E’ andata come si prevedeva con un unica variante: Il Vicenza ha perso ma ha perso anche il Trapani e farà compagnia al Vicenza meritando molto meno di noi la Lega Pro. Ma di calcio parleremo il meno possibile. Parleremo della splendida dimostrazione di affetto di una curva irriducibile.
Ma qualcun altro evientemente si !
Sbrighiamo subito l’ordinaria amministrazione: non parleremo della partita e a questi pseudo giocatori non dedicheremo nemmeno l’onore del tabellino: solo per carità di patria e per rispetto della loro gioventù e della loro non colpevolezza rispetto alla retrocessione maturata citeremo l’esordio di Costa (dal primo minuto) e quello di Cuppone (da metà del secondo tempo). Poi non parleremo di Giacomelli, capitano talmente coraggioso da farsi sostituire a metà tempo visto che i tifosi gli avevano intimato di togliersi la fascia.. non parleremo di Urso e Doumbia nemmeno convocati per non farli aggredire dai tifosi inferociti dal fatto che dopo la gara di Cittadella erano stati avvistati in discoteca, e nemmeno di Bellomo a cui Torrente molto saggiamente ha evitato una dose supplementare di contumelie dopo le polemiche di qualche settimana addietro.
Sbrighamo l’ordinaria amministrazione parlandovi del Verona che va in A diretto con la Spal. Il Frosinone arriva a pari punta con gli scaligeri ma deve andare ai Play-off con Perugia, Cittadella, Benevento, Carpi e Spezia. lunedì 22 si gioca Cittadella-Carpi, martedì 23 Benevento-Spezia. venerdì 26 Carpi o Cittadella contro il Frosinone; sabato 27 Benevento o Spezia contro il Perugia.
Non ci saranno play-out perchè Brescia che arriva a 50 e Avellino, Ternana, Pro Vercelli e Ascoli a 49 punti hanno comunque 5 punti più del Trapani che va giù. Il Vicenza avrebbe potuto andare ai play-out con 4 punti in più e se si pensa a quanti ne ha persi per strada rimane comunque del rimpianto. Ma retrocediamo con alle spalle due squadre che hanno avuto pesanti penalizzazioni e che nelle ultime gare già da retrocesse hanno giocato per onore di firma: oggi il Latina in vantaggio fino a metà ripresa in casa dell’Avellino perdendo poi nei minuti finali ( e a pensare a qualche trattativa fra giocatori si fa peccato ma qualche volta ci si azzecca..)
Da brividi il momento in cui i tifosi hanno issato la grande bandiera con lo stemma della città.
Non retrocedono, invece e di questo vi vogliamo parlare, i tifosi della Curva Sud e non tanto per la loro stessa autodichiarazione quanto perchè non hanno mai tradito. Questi tifosi sono andati a Trapani e ad Avellino, a Salerno e a Latina, hanno effettuato trasferte con la nebbia e la neve (ricordate lo scorso anno quando andarano per nulla a Perugia). Hanno preso la pioggia e qualche volta come a Brescia anche le botte. E ancora sabato scorso erano in duemila a Cittadella a riempire una curva lasciando senza parole i cugini padovani che così non l’avevano vista mai !!
l’esplosione della curva che ha tenuto ferma la gara per 8′
E non retrocede il resto dello Stadio che ha applaudito la curva quando cantando a squarciagola “Lanerossi Vicenza” hanno issato l’enorme bandierone della grandi feste. E lo hanno fatto per richiamare una storia e una tradizione. E se devo proprio essere onesto in quel momento non ho trattenuto una lacrima.
Qualcuno si è irrigidito perchè gli otto minuti di sospensione per lancio in campo dei mortaretti e l’intervento dei pompieri produrà ancora danni al club biancorosso, ma come si fa a non capire quanta sofferenza e quanta passione ci sia dietro a questa protesta, come si può non condividerla.
Vedete noi tifosi di sessanta e più anni abbiamo avuto la fortuna di vedere le partite di un Vicenza in A per 21 anni consecutivi dal 1955 al 1975 e poi di nuovo in A nel 1977 nell’epopea di Paolo Rossi e poi di nuovo nel 1995 nel periodo aureo di Dalle Carbonare e della Coppa Italia.
Ma un tifoso che segue la squadra da quindici o vent’anni che ricordi può mettere nella sua bacheca personale. Forse la magica stagione con Marino (2014/15) con un terzo posto inutile visto che siamo usciti ai play-off con il Pescara. E poi: retrocessione nel 2005 con reintegro per il caso Genoa, retrocessione nel 2013 con reintegro per il caso Lecce, retrocessione con ripescaggio dalla Lega Pro nel 2014, retrocessione quest’anno. Ma anche salvezze all’ultima o alle penultima giornata con piazzamenti fra il 16 ed il 19 posto. A parte il campionato con Marino la miglior posizione degli ultimi anni è stata un 11 posto nel 2007 !
L’ultima fase della contestazione: l’abbandono; i tifosi si trasferiscono fuori dallo Stadio dove hanno atteso l’uscita dei giocatori
Come si fa a non comprendere l’esasperazione dei tifosi ?
Come si a non comprenderla quando si pensa alla realtà di cui stiamo parlando. La provincia con la terza confindustria d’Italia produce una presidenza inglese durata 7 anni e poi la lunga presidenza di Cassingena che certo non poteva disporre di una potenza economica tale da portare all’auspicato salto di qualità ed infine l’ultimo anello con una società caratterizzata da dissidi insanibili e quasi impossibili da risolvere che potrebbe portare al fallimento e alla conclusione dell’esperienza biancorossa.
Possibile che i grandi industriali delle confezioni e dell’abbigliamento, delle fonderie e delle industrie meccaniche, della concia, dei mobili siano stati inghiottiti nel nulla, nell’indifferenza, nell’ignavia ? Possibile che non abbiamo colto quanto importante sia per la città questa squadra, questi colori, la storia che rappresentano…
Non erano i fumogeni a far scendere qualche lacrima a molti di noi stasera: era la consapevolezza di vivere una passione senza futuro, senza speranza.
Ma sappiatelo voi tutti che ci snobbate e che vi nascondete: noi ci saremo anche in C, anche in D..sempre !
Federico Formisano dallo Stadio Menti