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Storie dei talenti da rilanciare: Renato Abazaj

Scritto da Federico Formisano

Ha giocato con Bassano e Siena ed è stato nel mirino di Chievo e Roma, ma adesso gioca in prima categoria. Ecco il perchè in un intervista a cuore aperto.

Abazai Renato

Ha giocato con Bassano e Siena ed è stato nel mirino di Chievo e Roma, ma adesso gioca in prima categoria. Ecco il perchè in un intervista a cuore aperto.

Abazai Renato

Renato Abazaj un talento da riscoprire

Quest’anno si è diviso fra Stanga e Castelgomberto, due società ambiziose ma che stanno raccogliendo molto meno di quanto pensavano di ottenere da rose molto rinforzate sia in estate che a dicembre. Comunque società di seconda e prima categoria… ed invece Renato Abazaj qualche anno fa sembrava destinato a palcoscenici ben diversi e nel 2014 è rimasto per un mese al Siena dove tra i compagni di squadra c’era Simone Vergassola, un centrocampista che ha giocato in A.

Il centrocampista classe 1995 è cresciuto nel Villaggio del Sole. Dopo aver giocato con gli esordienti della società cittadina viene notato dal Bassano e viene preso per giocare nei Giovanissimi Sperimentali; nella città del Grappa rimane per almeno sei o sette anni ( “ tra gli allenatori – ricorda Renato – ho avuto anche Zironelli e Antonio Paganin”) arrivando a giocare negli Allievi Nazionali e nella Berretti, non senza essere adocchiato dagli osservatori di varie squadre: va anche in prova al Chievo e si sussurra di un interessamento della Roma, che avrebbe mandato qualcuno ad osservarlo. Viene impostato da centrocampista e lui si descrive così “Mi definisco un regista, gioco davanti la difesa o da centrocampista centrale, le mie principali caratteristiche credo siano la tecnica e la visuale di gioco” .

Bassano Berretti

La formazione Berretti del Bassano, Abazaj è l’ultimo a destra

Nella prima stagione con la Berretti, giocavano con lui Tommaso Maistrello (attualmente nella rosa della prima squadra in Lega Pro) e Jurgen Murataj adesso al Cartigliano in Eccellenza, oltre ai vari Stefano Bizzotto, Luca Pellizzer, Slongo, Podvorica, De Stefani, ecc.: “nella prima stagione – ricorda Renato ho avuto anche qualche infortunio e non ho giocato con grande assiduità ma c’è da tener conto che io ero del 1995 e molti miei compagni del 1994”.

Nella stagione 2013/14 con la squadra allenata da Antonio Paganin, Abazaj assume un ruolo di leader della formazione eppure era una squadra nella quale giocavano il portiere Scaranto (quest’anno al Feltre) Alex Pellizzer (al Rosà), Eberle (al Summania), Marchioron (al Camisano), Liam Fontana (al Giorgione), Frangu (al Lia Piave), Comparin (alla Calidonense), Zanin (al Leodari), Rigoni (al Valbrenta) Topparelli (alla Marosticense), Xausa (al Mussolente) Steven Baggio (al Pianezze). Nessuno ha veramente sfondato ma molti giocano in D , altri in Eccellenza, qualcuno in Promozione. Come si spiega che lui sia tra i pochi a non giocare in categorie più nobili, ma soprattutto come si spiega alla luce del talento di questo ragazzo ancora giovane ? La spiegazione noi la individuiamo nel fatto che vi andiamo a raccontare e che Renato stesso ci ha riferito.

Nell’estate del 2014 Renato viene ceduto al Siena; La squadra bianconera veniva da un fallimento abbastanza disastroso ed era ripartita dalla serie D: la nuova società ricostruisce la squadra partendo da un punto fermo, l’esperto centrocampista Simone Vergassola, uno che ha giocato 300 partite in serie A con Sampodoria, Torino e Siena. Il direttore generale è Gigi Agnolin che prende molti giocatori giovani da squadre toscane ma si ricorda anche di quel regista giovane del Bassano e lo porta a Siena con lui. E qui che ad Abazaj manca un po’ la determinazione ed il coraggio “è stato un periodo particolare – racconta – e mi era passata la voglia di giocare” Purtroppo la crisi di stanchezza che subentra dopo anni e anni di attività intensa a Renato capita proprio nel momento in cui, invece, avrebbe dovuto avere costanza e gli stimoli giusti per diventare un calciatore vero.. Dopo nemmeno un mese Abazaj lascia Siena e torna a Vicenza dove viene ceduto al Longare. “Ormai – prosegue il racconto del nostro interlocutore – l’annata era persa perché non ero concentrato e ho fatto un anno discontinuo; praticamente sono rimasto fermo e non pensavo più al calcio”.

Nell’estate del 2015, però Abazaj viene contattato da Enrico Andreotti che lo ha conosciuto a Longare ed è tornato a fare il direttore sportivo al Marola. Abazaj accetta così di andare a giocare in prima categoria. Ma l’ambiente più familiare gli è congeniale. E disputa un buon campionato con 25 presenze che avrebbero potuto essere anche di più senza qualche giornata di squalifica.

Marola squadra

La squadra del Marola della scorsa stagione: Abazaj è in basso a sinistra
Arrivano le chiamate di squadre di Promozione che si ricordano bene di quel giocatore che sa stare in mezzo al campo con l’autorevolezza di un esperto regista. “Io invece ho pensato opportuno fare un’altra stagione tranquilla – dice Abazaj – e ho accettato, dapprima, le proposte della Stanga e adesso quelle del Castelgomberto. L’idea era quella di crescere dal punto di vista caratteriale e penso di esserci riuscito”.

Abazaj Stanga

Con la maglia della Stanga

Gli chiediamo se adesso che la voglia è ritornata non pensa di poter ambire a giocare in categorie superiori alla prima. “Molti tuoi compagni della Berretti giocano in D, in Eccellenza e in Promozione..”

“Certo! ovvio, adesso punto a salire di categoria e mi sto impegnando per questo” .

Dicono che il tuo limite principale sia nel carattere un pò esuberante, qualche squalifica di troppo e qualche atteggiamento non propriamente modesto. Che cosa c’è di vero in questo e che cosa invece è un esagerazione ?

Si lo so a volte mi è capitato di sbroccare (°), però soprattutto in questi mesi sto cercando di migliorare su questo aspetto caratteriale ed in effetti mi sono molto applicato e penso di essere pronto a tornare ai livelli che penso di valere. Comunque non è vero che sono immodesto “

Auguriamo a Renato di tornare ai livelli che gli competono. Anche perché tutti quelli che conoscono il giocatore Abazaj ne parlano come di un talento.

(°),Nota bene: siamo andati a vedere sul dizionario ed il termine sbroccare esiste effettivamente. Non è un neologismo da giovani come pensavamo noi ma significa dare in escandescenze, perdere la testa…

Sull'Autore

Federico Formisano