CARMENTA – UNION EZZELINA 0-0
CARMENTA: Barci, Balin, Securo (31’ st Cenzon) (45’ st Facchinello), Piotto, Fiorio, Lago, Bellon, Bratko (15’ st Mascarello), Cherobin (20’ st Bance), Venturin, Peruzzi. All. Bevilacqua
UNION EZZELINA: Baggio, Fiorese, Cinello, Pellizzari, Orso, Boesso, Marcon, Miotto, Boaro (40’ st Galliera), Comin (17’ st Zaccaria), Tampieri. All. De Marchi
Arbitro: De Marchi di Castelfranco Veneto
Note: ammoniti Piotto (C), Marcon, Boaro (UE); espulsi Fiorio (C) e Tampieri (UE) al 27’ st per reciproche scorrettezze; corner 8-3; rec. st 3’
CARMIGNANO DI BRENTA
Il Carmenta cercava in casa contro l’Union Ezzelina la prima vittoria in campionato, dopo che quella ottenuta contro la Stella Azzurra Sant’Anna le era stata revocata (ingiustamente) dal giudice sportivo. Ed invece è stato zero a zero, risultato ineccepibile per quanto visto – o meglio: non visto – in campo.
Perfino difficile fare la cronaca di un match nel quale, in novantatre minuti, si è assistito ad una sola conclusione nello specchio della porta. Se le due compagini vorranno salvarsi dovranno sicuramente cambiare regime nel proseguo della stagione, in particolare i rosso-blu.
Barci tra i protagonisti di giornata
Assolutamente nulla da segnalare nel primo tempo, se non tanti errori sul rettangolo verde e tanti sbadigli in tribuna. La ripresa inizia meglio, ma è un fuoco di paglia. Al 2’ la grande occasione per gli ospiti: Tampieri riceve in area e, malgrado il contrasto di Balin, riesce a concludere: l’incrocio dei pali salva Barci, che poi è bravissimo a ribattere di piede il nuovo tentativo del numero undici. È un buon momento per la formazione di De Marchi, la quale al 6’ si fa vedere con Boaro: il centravanti riceve in area da Pellizzari, si gira, ma il mancino rasoterra termina a lato. Due minuti e si fanno vivi anche i padroni di casa: lunghissimo rinvio di Barci, scatto bruciante di Bellon, il quale, tuttavia, ciabatta fuori col mancino. Al 13’ traversone da sinistra di Securo, la palla attraversa tutta l’area e viene raccattata da Balin, che carica il destro di prima intenzione: la potenza c’è, la mira no. L’ultimo tentativo della gara è un velleitario mancino dai venticinque metri da parte di Miotto: Barci accompagna tranquillamente sul fondo.
Un’altra mezz’ora di tanta noia e pochissimo calcio – movimentata solamente dalla doppia espulsione di Fiorio e Tampieri, venuti reciprocamente a contatto a metà campo – e poi il direttore di gara pone fine al penoso spettacolo.