Un Montecchio “eccellente” come da definizione. La squadra di De Forni dimostra di poter maneggiare tranquillamente la categoria, anzi nella partita odierna contro una neo-retrocessa recrimina pure per un pareggio che a conti fatti sa di beffa. Prestazione discreta dei castellani che costruiscono parecchio nei 90′ minuti tenendo un buon ritmo, timida la risposta padovana, tutt’altro che impressionante. Potenziale offensivo altissimo che per paradosso esonda in uno zero nella tabellina dei gol fatti, la buona notizia in questo senso se vogliamo, è la retroguardia biancorossa che tiene a bada i bianconeri. Bertoldo in pratica inoperoso, seconda frazione da spettatore non pagante (in realtà non paga nessuno al Cosaro, tanta roba). Il clima uggioso limita la tenuta del campo che regge abbastanza bene l’impatto atmosferico. Tutti, da Primucci a Casarotto, passando per Calgaro sfoggiato per un cameo di venti minuti visti i problemi fisici, hanno avuto un’opportunità, brava la Vigontina a reggere l’urto e ad uscire da Montecchio Maggiore con un punto che vale molto per come maturato. Diverso il discorso sei i piani della neo-retrocessa sono di risalita rapida, per Camparmò c’è molto da lavorare nonostante si intraveda del potenziale. Un punto a testa alla prima di campionato, prestissimo per azzardare qualsiasi tipo di ragionamento a lungo termine, se ai castellani alla fine dell’anno mancassero un paio di punti per un eventuale obbiettivo, questa potrebbe essere una partita su cui recriminare.
MONTECCHIO MAGGIORE [0]: Bertoldo, Rigodanzo, Benetti, Tresso ©(dal 32′ st Fava), Bevilacqua, Nikolic, Pilan (dal 25′ st Calgaro), Santacatterina, Primucci, Parise, Casarotto. All. De Forni
VIGONTINA SAN PAOLO [0]: Bagherini, Fracasso, Minoglio, Benucci, Buson, Bagarollo ©, Topao, Brugnolo, Scarpa (dal 43′ st Ravarotto), Minozzi, Carraro. All. Camparmò
IL MATCH: Buona a livello di decisioni la direzione dell’arbitro di gara, che però scarseggia nella gestione dei cartellini. Soprattutto nella ripresa restio nell’utilizzarli, paradossalmente sventolandone di molto meno “sacrosanti”. Piove sul Cosaro di Montecchio che vede entrambe le formazioni schierate con un 4-2-3-1. Parise è centrale dietro Primucci, Casarotto e Pilan sulle ali. Montecchio che ai punti fa suo sia primo che secondo tempo, manca la precisione. 4′ partono presto i pericoli per i padovani, angolo di Casarotto su cui nessuno tocca. Primucci lotta, ma viene stoppato ad un amen dal tiro, buona palla di Pilan poco dopo, nulla di fatto. 20′ Casarotto in movenze “dybalesche” mancino, minuto, capelli a caschetto, calzetto basso, polsino, prestazione che mantiene le attese, peccato per un paio di palle a lato di poco. Passa un minuto Primucci, sempre per il suo funambolo, alto di un nulla. Risponde la Vigontina, la discesa di Carraro si ferma con un brutto intervento.
RIPRESA: Castellani determinati alla vittoria, per la verità i tiri nello specchio saranno pochissimi, moltio meno di quanto la mole di gioco offensiva potrebbe lasciare presagire. D”altro canto, la Vigontina risponde ad intermittenza, incappando però o in fuorigioco o in tiri fuori bersaglio, come detto Bertoldo non compierà nessun intervento. Calgaro rileva Pilan e Fava subentra per Tresso, questo la giocata tattica di De Forni. Sulla carta ci sta, ma come sappiamo, la carta nel calcio conta poco e purtroppo il parziale rimarrà immutato. Occasioni per Casarotto che rmane a sinistra dopo essere partito a destra al fischio d’inizio. Parise imperversa ma non riesce a trovare il pertugio, Calgaro al 37′ in tuffo trova la risposta di Bagherini. Triplice fischio. Una rondine non fa primavera per entrambe, per il momento, Montecchio necessità di più cinismo, Vigontina da rivedere, forse un riferimento in più offensivo potrebbe aiutare.
Andrea Benedetti Vallenari