FUTSAL

SPECIALE C2 – IL DERBY E’ FINITO, ANDATE IN PACE. LA “B&B” BASSAN-BACCINO DECIDE IL MATCH

VIRTUS THIENE-SCHIO C5 2-1 (pt 0-1)

VIRTUS THIENE: 12. Alfonsini, 7. Martinelli, 3. Minchio, 5. Foscarini, 11. Sellaro. 10. Laganà ©, 6. Bassan, 14. Gastaldon (n.e. 8. Rigoni, 9. Rizzato, 2. Pasin, 1. Ghirardello). All. Dal Bianco.

SCHIO C5: 2. Tedeschi, 9. R. Bianco, 6. Baccino, 8. Carretta, 10. Guglielmi. 11. Celebic, 4. Grotto, 5. S. Bianco, (n.e. 7. Greselin, 12. Dal Santo, 1. Gecchelin, 3. Mondin). All. Ferraro.

RETI: nel primo tempo 23′ Baccino (S); nel secondo tempo 23′ e 30′ Bassan (VT).

NOTE STATISTICHE. Spettatori 200 circa; ammoniti 2/1 (Gastaldon, Bassan – Guglielmi); falli pt 4-4 e st 2-4; parate efficaci pt 5-6 e st 4-7.

SARCEDO

Tra Thiene e Schio la spunta… Bassan. La sua doppietta all’ultimo giro di pista di fatto decide il duello numero uno del quinto turno, tutto in salsa berica e anzi un concentrato gustoso di (futsal) Altovicentino. Una gara da intenditori e, per la tensione agonistica e la cornice intorno, con nulla a che fare con una serie C2. Di fronte uno Schio C5 in sprint con Ferraro sulla linea di partenza e una Virtus Thiene ancora in cerca d’identità dopo un primo mese ingarbugliato, con Dal Bianco in panchina al braccio di… ferro con il suo ex allenatore due stagioni or sono sull’altra sponda di Thiene (ex Luna). Strette di mano e sorrisi ai saluti iniziali, più tardi chi lo sa. Baccino manda un bacino ai tifosi gialorossi prima del break ma poi ecco, il ribaltone, nel punteggio e nei pronostici di classifica, nel derby capitato in infrasettimanale, che alla faccia di Juve e Roma in Champion’s League attira oltre 200 anime oltre ai protagonisti del e sul parquet.

Nella ripresa ci si aspetterebbe il colpetto al cerchio oltre che alla botte da parte degli scledensi che però frenano e si fanno raggiungere e superare in un finale da testa o croce. Sarà anche, a conti fatti, il derby dei giovani portieri, Alfonsini e Tedeschi, a contendersi la palma del mvp di serata e “giustificare” il basso computo dei gol, appena tre, di cui solo uno a testa subito dai due guardiani. Il terzo, quello decisivo alle soglie del recupero, sarà la croce & delizia conseguenza della mossa del quinto di movimento deciso dai giallorossi dopo la rincorsa riuscita dei thienesi, per mezzora esatta a caccia del pareggio raggiunto con caparbietà e su super azione personale di Sellaro, che cede poi la tuta da Super(Pippo) a Bassan, autore di due gol da incorniciare. Schio beffato dopo aver sciupato troppo nella seconda fase di un primo tempo col pallino in mano, e pure beffato sul palo sottomisura di Carretta un amen prima del 2-1 Virtus; quintetto di Dal Bianco da elogi per gli estremi del match: dei padroni di casa l’approccio migliore e anche l’uscita di scena con le bracci al cielo.

Il racconto semibreve del match. Virtus Thiene che ricerca un nuovo feeling nel rettangolo di casa, calcato bizzarramente per la quarta volta in cinque gare, dopo tre ko di fila. Schio in “pompa”, capace di raggranellare già una doppia cifra di punti (10 con tris di successi e un pari prezioso nel bunker Audace), gruzzolo importante in vista di una derby sentitissimo fra tanti amici oggi avversari in campo – ma spesso amiconi nei tornei estivi – con ex eccellente Martinelli, dopo il cambio di sponda (sportiva s’intende) recente. Si parte con gli starting five decisi dai due tecnici patentati, spicca la trazione offensiva degli ospiti nomi anzi cognomi alla mano. Ma è una… trazione in inganno, perchè nel primo quarto d’ora sarà la Virtus Thiene a collezionare chance da gol schiantandosi sul teutonico Tedeschi, muro di Berlino imperforabile nella prima frazione almeno. Già al 2′ infatti viene chiamato in causa in uscita tempista, respingendo il diagonale incrociato di Sellaro.

