Editoriali

Troppo Foggia per il Lane o troppo poco Vicenza per i pugliesi ?

Vicenza : Valentini; Bianchi, Malomo, Magri, Beruatto; Bangu (Romizi dal 78’), Alimi, Sbrissa  (Salifu dal 46’); De Giorgio, Giusti (Giraudo dal 70’), Giacomelli. A disp.: Costa, Turi, Milesi, Barbosa, Crescenzi, Paiolo. Allenatore  Colombo

Foggia : Guarna; Gerbo, Martinelli, Coletti, Rubin; Chiricò (Fedato dal 69’),Vacca, Agazzi,; Floriano (Milinkovic dal 56’), , Deli (Colderini dal 76’), Mazzeo. A disp.: Pelizzoli, Tarolli, Celli, Dinielli, Pertosa, Sicurella, Ramè, Beretta. All.: Stroppa

Reti: Mazzeo al 42’ De Giorgio (rig.) al 53’, Mazzeo al 68’ Milinkovic al 71’

Arbitro: Aureliano di Bologna.

Troppo Foggia per il Vicenza o troppo poco Vicenza per il Foggia ?

I biancorossi non demeritano e sicuramente anche questa settimana gli abbonamenti verranno incrementati. Ma il calibro delle due squadre è diverso, il Foggia dimostra spessore, tiene palla per lunghi tratti, mette in apprensione la difesa del Vicenza, miglior reparto della squadra, ma sull’altro versante il Vicenza è leggerino, privo di un punto di riferimento offensivo in avanti, impalpabile nel centrocampo.

Eppure i biancorossi non partono male. Sostenuti da una curva che dopo un inizio da incubo con larghi vuoti va a corroborarsi nei cori e nella quantità,  tiene il baricentro alto e dà la sensazione  sopratuttto con Giacomelli di poter impensierire Guarna.
Ma dal quarto d’ora in avanti gli uomini di Stroppa prendono in mano le redini del gioco: Sbrissa gioca appena davanti alla difesa, Alimi sbaglia anche le cose più elementari ed il furetto Bangu si fa notare per aggressività e mobilità ma incide relativamente poco sul piano del gioco.  Al 20’ Floriano che impegna Valentini con una conclusione all’incrocio, al 22’ Agazzi che conclude alto da buona posizione, al 26’ con Deli che impegna ancora Valentini, danno la sensazione che il Foggia possa passare da un momento all’altro.

Il Vicenza riesce a farsi notare solo con verticalizzazioni che saltano il centrocampo: così alla mezzora De Giorgio fa la cosa migliore della sua partita imbeccando centralmente Giacomelli che si libera del primo avversario ma non dal secondo che lo ferma in angolo.

Quando sembra che il primo tempo possa chiudersi sul pari ecco che Chiricò libera Mazzeo in area con uno schema piuttosto elegante e l’attaccante che fin qui ha dimostrato di essere il migliore della pattuglia dei guastatori, porta in vantaggio i galletti.

Il tempo si chiude con questa chiara sensazione: il Foggia è più squadra e tiene il controllo della palla, il Vicenza si affida a qualche soluzione personale.

Sul piano dei singoli, bene i difensori con Magri sui livelli di Malomo, male il centrocampo con un Alimi confusionario e con Sbrissa immaturo per questi livelli. In avanti Giusti abbastanza evanescente, Giacomelli e De Giorgio che darebbero la sensazione di poter incidere maggiormente se dotati di un punto di riferimento.

Nell’intervallo conosciamo l’ing. Pioppi (Boreas) che ci trasmette una buona impressione. Concorda con noi sulla necessità di rinforzare l’attacco, in almeno due posizioni, annuncia per martedì il primo arrivo sicuro (Ferrari), concorda sulla necessità di potenziare il centrocampo ma chiede di attendere la miglior condizione di Salifu e Romizi anche se non esclude ulteriori arrivi.

Il secondo tempo parte con la novità Salifu che va a rilevare Sbrissa.  I biancorossi hanno subito la palla buona con Giusti servito proprio dall’ex gigliato ma l’attaccante non ha la freddezza per realizzare e scatena le contumelie di Dalla Vecchia in tribuna. Ma il pareggio è nell’aria anche se viene ottenuto solo per la insistenza di Beruatto il quale, perso la palla nella metà campo avversaria, non demorde dall’aggredire Martinelli finendo con il far cadere l’esperto avversario nella trappola del fallo. Aureliano concede e De Giorgio trasforma. Stroppa, mister del Foggia si rende conto di dover apportare qualche cambiamento e centra la mossa: al posto dell’esterno Floriano inserisce Milinkovic, più punta, che crea qualche situazione di difficoltà nella difesa biancorossa.

Dopo due conclusioni di Gerbo e Chiricò Beruatto cade nella stessa trappola in cui aveva fatto cadere Martinelli e commette un dubbio fallo su Chiricò. Sulla palla va Mazzeo che colpisce in pieno la traversa.

Lo Stadio è una bolgia, ma non riesce a sostenere la squadra che è ostaggio degli attacchi avversari: al 24’ Milinkovic mette in mezzo da sinistra, la difesa pasticcia e (in sospetto fuorigioco) si rifà dal rigore sbagliato, mandando i suoi nuovamente in vantaggio.

Dopo soli due minuti lo stesso Milinkovic chiude la partita ma agevolato da un clamoroso erroraccio di Bianchi che gli consegna la palla del pallonetto. Il 3-1 spegne gli entusiasmi biancorossi e gli inserimenti di Giraudo e Romizi non lasciano il segno.  Praticamente nei venti minuti finali il Vicenza non tira mai in porta se non con una conclusione telefonata di De Giorgio. Vicenza fuori dalla Coppa  e soprattutto con evidenti limiti su cui Colombo dovrà lavorare.

 

 

 

 

 

 

 

Sull'Autore

Federico Formisano