un bel seguito con un tifo appassionato e partecipe e alla prova dei fatti una squadra sbarazzina e niente affatto meritevole di quella classifica.
I due allenatori hanno calcato palcoscenici importanti (più Sgrigna ex di Torino e Vicenza che Albieri che comunque, ha militato anche in B con la Spal e il Castel di Sangro) e entrambi tendono a far giocare le loro squadre con belle trame di gioco e molta palla a terra.
Ne esce una gara sicuramente combattuta e di buon livello tecnico che diverte il numeroso pubblico presente. Tra l’altro in tribuna ci sono nomi importanti come il direttore responsabile di Pianeta Calcio, Andrea Nocini, e il noto opinionista Nicola Smanio responsabile di Dilettanti a Chi ? su Facebook. Diciamo che a bordo campo c’è anche il sottoscritto che a sua volta è responsabile di questo sito.
Longare: Carli, Colombara, Bressan, Leodari (Bruttomesso dal 60’) , De Filippi, Marchioron, Pellizzari (Maddalena dal 75’), Cisco, Piva, Fortunato, Moresco. A disposizione: Poletto, Festival, Zanandrea, Bordin, Sparelli Allenatore Sgrigna
Castelbaldo Masi: Cattozzo, Colombani, La Quaglia, Trovò, Mazzola, Vallese, Princi, Gessoni, Manfrin, Karapici (Petrosino dal 75’), Migliorini; a disposizione: Pozzan, Vigna, Spirandelli, Fornasiero, Bergamaschi, Petrosino, Santacaterina Allenatore Albieri
Arbitro: Rizzioli di Legnago, Stripparo e Petarlin assistenti
Mister Sgrigna conferma la formazione che ha vinto in casa dell’Albaronco, mentre Albieri schiera per la prima volta Karapici che fa tandem in attacco con Manfrin . Petrosino va in panchina.
Partono forte gli ospiti e dopo 2’ potrebbero già passare con il difensore centrale La Quaglia che arriva all’appuntamento con il pallone leggermente sbilanciato e manda a lato. Al 10’ si fa vedere Gessoni ma il suo tiro è assorbito con facilità da Carli.
Al 16’ quasi in maniera scontata il Castelbaldo passa: Karapici si beve Bressan sulla fascia destra e centra in area dove Manfrin si allunga in tuffo e anticipa Carli; bella la rete ma non esenti da responsabilità i difensori del Longare.
Reagisce subito e Fortunato cerca Pellizzari che viene murato dalla difesa. Al 27’ un cross di Colombara viene parato da Cattozzo; al 28’ la conclusione di un attivo Pellizzari viene assorbita da Cattozzo.
Il Castelbaldo non intende certo difendersi e contrattacca con rapidi contropiedi: Karapici per lanciato spreca calciando alto dal limite dell’area.
La gara continua ad offrire costanti capovolgimenti di fronte e al 32’ Moresco conclude di testa fuori. Due minuti dopo Fortunato ha un pallone d’oro fornitogli da Piva ma cincischia consentendo alla difesa di chiudere. Infine al 36’ ancora un tiro di Fortunato viene parato a terra.
Alla fine del primo tempo gli ospiti sono meritatamente in vantaggio: il Longare ha concesso troppo in difesa mentre il gioco a centrocampo è stato abbastanza prevedibile e Moresco davanti un po’ troppo isolato per la posizione molto larga sugli esterni di Fortunato e Piva con pochi inserimenti per vie interne. Mister Albieri ponendo Colombani appena davanti alla difesa ha poi cercato di far chiudere dai suoi tutte le linee di passaggio ed in effetti i palloni giocabili sono stati pochi.
All’inizio della ripresa è evidente però che il Longare vuole ottenere almeno il pari. E la grinta con cui si riversa in attacco frutta al 49’ la concessione di un calcio di rigore: Moresco in area riesce a servire Cisco che al momento di concludere viene atterrato dalla difesa avversaria. Lo stesso Cisco con grande freddezza trasforma.
E’ evidente che il Castelbaldo ha dato molto nel primo tempo con un gioco fatto di pressing e attacco ai portatori di palla ed ora ne paga un po’ le conseguenze. Ma la gara continua ad essere aperta su entrambi i fronti con azioni pericolose degli attaccanti delle due squadre.
Si succedono i cambi con cui gli allenatori cercano di far entrare in campo forze fresche, ma il risultato rimane ancorato sul pari; l’ultimo brivido al 91’ quando Fortunato calcia con la forza della disperazione ma il palo respinge la sua conclusione. Era destino che le squadre non riuscissero a sopravanzarsi nel punteggio. Ed evidentemente sarebbe stato anche fondamentalmente ingiusta la vittoria dell’una o dell’altra delle due squadre.
Servizio e foto di Federico Formisano