Nulla avrebbe potuto, però, sulla puntata destrorsa scagliata ad uscire dalla banda mancina da Martinelli, sfera out di un soffio e gol dell’ex sfiorato (7′). Pressione assillante dei thienese, ma i piedi buoni di Grotto e compagni garantiscono la chiave per scardinarla, con prima uscita da guscio firmata Lele Bianco al 9′, rete esterna per lui. Chance più nitida sull’altro fronte al 10′, con Foscarini a chiamare alla paratona di piede Tedeschi, in apnea anche due minuti dopo quando blocca Minchio sottomisura salvando in corner. Si fa valere Celebic, una volta in pista, sfiorando anche il colpo in buca al 16′. Da una pennellata alta di Martinelli potrebbe sfociare l’eurogol, ma la girata al volo di Minchio sbatte ancora sul portiere giallorosso sempre col tempo giusto a muro 1′ dopo. Bella partita, fin qui con Virtus a doppi giri rispetto allo Schio che però ribalterà la condotta da qui all’intervallo, impossessandosi del pallino del gioco. Anche Alfonsini si fa applaudire come il collega dirimpettaio, uscita bassa perfetta su Grotto, ancora più bravo il classe ’97 al 20′ a valanga sul tiro di Guglielmi dopo un guizzo del n° 10 giallorosso. Terzo atto in uno spicciolo di minuti: ancora duello tra i due protagonisti precedenti ma Alfonsini chiude vanificando la palla rubata e l’occasione in superiorità. Da uno schema di punizione, semplice ma intelligente, l’unico gol del primo tempo: minuto 23, Baccino si fa servire sul lato opposto rispetto al punto di battuta, abile a stoppare e tirare in un battibaleno con il portiere che stavolta non copre in tempo il primo palo. Schio avanti e vicino al raddoppio al 25′ sul tiro in scivolata di Bianco jr con ancora Alfonsini di riflesso. La Virtus esce dalla morsa in ritardo con una scudisciata da fuori di Bassan che impegna prima Tedeschi alla risposta e poi Baccino alla spazzata ma è già tempo di giro di boa.

Un gol, zero ammoniti, ma tante parate decisive dei due guardiani. Queste le premesse di una ripresa che si annuncia accesa. Ad accendere l’interruttore delle emozioni è Carretta, più nel vivo del match nel secondo round, abile a calciare una palla velenosa nell’angolino dove Alfonsini arriva sporco, sfera che si appoggia sul palo e rimane ancorata sulla linea di porta (5′). Fino a quasi metà tempo poco da segnalare, salvo un tentativo convinto ma fuori target di Minchio (8′) e una fiondata di Martinelli che Sellaro per un soffio non corregge in porta in zona secondo palo (12′). Al 14′ azione sorniona di Sellaro che avanza al trotto ma poi scarica una fucilata vicinissima al palo, risposta stavolta di Simo Bianco che opta per un diagonale in corsa che s’insacca sulla rete esterna alta dietro l’incrocio. Ancora Tedeschi imponente tra il 16′ e il 17′ a murare prima Foscarini e soprattutto Minchio nel mucchio, si scorre e si corre al 22′ per vedere una girata al volo di Carretta che non riesce però a imprimere forza, Alfonsini non corre pericolo. Servirà uno strattone vigoroso per smuovere l’incontro: si offre volontario Sellaro che arpiona palla in mediana, vince un contrasto e un dribbling in un amen e serve in direzione banda opposta Bassan che tocca morbido in rete scatenando la gioia dei virtussini nel fatidico minuto 23, stavolta della ripresa. Ironia del destino, la Virtus raggiunge il gol tanto agognato con tre centrali di ruolo in quintetto insieme al pivot Sellaro. Tempo un paio di minuti e Ferraro decide di lanciare la monetina in aria, lo Schio vuole i tre punti per issarsi in vetta (in compagnia del Pressana in tal caso) e rischia il quinto di movimento con l’esperienza di Grotto sulla schiena col buco. La ciambella, però, stavolta non riuscirà e rimarrà indigesta. Da una palla persa Sellaro non inquadra la porta sguarnita quasi subito, ma i giallorossi confezionano l’azione da manuale colpendo un palo clamoroso dopo la triangolazione tra i biondi  evergreen“Guge” e Bianco jr (28′). Schio insiste, Thiene non concede più nemmeno gli spifferi, Baccino forza un servizio lungolinea che Bassan intuisce e abbranca, freddezza e compostezza per puntare il mirino a scendere con gittata che centra la porta, incide la doppietta personalissima con dedica speciale al suo baby da neopapà, e vale una vittoria scacciapensieri alla Virtus Thiene dopo tre postpartita col magone.

Un derby corretto con qualche scaramuccia nelle battute finali (tre gli ammoniti fisiologici) ma show gustoso e palpitante per gli oltre 200 appassionati di futsal in tribuna a Sarcedo, con giocatori in campo ad uscire tra strette di mano e buffetti sulle guance, mentre i due mister si salutano “con vigoria sproporzionata” a fine contesa, collezionando, nel day after, un mese e mezzo di squalifica in coppia. Lontani nella gioia, ma… uniti nel dolore, con l’augurio che la lezione consigli di amarsi e rispettarsi per tutti i giorni della loro vita… A venire.

Servizio di Omar Dal Maso per i testi e Andrea Benedetti Vallenari per immagini e grafica.

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Omar Dal Maso