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Andrea intervista Michele Cavion

Intervista completa (di Andrea Benedetti Vallenari)  con Michele Cavion, classe 1994, nato e cresciuto a Schio (VI), fresco vincitore della LegaPro (girone A) con la sua Cremonese. Anno da protagonista in campo coi grigiorossi, altro “gioiellino” passato da Vicenza e presto girato altrove.

Cavion Michele

Intervista completa (di Andrea Benedetti Vallenari)  con Michele Cavion, classe 1994, nato e cresciuto a Schio (VI), fresco vincitore della LegaPro (girone A) con la sua Cremonese. Anno da protagonista in campo coi grigiorossi, altro “gioiellino” passato da Vicenza e presto girato altrove.

Cavion Michele

Recentemente la Juventus proprietaria del cartellino di Michele non ha esercitato l’opzione per il riscatto, così Cavion è in questo momento libero di parlare con le società. La serie B conquistata sul campo sarebbe un gran palcoscenico per lui, contatti con la Cremonese già avviati, ma non mancano le richieste da altre squadre della cadetteria. Per una Vicenza che piange lacrime amare c’è per lo meno un vicentino che gioisce.

Cavion con dotsport

Un campionato incredibile recuperando più di 10 punti alla corazzata Alessandria, come l’hai vissuta? Dovendo fare anche i conti con un infortunio?

“Ho vissuto con alti e bassi sia il campionato che l’infortunio. Il mio obiettivo (e quello della squadra) per tutto l’anno è stato quello di vincere il campionato e ritrovarsi a meno 10 punti non è stato facile. Inizialmente mi ha gettato un po’ nello sconforto così come riguardo all’infortunio: era la prima volta che mi facevo male seriamente e non poter aiutare la squadra per qualche partita è stato frustrante. Tuttavia non ho mai mollato e ho cercato di metterci sempre entusiasmo e grinta per realizzare l’obiettivo mio e della squadra. Quando il distacco dall’Alessandria si è fatto minore ero ancora più carico, concentrato e pronto a vincere e alla fine così è stato.”

Cavion Crem

Sei o meglio eri della Juve visto il non rinnovo dei bianconeri esercitabile entro il 30/3, cosa porti dentro di questa avventura, come ci sei rimasto? Che effetto fa vedere vincere tutto a persone con cui comunque ti sei allenato?

“Porto dentro di me il ricordo di 4 anni e mezzo molto belli in cui sono cresciuto molto come calciatore e come persona, soprattutto il periodo in cui ero a Torino e avevo a volte l’occasione di allenarmi con la prima squadra. Non ci sono rimasto male perché ora come ora la Juventus è il top delle squadre a livello europeo e mondiale e quindi è normale che investano su campioni già affermati e io ancora devo crescere molto per arrivare a quei livelli. Veder vincere tutto a persone con cui mi sono allenato è un bell’effetto perché mi fa capire che continuando a migliorarmi con impegno e dedizione un giorno potrei arrivare anche io a quei livelli.”

Cavion mostra maglia

Cremonese: come vi siete lasciati dopo la Supercoppa? Si va verso il rinnovo?

“Dopo la Supercoppa di Lega Pro la stagione si è ufficialmente conclusa e sono rientrato a Schio. A breve i miei procuratori si incontreranno con il direttore della Cremonese per confrontarsi. Al momento sono svincolato e quindi molte squadre chiamano per propormi un contratto dato che ho fatto una bella stagione, però la mia priorità va alla Cremonese, a me piacerebbe rimanere a Cremona.”

Chi la spunterà nei playoff di Lega Pro?

“Veramente difficile fare un pronostico, ci sono tante squadre forti e costruite per vincere e i playoff sono un campionato a sè. Però credo che alla fine a spuntarla sarà una tra Parma, Lecce o Alessandria.”

Come cambia la vita di un’atleta nel professionismo? Tu ormai hai alle spalle anni importanti di lega pro. Quale ricordi con più piacere?

“Cambia il fatto che da una semplice passione il calcio diventa il tuo lavoro e quindi lo vivi come tale con le pressioni e preoccupazioni che ne conseguono: tutta la settimana è finalizzata alla partita. In questi anni di professionismo ho sempre avuto la fortuna di giocare e di trovarmi bene nelle piazze in cui ho giocato quindi li ricordo tutti con estremo piacere. Ovviamente questa stagione conclusasi con la promozione è il ricordo più bello.”

Saresti a favore di una Lega Pro unica come in Inghilterra e di squadre B?

“Ci sono dei pro e contro in questo sistema: da un lato ci sarebbe l’innalzamento del livello delle squadre dato che resterebbero solamente quelle migliori diciamo, dall’altro invece ci sarebbe l’ulteriore diminuzione dei “posti di lavoro” essendoci meno squadre. Piuttosto sarei favorevole all’introduzione delle squadre B delle maggiori società di Serie A da iscrivere al campionato di Lega Pro in modo da far giocare i giovani con continuità in un campionato professionistico per farli crescere.”

Cremonese

La squadra della Cremonese che ha vinto il campionato

Vicenza: cosa pensi degli ultimi periodi vissuti dal Lane, come avevi vissuto l’esperienza, fai parte di una serie giocatori, come il tuo compagno Maiorino, o Di Piazza del Foggia, Maritato ecc… scartati senza rimpianti, ma rivelatisi importanti (per non parlare di Petagna, Gagliardini e Spinazzola) torneresti?

“Purtroppo quest’anno il Vicenza ha pagato caro una serie di molti errori derivanti dalle scorse stagioni. Dico purtroppo perché fin da piccolo mio papà mi ha trasmesso la passione per questa squadra, la squadra della mia città, e vederla retrocedere in Lega Pro fa male dato che già la Serie B a questa piazza e ai suoi tifosi va stretta. Tra questi errori, come hai ben detto te, c’è quello di non aver creduto fino in fondo nelle potenzialità di alcuni giocatori che poi si sono rivelati importantissimi in altre piazze, ma ormai è tardi, bisogna solo rimboccarsi le maniche e ripartire con una programmazione vincente che Vicenza merita. Sarebbe bello un giorno poter tornare qui dove ho giocato per 9 anni e dove ho giocato la mia prima partita nei professionisti in serie B.”

Chiudo con una curiosità personale, ne hai affrontati tanti di bravi, e ti sei allenato con altrettanti, un giocatore che ti ha davvero impressionato?

“Quando ero alla Juve il livello era altissimo in ogni giocatore, ma uno che mi ha davvero impressionato in allenamento è Anelka, un fenomeno con la palla tra i piedi. Quest’anno in Lega Pro invece sicuramente Gonzales dell’Alessandria, fa la differenza in questa categoria.

Sull'Autore

Federico Formisano